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#PalermochiamaItalia, palinsensto speciale della Rai per omaggiare Falcone e Borsellino

Visioni Omaggiando il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle loro scorte nella lotta contro la criminalità organizzata, nel XXVII anniversario delle due stragi mafiose, con l'hashtag #PalermoChiamaItalia quest'anno la Rai, in sinergia con la Fondazione Falcone e il Ministero dell'istruzione, vuole celebrare in giorni di lotta al Coronavirus anche il coraggio degli italiani che si sono messi al servizio del Paese in uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente

Il 23 maggio e il 19 luglio del 1992 sono date scolpite nella storia recente del nostro Paese, ricorrenze che, da allora, coniugano memoria e impegno civile, nel ricordo delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Quei giorni, nei quali persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, e appena cinquantasette giorni più tardi, il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, rappresentano da allora una nuova tappa del percorso di emancipazione e crescita civica, ricorrenze nelle quali il bilancio di un anno vissuto coincide con il rinnovamento di una “tensione morale”.

Quest’anno le celebrazioni dell’anniversario assumeranno una forma diversa dal passato a causa delle restrizioni necessarie per contenere la diffusione del virus Covid-19. Tuttavia, anche in questa circostanza drammatica, è emersa la bellezza della solidarietà e dell’impegno di scuole, associazioni e cittadini. Nella speranza, perciò, che questo 23 maggio, come fu nel ‘92, segni l’inizio della rinascita di un Paese che si stringe attorno ai suoi “eroi quotidiani”, #PalermoChiamaItalia vuole celebrare anche il coraggio degli italiani che si sono messi al servizio del Paese in uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente. Medici, infermieri, esponenti delle forze dell’ordine, insegnanti, militari, volontari della Protezione Civile, farmacisti, commercianti, riders, impiegati dei supermercati. Donne e uomini che hanno reso straordinario il loro impegno ordinario. La Rai, da sempre al fianco della Fondazione Falcone e del Ministero dell’Istruzione nelle commemorazioni della strage di Capaci e nel ricordo dell’eccidio di via D’Amelio, dedicherà anche stavolta, come ogni anno, parte della sua programmazione alla ricorrenza, con iniziative editoriali in tv, alla radio, sul web e sui social.

Il palinsensto del servizio pubblico in occasione del  “XXVIII anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio”

Saranno diverse, sia il 23 maggio, sia nel corso della settimana precedente, le iniziative editoriali , in tv, alla radio, sul web e i social, dedicate al XXVIII Anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Il primo appuntamento sarà su Rai Storia, che alla ricorrenza dedicherà un appuntamento al giorno, per tutta la settimana, a cominciare da lunedì 18 maggio, data in cui Giovanni Falcone avrebbe compiuto 81 anni. Di seguito tutti gli appuntamenti, divisi per rete.

Rai 1

La Rete ammiraglia offrirà, nel corso della settimana, ampia copertura informativa all’anniversario, con spazi di approfondimento sul tema della legalità all’interno delle trasmissioni di day time Uno Mattina, Storie Italiane e La Vita in diretta.

Martedì 19 maggio, in prima serata, andrà invece in onda il film Felicia Impastato, con Lunetta Savino, Carmelo Galati, Barbara Tabita, Antonio Catania e Giorgio Colangeli, per la regia di Gianfranco Albano. Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato viene ucciso dalla mafia. Sua madre Felicia non si rassegna e decide di gridare al mondo i nomi dei colpevoli. Negli anni troverà un magistrato disposto ad aiutarla: Rocco Chinnici.

Sabato 23 maggio, nel giorno in cui si ricorda la strage di Capaci, Uno Mattina in Famiglia, in onda alle 7.45 e ItaliaSì!, a partire dalle 16.45, dedicheranno ampie finestre informative all’iniziativa #PalermoChiamaItalia, promossa dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone.

Rai 2

Due gli appuntamenti previsti: uno, venerdì 22 maggio, all’interno de I Fatti Vostri, in onda dalle 11, l’altro, sabato 23, con Petrolio, in onda alle 21.05. Il programma condotto da Duilio Gianmaria dedicherà una parte della trasmissione alla ricorrenza.

Rai 3

Nel fine settimana che coincide con la ricorrenza Rai3 offrirà tre approfondimenti, di generi diversi, per tornare a quel drammatico giorno di ventotto anni fa. Il primo, venerdì 22 maggio, alle 13.15 (e in replica su Rai Storia alle 20.30) con Passato e presente, in una puntata speciale dedicata al ricordo dei giudici Falcone e Borsellino con il professor Giovanni De Luna. Il secondo, per i telespettatori più giovani, alle 15.20, con #Maestri: tutta la puntata del nuovo programma di Rai3 sarà interamente dedicata alla giornata della legalità.

Sabato 23, infine, alle 18, andrà in onda lo speciale di Rai Storia C’era una volta a Palermo… Falcone e Borsellino. È il pomeriggio del 23 maggio 1992, sono le 17.58: il giudice Giovanni Falcone muore in un attentato a Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della sua scorta. Dalla morte di Falcone cominciano i 57 giorni più difficili per il magistrato che più di altri ha condiviso con lui i successi e le difficoltà della stagione di lotta contro la mafia, e troverà la morte in un secondo tragico attentato, il 19 luglio dello stesso anno, in via d’Amelio: l’amico Paolo Borsellino.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Rai Gulp

L’importanza della memoria, del concetto di legalità, e la necessità che il sacrificio estremo di chi, come Falcone e Borsellino per quella legalità si è battuto fino alla morte non venga dimenticato dalle giovani generazioni, sono gli obiettivi della programmazione di Rai Ragazzi per l’anniversario della strage di Capaci.

Su Rai Gulp sono previsti tre appuntamenti, il primo dei quali venerdì 22 maggio, alle 9.15, ne La banda dei fuoriclasse, che affronterà proprio i temi della legalità e del coraggio. Sabato 23 maggio, invece, una puntata speciale del magazine #Explorers, in onda alle 14.15, vedrà protagonisti ragazze e ragazzi di tutta Italia, che rifletteranno sul significato della giornata e ricorderanno Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Alle 18, infine, verrà trasmesso lo speciale animato “Giovanni e Paolo e il Mistero dei Pupi”, un cartone animato, con le voci di Leo Gullotta, Donatella Finocchiaro e Claudio Gioè, che ha come protagonisti due ragazzini di nome Giovanni e Paolo, che lottano per liberare il loro quartiere dalla presenza di un Mago malvagio che toglie l’anima alle persone e le trasforma in “pupi”. Una storia di fantasia, ma ben radicata nei valori di dignità e di coraggio che i due magistrati hanno testimoniato nella loro vita.

Il cartoon “Giovanni e Paolo e il Mistero dei pupi”

Rai Storia

Rai Storia dedicherà l’intera giornata di sabato 23 maggio al XXVIII anniversario della strage di Capaci. Durante la settimana immediatamente precedente, a partire da lunedì 18 maggio, nell’ambito della programmazione straordinaria per gli studenti, #LaScuolaNonSiFerma, Rai Storia riproporrà ogni giorno alle 15, l’intera docufiction “Maxi. Il grande processo alla mafia”, che culminerà con l’ultimo episodio proprio il giorno dell’anniversario. Questa la programmazione completa:

Lunedì 18 maggio: L’astronave verde
10 febbraio 1986: inizia il maxiprocesso a Cosa Nostra. Per la prima volta più di 400 mafiosi sono chiamati a rispondere di decine di reati, in un’aula giudiziaria di enormi dimensioni costruita per l’occasione. Anche la Rai si mobilita per raccontarlo, con una redazione ad hoc di fronte all’aula bunker, che tutti chiamano “l’astronave verde”. A raccontare il processo sarà Franco Licitra, giornalista di 50 anni della sede di Palermo, gran conoscitore del fenomeno mafioso, con al suo fianco Gianni, un giovane operatore arrivato da Roma a rinforzare il gruppo di lavoro palermitano, e Teresa, una montatrice appena assunta, giovane e appassionata.

Martedì 19 maggio: Il boss dei due mondi
Dopo l’arresto di Michele Greco, cominciano a sfilare sul pretorio dell’aula bunker i grandi boss che per anni hanno controllato Palermo. Tra questi Pippo Calò, detto “il cassiere della mafia”: è lui il primo a difendersi, contestando le accuse di Tommaso Buscetta, “il boss dei due mondi”, che tutti stanno aspettando. La deposizione di Buscetta, il 3 aprile 1986, è il momento chiave del processo, e viene vissuta da tutti i protagonisti con il fiato sospeso, a cominciare dai giudici popolari, tra i quali c’è anche Filomena, una donna di 60 anni che vive il processo con particolare apprensione.

Mercoledì 20 maggio: Faccia a faccia
È il 10 aprile 1986, quando i due boss Pippo Calò e Tommaso Buscetta si trovano faccia a faccia ad accusarsi reciprocamente dei delitti più efferati: è il momento più caldo dell’intero Maxiprocesso. Pippo Calò accusa l’ex amico di essere inaffidabile, puntando sulle sue infedeltà coniugali; Tommaso Buscetta reagisce sottolineando le contraddizioni di Calò, imputandogli la sparizione dei suoi due figli e parlando di un delitto rimasto dell’ombra di cui sostiene sia il responsabile. È un duello teatrale, un incontro tra due uomini d’onore che sono cresciuti insieme, e che sono stati divisi dalla ferocia dei Corleonesi. Pippo Calò è passato dalla loro parte, Tommaso Buscetta è stato costretto a scappare.

Giovedì 21 maggio: Saluti da Corleone
Sono ormai passati molti mesi da quando il Maxiprocesso  è cominciato. Accusa e difesa si fronteggiano ogni giorno, e sul tappeto verde dell’aula bunker sfilano personaggi che hanno fatto la storia criminale della città e della Sicilia. L’atmosfera è sempre molto tesa, il processo è condizionato dalla morte di un avvocato di Messina, Nino D’Uva, ucciso da un imputato in un altro processo nella città dello Stretto. Un episodio che aumenta il livello di preoccupazione dei legali, che vedono assottigliarsi le speranze di mandare a monte il processo.

Venerdì 22 maggio: Palermo e i suoi figli
L’arrivo dell’estate a Palermo è sempre visto come una liberazione, ma il vento di scirocco e lo svolgersi del Maxiprocesso rendono l’estate del 1986 molto diversa. Davanti alla Corte, dopo cinque mesi di dibattimento, sono già sfilate centinaia di persone, boss di ogni ordine e grado, dai grandi capi ai picciotti di borgata. Si fa fatica a tenerne il conto, ci si perde a raccontarne le storie che i giornalisti Rai continuano a produrre ogni giorno, seppure con sentimenti contrastanti. Sono i giorni in cui sfilano i parenti delle vittime, i familiari del Generale Dalla Chiesa, del Capo della Squadra Mobile Boris Giuliano, le vittime eccellenti e le vedove omertose, le madri disperate e i testimoni reticenti.

Sabato 23 maggio
Tutta la giornata di sabato 23 maggio, infine, sarà dedicata alla celebrazione dell’anniversario, a cominciare dalle 00.10 (e poi in replica alle 8.30, alle 11.30, alle 14 e alle 20.10) orario in cui verrà trasmessa una puntata speciale de Il giorno e la storia: è il 23 maggio 1992, nel tragitto da Punta Raisi a Palermo, all’altezza dello svincolo autostradale di Capaci, un ordigno di potenza inaudita travolge la Fiat Croma blindata su cui viaggia il giudice Giovanni Falcone e le due auto della scorta. Falcone è, insieme a Borsellino, il simbolo della lotta dello Stato alla mafia, esemplificata dal Maxi-processo, che mette alla sbarra i più importanti boss di Cosa Nostra e termina il 16 dicembre 1987, con la condanna per 360 dei 475 imputati. Nell’esplosione, perdono la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro Alle 8.40 (e in replica alle 20.20) andrà in onda Scritto, letto, detto – Maria Falcone, un’intervista di Giovanni Paolo Fontana a Maria Falcone sui contenuti del libro “Giovanni Falcone. Le idee restano” da lei scritto insieme a Monica Mondo, sulla figura del fratello, sull’amore del giudice per la democrazia, il suo rapporto con la fede, la sua religione.

La strage di Capaci

Alle 8.50 (e in replica alle 14.20) Passato e presente – Le stragi di mafia del ’92, con il professor Salvatore Lupo ospite di Paolo Mieli.

Alle 9.30 Giovanni Falcone, il peso delle parole, un viaggio nelle parole di Giovanni Falcone: quelle più note rilasciate ai giornalisti, quelle più intime condivise con i familiari, quelle che hanno avuto un peso più rilevante, nella sua vita e nella sua carriera. Alle 10 Pietro Scaglione – la prima vittima: la storia della morte del Procuratore assassinato a Palermo il 5 maggio 1971, è il baricentro del racconto dei primi anni della lotta alla mafia, quando gli strumenti in mano agli investigatori erano ancora pochi e di Cosa Nostra ancora non si sapevano struttura e organizzazione. Alle 11 andrà in onda Boris Giuliano, un commissario a Palermo. È il ricordo del capo della squadra mobile di Palermo, ucciso il 21 luglio 1979. Giuliano fu tra i primi a capire le trasformazioni criminali di Palermo negli anni ‘70 e a cogliere i rapporti tra Cosa Nostra e la politica, il primo a indagare su Totò Riina, negli anni in cui prendeva il potere e preparava la mattanza che avrebbe insanguinato Palermo dal 1978 al 1983.

La storia del sacrificio di un altro magistrato sarà al centro di Pio La Torre – Per tutta una vita, in onda alle 12. La Torre è stato ucciso il 30 aprile 1982, e non ha fatto in tempo a vedere approvata la legge che porta il suo nome e che cambiò i rapporti di forza tra Mafia e Stato. La Legge 416bis, la Rognoni-La Torre, infatti, è quella che ha inserito nel codice penale il reato di associazione mafiosa, e che per la prima volta ha disposto la confisca dei beni per gli uomini d’onore.

Alle 15 andrà in onda Maxi. Il grande processo alla mafia – In nome del popolo italiano. Sono passati quasi due anni dall’inizio del dibattimento, e il Maxiprocesso sta per arrivare alla sentenza. Due anni in cui Palermo ha vissuto sospesa, in un limbo di speranza e preoccupazione. Il processo ha vissuto fasi di stanchezza e i giornalisti Rai hanno fatto i conti con le procedure lunghe e macchinose di un processo così grande, arrivato a 349 udienze. Le arringhe difensive sono state 635 e i pubblici ministeri hanno parlato per dodici giorni nelle loro requisitorie.

Alle 15.45 una pagina dedicata all’allora Presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, dal titolo Piersanti Mattarella, 6 gennaio 1980 – Storia di un delitto di mafia. Il 6 gennaio 1980 Piersanti Mattarella viene ucciso in un agguato sotto casa, in via Libertà a Palermo. Un uomo che innova profondamente la politica siciliana, con provvedimenti coraggiosi, in particolare in materia economica, contro la mafia e il malaffare che domina la Sicilia in quell’epoca. Allievo e pupillo di Aldo Moro, Mattarella prova a riprodurre in Sicilia l’esperimento delle alleanze tra comunisti e democristiani, ma il sequestro e l’uccisione di Moro ne condizionano la strada politica. Nel periodo in cui Cosa Nostra alza il tiro verso gli uomini delle istituzioni, Piersanti Mattarella vede stringersi il cerchio attorno a sé, e comincia a temere per la sua vita, ma non abbandona i propositi di cambiamento e rinnovamento che lo portano ancora oggi ad essere un punto di riferimento nella storia politica italiana.

Alle 16.45, in Cento giorni a Palermo, la narrazione dell’esperienza siciliana del prefetto di Palermo, il generale Dalla Chiesa, caduto sotto i colpi della mafia, assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro, il 3 settembre 1982. Quel giorno si concludono, con questa tragedia, i Cento giorni di Dalla Chiesa come prefetto di Palermo. Cento giorni nei quali per la mafia è successo nulla di nulla, gli omicidi si sono moltiplicati, ma forse, come dice il canto finale, è nata la speranza. Negli anni più duri, la storia di Palermo è una staffetta continua sul filo della morte, un testimone passato di mano in mano, un funerale dietro l’altro, a chiedersi continuamente chi sarà la prossima vittima. Succede anche trentacinque anni fa, il 29 luglio 1983, quando un’autobomba esplosa sotto la sua casa di Palermo uccide il giudice Rocco Chinnici, l’ideatore del pool antimafia, nella prima strage mafiosa di stampo terroristico.

La strage di via D’Amelio

Il ricordo di Chinnici andrà in onda alle 18.15 in Diario civile – Palermo come Beirut: storia di Rocco Chinnici.

Ancora Maxi. Il grande processo alla mafia alle 19, con I protagonisti. La Rai ha contribuito al racconto del Maxiprocesso, seguendo giorno per giorno l’intero dibattimento, e registrando tutte le 1400 ore della durata del processo. Un lavoro che oggi è testimonianza visiva della prima grande vittoria dello Stato contro la mafia. La Rai affittò una palazzina di fronte l’aula bunker che divenne la redazione del gruppo di lavoro che si occupò soltanto del Maxi, con la registrazione delle udienze, i collegamenti coi telegiornali, i servizi per i Tg locali e nazionali.

Alle 20.30 andrà in onda lo speciale Falcone e Borsellino l’impegno e il coraggio, con il professor Lupo, e alle 21.10 il docufilm C’era una volta a Palermo… Falcone e Borsellino. Alle 22.10, invece, un documento raro, “Paolo Borsellino. Essendo stato”, un film doc sulla sua audizione al Csm. Il 31 luglio del 1988 il giudice Paolo Borsellino viene convocato davanti al Consiglio Superiore della Magistratura dopo le interviste rilasciate ai quotidiani “La Repubblica” e “L’Unità”, nelle quali denunciava il preoccupante stato di smobilitazione del pool antimafia di Palermo. Borsellino, minacciato da imminenti provvedimenti disciplinari, parla per oltre quattro ore, dalle 10 alle 14, con straordinaria lucidità, condannando con forza l’inadeguatezza dei mezzi di contrasto attivati dallo Stato contro la Mafia. Il pomeriggio dello stesso giorno viene ascoltato anche il giudice Falcone.

Alle 23.10, infine, in chiusura di programmazione, All’altezza degli occhi. La vita delle donne delle scorte: il racconto di Alessandro Chiappetta e con la regia di Agostino Pozzi della vita delle donne in Polizia, di scorta a uomini delle istituzioni e magistrati impegnati contro la criminalità, è un viaggio attraverso le vicende di sei donne normali, che con dedizione e passione, vivono il loro impegno civile, giorno per giorno.

Rai 5

Anche la serata di sabato 23 maggio di Rai5 sarà dedicata al ricordo dei giudici Falcone e Borsellino e alla ricorrenza dell’anniversario. Alle 21.15 andrà in onda lo spettacolo teatrale Novantadue, di Claudio Fava, con Filippo Dini. Solo un numero nel titolo: ‘92. L’anno delle stragi di Cosa Nostra in Sicilia e delle morti dei giudici Falcone e Borsellino. Nel 2012, vent’anni dopo quella sanguinosa stagione, nella drammaturgia di Claudio Fava, figlio di Pippo Fava, giornalista d’inchiesta vittima della mafia, viene ricordata con uno spettacolo asciutto, di rigorosa onestà intellettuale e di straordinaria efficacia sul piano della denuncia delle diverse responsabilità che sottesero a quei fatti tremendi. Un’opera potente nel comunicare l’urgenza di non dimenticare, di non abbassare la guardia.

A seguire, in prima tv, Paragoghè (παραγωγή) – Depistaggio (2019),  un testo e regia di Marco Baliani, ambientato nello spazio interno al tribunale di Ancona, una grande agorà, dove diciassette tra attori e attrici guidati da Marco Baliani raccontano quanta determinazione, fatica, dolori e perdite, ma anche soddisfazioni e vittorie sia costata nel tempo l’incessante ricerca, ancor oggi non terminata, della verità sulle tante stragi compiute nel nostro paese.

Il maxi processo a Cosa Nostra

Rai Scuola

In occasione dell’anniversario della strage di Capaci, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, il 23 maggio su Rai Scuola andrà in onda uno Speciale de “La scuola in tivù – Caro Giovanni, caro Paolo”, dedicato alle attività didattiche a distanza delle scuole italiane che hanno realizzato percorsi sui temi della legalità.  Lo Speciale sarà una maratona di testimonianze con il racconto dei lavori realizzati dagli studenti con gli insegnanti in occasione di questo anniversario. Gli studenti stessi “saliranno in cattedra” per raccontare le loro esperienze e per condividere questa giornata con le ragazze e i ragazzi di tutte le scuole italiane. Come negli anni precedenti, questi percorsi didattici degli studenti saranno affiancati da testimonianze raccolte in occasione dell’anniversario.

Rai Cultura

Il portale Rai Cultura ha realizzato un WebDoc, con video, fotogallery, testi e infografiche sull’argomento, per ricordare e approfondire un tema di cruciale attualità e importanza civile. Tra i contenuti selezionati dall’archivio Rai alcune puntate da programmi quali ‘Diario Civile’, ‘Il tempo e la storia’, ‘L’Italia della Repubblica’ e ‘Lezioni di mafia’, con testimonianze di magistrati, boss, familiari delle vittime, commenti di storici.

Il WebDoc è raggiungibile all’indirizzo https://www.raicultura.it/webdoc/legalita/. Il sito Rai Scuola e la sezione Scuola2020 del portale web Rai Cultura realizzeranno un Web Doc dedicato a questo anniversario, pubblicando tutti i racconti degli studenti e le testimonianze raccolte.

Rai Play

Anche RaiPlay contribuirà al ricordo dei tragici eventi del maggio 1992 con una selezione di film, fiction, documentari e contenuti delle Teche Rai che saranno raccolti in una collezione pubblicata sulla homepage della piattaforma già a partire dal 18 Maggio. Tra i titoli inclusi nella collezione troveranno posto Era d’estate, il film di Fiorella Infascelli con Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio che racconta la strana estate trascorsa da Falcone e Borsellino all’Asinara prima del Maxi Processo, la fiction Giovanni Falcone: l’uomo che sfidò Cosa Nostra con Massimo Dapporto ed Elena Sofia Ricci che ripercorre la vicenda umana e professionale del giudice e il documentario Giovanni Falcone – C’era una volta a Palermo di Alessandro Chiappetta che attraverso la testimonianza di familiari, amici e collaboratori tratteggia la figura e personalità del magistrato ucciso a Capaci.

Massimo Popolizio e Beppe Fiorello in “Era d’estate”

La selezione proposta da RaiPlay per la ricorrenza include anche molti contenuti che raccontano la vita e il sacrificio degli altri eroi della lotta contro tutte le mafie, come Rosario Livatino (“Il giudice ragazzino” – Film), Rocco Chinnici (“È così lieve il tuo bacio sulla fronte” – Fiction), Don Diana (“Per amore del mio popolo” – Fiction), Carlo Alberto Dalla Chiesa (“Generale” – Documentario)  e prodotti che raccontano la storia della lotta alla mafia come il doc di cui si è già parlato, “Maxi – Il grande processo alla mafia”.

Le testate giornalistiche Rai

Tutte le testate giornalistiche, televisive e radiofoniche, dedicheranno ampi spazi informativi all’anniversario nelle varie edizioni quotidiane. Nello specifico, la Tgr Emilia Romagna curerà un’intervista con il Procuratore Generale di Bologna Ignazio De Francisci, che fu uno dei componenti del celebre pool antimafia di Palermo, lavorando fianco a fianco di Falcone e Borsellino, mentre RaiNews24 dedicherà al ricordo della strage di Capaci servizi e approfondimenti, sia venerdì 22 maggio, all’interno di Newsroom Italia mentre sabato 23 maggio andrà in onda uno Speciale in diretta, a partire dalle 17.55, per il minuto di silenzio che si terrà alle 17.58, orario dell’esplosione che causò la strage.

Nel corso dello speciale anche un collegamento in diretta da Genova, dove è ormeggiata la nave Splendid, che in passato trasportava gli studenti a Palermo, nel “viaggio della legalità”, e che adesso è adibita a terno del programma “Inviato speciale”, in onda sabato 23 maggio alle 8.30, mentre servizi dedicati alla ricorrenza andranno in onda in diverse edizioni dei Giornali Radio, Gr1, Gr2 e Gr3.

Radio2 si occuperà della giornata della legalità all’interno di “Quei Bravi Ragazzi” e “Le Lunatiche”, mentre Radio3 lo farà in “Piazza Verdi” e in “Uomini e profeti”.

Su Radio Techetè, infine, sarà disponibile uno speciale “Giovanni Falcone” con tutti i contributi dell’archivio dell’audioteca di RadioRai dedicati al magistrato antimafia.

La locandina di #PalermochiamaItalia 2020

 

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