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Sergio Vespertino e Teatro Agricantus, in tour un sodalizio inossidabile

Teatro e opera Il 14 luglio parte da Termini Imerese il tour estivo di Sergio Vespertino. L'attore palermitano sarà impegnato in ben quattro produzioni firmate dal Teatro Agricantus: il nuovo "Ulisse racconta Ulisse", scritto con Beatrice Monroy, l'omaggio a Sinatra "Mai Uei" con l'armonicista Giuseppe Milici, e i sempreverdi "Novecento. La leggenda del pianista sull'oceano" da Baricco e l'omaggio a Morricone ancora con Milici

Parte dal Tempio della Vittoria di Termini Imerese, tempio dell’antica città greca di Himera, il tour estivo di Sergio Vespertino, attore tra i più amati dal pubblico, che in ogni spettacolo riesce a coniugare più registri e a suscitare svariate e spesso contrastanti emozioni.

Una decina le date confermate in Sicilia, che dal 14 luglio e per tutta l’estate vedrà l’artista palermitano impegnato  in ben quattro produzioni firmate dal Teatro Agricantus: il nuovissimo Ulisse racconta Ulisse, scritto a quattro mani con Beatrice Monroy, lo spettacolo musicale Mai Uei con l’armonicista Giuseppe Milici, e ancora due grandi successi, Novecento. La leggenda del pianista sull’oceano da Alessandro Baricco e Plays Ennio Morricone ancora con Giuseppe Milici.

Il tour di Sergio Vespertino inizia proprio venerdì 14 luglio con il nuovo Ulisse racconta Ulisse che si avvale delle musiche eseguite dal vivo di Pierpaolo Petta.

La locandina di “Ulisse racconta Ulisse” con Sergio Vespertino, foto di Vincenzo Zaffuto

Ulisse è arrivato alla corte dei Feaci, il grande viaggio, le grandi avventure alle spalle. Adesso nel mondo incantato di Alcinoo dove l’ha accolto Nausicaa, lui ha un solo obiettivo essere trasportato a casa da una delle navi magiche di quel popolo caro a Poseidone. Dunque, con la sua solita abilità e astuzia, inizia il racconto. Ma prima di tutto si presenta con il nome che lui pensa in quel momento sia l’unico a rappresentarlo: il mio nome è odio, dice per iniziare e cominciare a tessere le vicende di un guerriero ma soprattutto di un reduce costretto a compiere un lungo percorso per ritrovare Ulisse e non essere più Odisseo. Così, narra da reduce, tutte le guerre producono reduci, uomini che hanno vissuto l’inferno e che non sono più in grado di tornare indietro. A lui invece, ma non ai suoi compagni che moriranno tutti nel grande viaggio del ritorno durato dieci anni, è concessa questa opportunità. Lui può tornare a casa ma per tornare è necessario che si purifichi e prenda conoscenza del mondo, della madre terra, di tutti gli elementi di cui lui, guerriero, non solo non si è accorto ma verso i quali ha compiuto azioni violente. Così il passaggio essenziale è Circe, la maga. Lei, infatti, gli apre le porte dello sconosciuto e gli permette l’attraversamento tra profezie di Tiresia, Sirene, Ciclopi, venti di Eolo e così via. Alla fine del suo racconto, eccolo nel mondo dei Feaci a dire: il mio nome è Ulisse e va verso Itaca trasportato da una nave magica.  Nell’ultima parte, Ulisse non ha più voce è solo un puntino all’orizzonte, una vela latina, mentre da Itaca, guardando il mare e il padre di nuovo fuggito, ci parla Telemaco che ha il compito di riportare il regno di Itaca alla normalità dopo la grande strage dei proci. Adesso Ulisse è un senza nome, lì sulla barchetta è un uomo in cerca di altri mondi, è l’avventura e la ricerca dell’intera umanità.

Lo spettacolo replica sabato 15 luglio a Case D’Alia – Monte Iato di San Cipirello, domenica 16 luglio alle Terme Arabe di Cefalà Diana, domenica 23 luglio al Castello di Milazzo, martedì 25 luglio al Castello Beccadelli Bologna di Marineo, venerdì 4 agosto al Parco archeologico Palmintelli di Caltanissetta e sabato 5 agosto nell’area archeologica di Eraclea Minoa a Cattolica Eraclea.

Due le date (venerdì 21 luglio a Solunto – Santa Flavia e sabato 12 agosto nell’area archeologica di Eraclea Minoa a Cattolica Eraclea) per Mai-Uei,  il nuovo spettacolo musicale, omaggio al grande Frank Sinatra, che vede l’armonicista Giuseppe Milici e Sergio Vespertino protagonisti di una serata che abbina alla musica del grande artista americano il racconto semiserio di una delle più grandi voci di tutti i tempi.

Sergio Vespertino e Giuseppe Milici

In attesa che vengano confermate alcune date al centro e al nord Italia, Sergio Vespertino sarà in scena mercoledì 19 luglio nell’acropoli di Selinunte – Castelvetrano con “Novecento. La leggenda del pianista sull’oceano”, spettacolo tratto dal best seller di Alessandro Baricco che ha ispirato anche il regista Giuseppe Tornatore, mentre nei primi giorni di agosto tornerà in scena, ancora una volta al fianco di Giuseppe Milici, con Plays Ennio Morricone, un omaggio in musica e parole al grande genio della musica, del quale saranno eseguite alcune tra le composizioni più famose: giovedì 10 agosto nell’acropoli di Selinunte – Castelvetrano, venerdì 11 agosto nel Parco archeologico Palmintelli di Caltanissetta e domenica 13 agosto nel Castello di Milazzo.

Vespertino in “Novecento. La leggenda del pianista sull’oceano”, foto di Settimo Cilluffo

Sergio Vespertino è un attore che si è fatto strada nel mondo del teatro partendo dall’intrattenimento tipico della tradizione comico-popolare ed arrivando ad ampliare i propri orizzonti esplorando la recitazione in ogni sua sfumatura. Le esperienze in ambito narrativo, comico, drammatico, ma anche le ormai numerose interpretazioni cinematografiche, hanno contribuito a creare uno stile unico e inconfondibile. Vespertino è un autore: prima ancora di imparare la parte, la storia prende già vita nella sua mente e i personaggi scorrono come sangue nel suo corpo che fonde la sua parte fisica con quella simbolica. Chiunque abbia assistito ad un suo spettacolo sa cosa significhi poter passare rapidamente da una risata a una lacrima. Persino i cambi di registro portano la sua firma,  e il suo timbro è inconfondibile, così come la sua parlata, orgogliosamente di radice siciliana, ma rimasticata, ripulita, innalzata, a seconda delle necessità. Quando parliamo di Vespertino parliamo di un attore, autore e regista in grado di conquistare qualsiasi pubblico con la sua presenza scenica: affabulatore, caricaturista, ha la capacità di mescolare i generi e farne un prodotto nuovo con la sua autentica passione. Il Teatro Agricantus di Palermo, diretto artisticamente da Vito Meccio, dal 2003 investe nei suoi spettacoli nella prospettiva e nella certezza di mantenere vivi lavori teatrali che sono piccole perle pronte a conquistare nuovi pubblici.

INFORMAZIONI

Biglietteria www.liveticket.it
Informazioni al numero 351 907 2781

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