HomeLibri e Fumetti

Trischitta e Perrona, corsi di scrittura a Catania e Siracusa

Libri e Fumetti Parte il progetto congiunto didattico fra i due scrittori, dove il territorio parla insieme con gli autori che vengono trasmessi

Scrivere fa bene ma per scrivere bene, cioè per far risuonare efficacemente la propria voce, è importante ritagliarsi un luogo entro il quale le letture, le idee, la pratica della scrittura trovino delle fondamenta, dei punti di partenza. Un luogo reale e metaforico. I luoghi della scrittura è un progetto dinamico perché mette in contatto e fa interagire luoghi diversi di vita e di scrittura: Catania e Siracusa, dove risiedono i due insegnanti e i loro gruppi che lavorano nei due progetti
Palestra di scrittura di Lorenzo Perrona e La casa delle parole di Domenico Trischitta; ma anche i luoghi letterari sul territorio che i due gruppi esploreranno insieme. Ortigia. Via Etnea e San Berillo. Pezzi di Sicilia. Luoghi decentrati e privilegiati, per rileggere alcuni scrittori, affrontare le loro idee, confrontarsi con il loro stile. Entriamo nel vivo della scrittura e delle idee, dei bisogni e delle contraddizioni del mondo di oggi. Gli insegnanti, Domenico Trischitta e Lorenzo Perrona, saranno affiancati da altre personalità di rilievo come l’attrice Gisella Calì e il regista Walter Manfrè.

I 12 incontri sono così strutturati: per chi risiede a Catania, 5 incontri con Domenico Trischitta, 1 giornata con Lorenzo Perrona, 6 itinerari sul territorio catanese e siracusano (due week-end); per chi risiede a Siracusa, 5 incontri con Lorenzo Perrona, 1 giornata con Domenico Trischitta, 6 itinerari sul territorio catanese e siracusano (due week-end).

Gli Itinerari catanesi (un sabato e domenica): via Etnea/Brancati: “Brancati tra cinema e letteratura”; San Berillo/Trischitta: “Mappa sentimentale dello sventramento e della deportazione; Vincenzo Bellini, Daniela Rocca: “Persone/Personaggi in scena” con Walter Manfrè e Domenico Trischitta.
Gli itinerari siracusani (un sabato e domenica): Ortigia/Vittorini: “Dal Garofano rosso a Malèna”; Pachino/Brancati: “Le radici di un’identità; Pantalica/Consolo: “Il luogo-mondo di Vincenzo Consolo”.

Domenico Trischitta

Domenico Trischitta

Domenico Trischitta (La casa delle parole www.lacasadelleparole.it) è scrittore, giornalista e drammaturgo. Ha pubblicato i racconti Daniela Rocca, il miraggio in celluloide, con postfazione di Manlio Sgalambro (Boemi Editore, Catania 1999), 1999 con prefazione di Giuseppe Manfridi e postfazione di Manlio Sgalambro (Il Garufi edizioni, Catania 2013) e i romanzi Una raggiante Catania, con postfazione di Tommaso Labranca (edizioni “Excelsior 1881”, Milano 2008),Glam City (Avagliano, Roma 2014). Come autore teatrale esordisce nel 1999 al Teatro Quirino di Roma con Sabbie Mobili, interpretato da Guia Jelo ed Eugenio Marinelli, con la regia di Ennio Coltorti. Seguono nel 2001 Autunno a Puteaux con la regia di Alessandro Di Robilant, interpretato da Donatella Finocchiaro, Giovanni Carta e Giovanni Moschella, Bellini a Puteaux, diretto nel 2002 da Ennio Coltorti ed interpretato da Paolo Briguglia, Notte a Catania, interpretato nel 2004 da Alessandro Quasimodo (figlio del Premio Nobel Salvatore), La Vendetta del Gattopardo, 2005, Addio San Berillo, 2007, con la regia di Guglielmo Ferro. Dal 2014 il suo monologo Della pornostar viene incluso da Walter Manfrè ne La confessione.

La scrittura è una terapia, un modo per trovare una ragione di vita nella nostra esistenza. Ma c’è il bisogno di disciplinarla, esercitarla, crearsi uno stile personale che permette di esprimersi. Personalmente, io sono diventato scrittore perché sono stato segnato positivamente dalla mia infanzia e dalla mia adolescenza trascorse in un quartiere popolare di Catania. E’ lì che, assieme ad altri compagni, ho scoperto la musica rock, la letteratura, il cinema, e queste passioni ci hanno salvato da tentazioni negative che sono presenti intutte le periferie urbane dalla città. Il mio quartiere si chiama San Berillo nuovo ed ha una storia così triste, ma anche epica, che potrebbe diventare la trama di un film. E’ la vicenda di più di trentamila persone che all’inizio degli anni Sessanta hanno dovuto abbandonare il quartiere d’origine, San Berillo vecchio, per stabilirsi nelle case popolari nei pressi di corso Indipendenza. Da ragazzo pensavo che questo evento fosse stato una sfortuna per la mia formazione, invece, oggi, posso dire che ha rappresentato un tesoro d’esperienza. Perché tutti abbiamo una storia da raccontare, anche quelli che pensano di non averla. Basta solo interrogare il proprio cuore, fare uscire le emozioni più vive, e quello sarà il primo passo verso la scrittura, un nobile tentativo per lasciare il segno in questo mondo”.
Il progetto di scrittura creativa si inserisce in un piano originale di valorizzazione e conoscenza del territorio siciliano, turistico e letterario. Saranno le singole tappe itineranti a dettare di volta in volta le condizioni di ispirazione: dalla sensazione visiva e dalle emozioni provate.

Prima fase. Si sperimenta l’oralità come prima forma di narrazione attraverso il raccontare e il raccontarsi. Si collauda così la capacità dei singoli ad esternare le emozioni, a gestirle in previsione di un passaggio alla scrittura. Successivamente si cercherà di dare un equilibrio alle storie individuate, puntando sui momenti di forza del racconto. Seconda fase. Le tecniche del racconto breve: incipit, sviluppo della storia, finale. Perché usare la prima o la terza persona, stacchi, tagli, ritmo, punto di svolta. Il racconto a differenza del romanzo deve mantenere un ritmo elevato che culmina, attraverso un crescendo, nel finale.
Prove di scrittura e analisi testuale.
Terza fase. Il romanzo: come si individua una trama. Schematizzarla attraverso un’impalcatura di base: suddivisione in capitoli, scelta dei personaggi, ambientazione, tempi verbali, uso della prima o terza persona. Prove di scrittura. Le varie fasi saranno supportate dall’esercizio della lettura, mirato a riconoscere e a individuare uno stile, nella capacità di cogliere gli aspetti più essenziali della narrazione.

Lorenzo Perrona

Lorenzo Perrona

Lorenzo Perrona (Palestra di scrittura http://siciliacontemporanea.blogspot.it) critico letterario e traduttore, ha pubblicato su “Nuovi Argomenti”, “Corriere del Ticino”, e con le case editrici Le Lettere, Jaca Book, Mursia, Rodopi, Monash University e-Press. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Section d’Italien dell’Università di Losanna ed ha una vasta esperienza di insegnamento nelle scuole in Italia, Svizzera e Australia. Ha appena pubblicato il libro L’altro sé. Rappresentazioni letterarie dal Sud. Silone Levi Brancati Pasolini Sciascia (Il Carrubo Edizioni, Catania). “La scrittura è un’attività complessa e personale. La si può imparare, come si possono imparare le altre arti: ma ognuno troverà da solo la propria “voce scritta”, con la pratica, proponendosi una disciplina, leggendo, confrontandosi e… dopo aver dimenticato tecniche e nozioni. Le lezioni aiutano a intraprendere il percorso personale e facilitano il raggiungimento di quella consapevolezza degli obiettivi”.

Le lezioni sono tenute da Domenico Trischitta a Catania e da Lorenzo Perrona a Siracusa. I due gruppi si uniscono nelle date degli Itinerari. Le lezioni si svolgono di norma come indicato, la domenica mattina, in gruppi di 5-10 persone negli spazi di Catania e di Siracusa. Sarà possibile stabilire altri orari sulla base delle esigenze dei corsisti e della disponibilità dello spazio che ci ospita.

Per iscriversi è necessario inviare una mail a
lorenzoperrona@gmail.com contenente i dati anagrafici del richiedente (nome, cognome, indirizzo, data e luogo di nascita, codice fiscale e recapito telefonico) e versare un anticipo del 50% della quota entro 5 giorni dalla comunicazione di conferma dell’iscrizione. La quota complessiva è di 360 euro escluse le spese di trasferimento, pernottamento e pasti relative ai due week-end degli Itinerari che saranno stabilite di volta in volta. Per info si può chiamare il 3477343937.

Condividi su

SicilyMag è un web magazine che nel suo sottotestata “tutto quanto fa Sicilia” racchiude la sua mission: racconta quell’Isola che nella sua capacità di “fare”, realizzare qualcosa, ha il suo biglietto da visita. SicilyMag ha nell’approfondimento un suo punto di forza, fonde la velocità del quotidiano e la voglia di conoscenza del magazine che, seppur in versione digitale, vuole farsi leggere e non solo consultare.

Per fare questo, per permettere un giornalismo indipendente, un’informazione di qualità che vada oltre l’informazione usa e getta, è necessario un lavoro difficile e il contributo di tanti professionisti. E il lavoro in quanto tale non è mai gratis. Quindi se ci leggi, se ti piace SicilyMag, diventa un sostenitore abbonandoti o effettuando una donazione con il pulsante qui di seguito. SicilyMag, tutto quanto fa la Sicilia… migliore.