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A Palermo la carovana musicale del Sicily Folk Fest

Eventi Dal 28 ottobre al 4 dicembre a Palermo la nuova rassegna di folk siciliano con i Beddi, Luigi Di Pino, Nonò Salomone, Lassatiliabballari, Irish Quartet, Caoimhín Ó Raghallaigh, Strambotto, Oriana Civile, Oi Dipnoi

L’autunno palermitano quest’anno sarà arricchito da un nuovo folk festival Made in Sicily dal taglio internazionale e moderno. Il Sicily Folk Fest, giunto oramai alla terza edizione, approda per la prima volta nel capoluogo siciliano. Gli spettacoli palermitani si svolgeranno dal 28 ottobre al 4 dicembre, alle ore 21, nella ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi, in via Torremuzza. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Organizzatrice della manifestazione è l’Associazione Culturale Il Tamburo di Aci con la collaborazione dell’Associazione Culturale Darshan, e dell’Associazione Mondiale Quick di Palermo. Il patrocinio e il contributo sono del Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura, e della Regione Sicilia, Assessorato al Turismo.

I Beddi musicanti di Sicilia

Si inizia venerdì 28 ottobre, con la presentazione del nuovo disco del gruppo isolano I Beddi musicanti di Sicilia, rappresentanti di quello che loro stessi definiscono, Sicily Unconventional Folk. Il lavoro discografico e il tour che è appena iniziato hanno lo stesso nome: Della rivoluzione… e di altri folklorismi. Della rivoluzione… e di altri folklorismi è una produzione autentica, fotografia di un mondo che può ancora sperare in rivolte gentili; è una diapositiva di sommosse eleganti; è il racconto di una ribellione rumorosa di una banda di paese; è la battaglia di una ninna nanna diversamente abile; è la marcia di un’armata di pupi siciliani con mandolini in spalla e cartuccere piene di cianciane; è l’odore pungente di un canto sconfitto; è la partenza ripensata dei “Giufà” di ogni epoca; è desiderio di casa… di Sud!

Luigi Di Pino

Il festival proseguirà giovedì 3 novembre, con una serata dedicata alla figura dei Cantastorie di ieri e di oggi. Si alterneranno sul palco con i loro caratteristici “cartelloni”, i cantastorie Luigi Di Pino di Riposto e Nonò Salamone di Sutera, il primo, ultimo erede della scuola ripostese che vede come capofila il grandissimo Orazio Strano; il secondo, artista che ha divulgato e fatto conoscere in Italia ed all’estero la figura del cantastorie, i canti, le tradizioni, i drammi, le passioni e le bellezze della nostra Terra. Chiuderanno la serata il duo Nabucco, formato da Viviana Militello (voce recitante) e Valerio Cairone (organetto e percussioni) rappresentanti della scuola moderna. Nonò Salamone ha collaborato con grandi artisti come Cicciu Busacca, Rosa Balistreri (con la quale ha fatto diverse tournèe) e Ignazio Buttitta, musicando diverse sue poesie in particolare due a lui molto care “U lamentu pi la morti di Salvatore Carnevale” e “Lu Trenu di lu Suli ”. Viviana Militello racconta storie in lingua siciliana appartenenti alla sfera del mito, delle leggende e delle fiabe, pescando anche nelle tradizioni di altri popoli del mondo. Valerio Cairone impreziosisce avvalendosi di un infinito strumentario consueto e non.

Lassatiliabballari

Venerdì 4 novembre i palermitani Lassatilabballari, coordinati dal poliedrico polistrumentista Michele Piccione, ci racconteranno il loro viaggio attraverso le sonorità, i canti e le danze dei popoli del Mediterraneo, ma non solo… Il pubblico sarà parte integrante dello spettacolo stesso, verrà coinvolto nelle danze più rappresentative di vari Paesi europei come Bourreè franco-belghe, Muiñeire e Alborade galiziane, Andrò bretoni, Tarantelle, Pizziche e Tammurriate del sud Italia, danze ebraiche e dell’est europeo, Jigs e Reels irlandesi e altro.

Caoimhín Ó Raghallaigh

Giovedì 24 novembre il Sicily Folk Fest vestirà un abito internazionale, l’Irish Connection. I siciliani Irish Quartet e l’artista irlandese Caoimhín Ó Raghallaigh si esibiranno insieme sul palco dell’ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi. Per una notte Dublino-Palermo cammineranno insieme per regalarci una serata coinvolgente e piena di tradizione. Gli Irish Quartet, ossia Antonio Putzu, Raffaele Pullara, Lorenzo Profita e Sara Romano, proporranno un concerto intenso da ballare su ritmi incalzanti o da ascoltare sulle note suadenti di ballate lente. In questa serata scopriremo quanto, i ritmi incalzanti della musica celtica, siano simili alla nostra tradizione più antica. Caoimhín Ó Raghallaigh fa musica a tratti sperimentale suonando un violino a 10 corde chiamato viola d’amore, e gira il mondo come musicista solista. Collaboratore di Iarla O Lionaird degli Afro Celt Sound System nel team della Real World di Peter Gabriel, con il progetto irlandese The Gloaming, ha calcato alcuni dei palcoscenici più prestigiosial mondo, tra cui quello della Sydney Opera House, della Royal Albert Hall e del Lincoln Center, oltre che dei numerosi Womad festival sparsi per il pianeta.

Rita Botto

“Vuci ri donna” sarà di scena sabato 3 dicembre al Sicily Folk Fest di Palermo con gli Strambotto (Rita Botto, Raffaele Gulisano, Davide Urso), il nuovo trio della cantante catanese Rita Botto, e poi a seguire Oriana Civile, i quali riempiranno di tradizione e modernità il palco dell’ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi. Gli Strambotto rappresentano un nuovo modo di narrare la Sicilia e la sua storia poetica, lirica e musicale; una forma diversa di cantare l’Isola, una forma necessariamente contemporanea, ma nello stesso tempo fedelmente tradizionale. I brani che il gruppo esegue, non fanno parte soltanto di quel calderone contenente ottave e canzoni delle tradizioni popolari musicali isolane, ma sono anche componimenti inediti realizzati da attuali cantori siciliani, loro stessi compresi. Oriana Civile porta in scena la vita di Don Ciccino, il personaggio ultranovantenne nato dalla fantasia dell’artista messinese , protagonista del “Canto di una vita qualunque”, la storia di un uomo vissuto a cavallo tra due secoli. In uno scenario tinteggiato la cantante usa per raccontare il ciclo della vita, non una vita speciale o sorprendente, ma piuttosto una vita qualunque proprio per questo straordinaria.

Oi Dipnoi

Chiudono il Sicily Folk Fest di Palermo domenica 4 dicembre gli artisti nu-folk etnei Oi Dipnoi sono: Valerio Cairone (organetto, zampogna e voce), Marco Carnemolla (basso fretless e voce), Mario Gulisano (tamburello, maranzano, cajon, dumbek e voce). Autori nel 2015 del loro primo cd, “Bastrika” sin dal 2013 in tournée per i più importanti festival d’Europa, hanno messo insieme un progetto che intende rivitalizzare la nuova tradizione siciliana attraverso l’uso di strumenti popolari. I loro brani, benché quasi tutti originali, sono costruiti nel rispetto delle strutture armoniche e melodiche arcaiche facendo anche ricorso alla modernità del jazz e del progressive per gli arrangiamenti.

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