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Quando il turismo culturale crea lavoro per i giovani

Turismo Dal dibattio che si è svolto il 21 dicembre a Nicolosi, sono scaturite idee innovative e progetti concreti. Il confronto con il vescovo di Acireale e vice presidente nazionale, Monsignor Antonino Raspanti, coordinato e condotto dal giornalista Salvo Fallica, è stato organizzato dall'Istituto di istruzione superiore “Rocco Chinnici” per volontà del dirigente Luciano Sambataro. L'evento è stato incentrato su “Scuola, innovazione e turismo culturale”, argomenti dal valore cultural-didattico e sociale.

Un dibattito di notevole qualità culturale e sociale che ha appassionato il pubblico e nel contempo ha reso protagonisti gli studenti con i loro interventi e le loro domande. E dall’evento, che si è svolto il 21 dicembre nella sede centrale (plesso di Via Gemmellaro) dell’Istituto “Rocco Chinnici” di Nicolosi, sono scaturite idee innovative e progetti concreti. Il dibattito con il vescovo di Acireale e vice presidente nazionale, Monsignor Antonino Raspanti, coordinato e condotto dal giornalista Salvo Fallica, è stato organizzato dall’Istituto di istruzione superiore “Rocco Chinnici” per volontà del dirigente Luciano Sambataro. L’evento è stato incentrato su “Scuola, innovazione e turismo culturale”, argomenti dal valore cultural-didattico e sociale.

Da sinistra Luciano Sambataro, il vescovo Antonino Raspanti e Salvo Fallica

Il dirigente scolastico Sambataro esprime la sua gioia intellettuale ed etica per l’alto valore teorico e concreto del dibattito: «Un evento che ha legato teoria e pratica, che ha affrontato in maniera originale l’argomento della formazione, che ha dato agli studenti degli ulteriori modelli efficaci e concreti per affrontare il mondo del lavoro. L’esperienza di alto profilo del vescovo Raspanti con il Parco Culturale Ecclesiale della Diocesi di Acireale e con l’Ecomuseo mira alla valorizzazione dei territori, ad uno sviluppo sostenibile. L’esperienza ancor più ampia del vescovo Raspanti nell’ambito della formazione, la sua visione del turismo culturale, la sua volontà di creare con spirito di volontariato le condizioni per la crescita delle comunità e dare la possibilità ai giovani e meno giovani di realizzare i loro progetti nel mondo del lavoro, sono elementi di grande importanza”. Il dirigente Sambataro aggiunge: «Oggi è stata una giornata di notevole rilievo per la nostra scuola e per i comuni del mondo etneo. Oltre al notevolissimo valore culturale e didattico già espresso abbiamo posto le basi per una nuova collaborazione fra il “Rocco Chinnici” e la Diocesi di Acireale guidata dal vescovo Raspanti. E voglio ringraziare anche la presenza dei rappresentanti istituzionali che hanno colto in pieno il valore della nostra iniziativa per l’area pedemontana. Lavoriamo per unire le aree costiere ioniche a quelle dell’Etna con una visione di ampio respiro. La cultura e la formazione sono strumenti fondamentali per la crescita delle persone e per la crescita dei territori. Le scuole sono centrali nella vita di ogni comunità».

Il protagonista del dibattito, il vescovo di Acireale e vice presidente della Conferenza episcopale italiana, Monsignor Antonino Raspanti, ha espresso la sua visione innovativa del turismo culturale. Ha spiegato con lucidità razionale e chiarezza divulgativa aspetti teorici e pragmatici. Ha proposto modelli di valore e di qualità agli studenti, anche portando ad esempio delle start-up originali nell’ambito dell’alimentare e del turismo culturale. Gli studenti hanno posto molte domande importanti e concrete al vescovo Raspanti che ha potuto così ulteriormente approfondire questioni legate alla dimensione della formazione, delle competenze e delle esperienze per entrare nel mondo del lavoro.

Un altro mmo0mento del dibattito

Molto apprezzati anche i racconti di due giovani, Maurizio Grasso e Salvatore Li Pira, che grazie ai corsi di formazione ispirati dal vescovo Raspanti ed alle loro idee progettuali, hanno potuto dar vita a start-up nella dimensione del turismo e della cultura. Ha incuriosito gli studenti anche il racconto del vescovo Raspanti in merito all’esperienza di altri giovani che dopo aver seguito dei corsi nell’ambito del settore alimentare hanno dato vita a start-up di gelateria e di creazione di granite. Monsignor Raspanti da vescovo e da intellettuale impegnato nel sociale ha creato nella sua Diocesi anche le condizioni per la nascita di start-up dando la possibilità a giovani e meno giovani di entrare nel mondo del lavoro.

Il dirigente Sambataro chiosa: «Come Istituto Alberghiero ci occupiamo della formazione dei giovani e in particolare la nostra scuola insiste proprio nell’ambito di quei settori che oggi più che mai rappresentano un volano di sviluppo economico per il territorio etneo: il turismo, l’accoglienza, l’enogastronomia, l’arte bianca e la pasticceria. Il racconto delle esperienze imprenditoriali e di start-up nell’ambito del settore alimentare e del turismo culturale è stato di notevole valore formativo per i nostri studenti». Studenti che sono stati ben preparati all’evento dai loro docenti, all’interno di un percorso di crescita culturale e formativo. Durante il dibattito si è discusso anche di ‘turismo esperenziale’ che consiste nel pensare al visitatore come ad un viaggiatore che viene nei luoghi siciliani e li vive.

All’evento sono stati presenti esponenti del mondo delle istituzioni (di Nicolosi, Pedara e Trecastagni), della cultura, dell’economia e del sociale. Da parte del sindaco di Nicolosi, Angelo Pulvirenti e del sindaco di Trecastagni, Giuseppe Messina, sono giunte parole molto positive sull’importanza dell’evento ed anche piene aperture ad un dialogo costruttivo e spirito di collaborazione. Inoltre, i sindaci hanno sottolineato le vocazioni dei loro territori nell’ottica di una visione sinergica di ulteriore valorizzazione del mondo etneo a livello nazionale ed internazionale.

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