Beni culturali Da martedì 18 maggio, a Palermo la Galleria di Palazzo Abatellis, Palazzo Mirto e l’Oratorio dei Bianchi riaprono le porte ai visitatori con tre distinte iniziative che mettono in evidenza l’identità di ciascun sito e la varietà delle collezioni
Da martedì 18 maggio, a Palermo la Galleria di Palazzo Abatellis, Palazzo Mirto e l’Oratorio dei Bianchi riaprono le porte ai visitatori con tre distinte iniziative che mettono in evidenza l’identità di ciascun sito e la varietà delle collezioni. «Durante la fase di chiusura – sottolinea l’assessore dei Beni cuturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – l’attività di conservazione, ricerca e riordino all’interno dei Parchi e dei Musei siciliani non si è mai interrotta grazie al lavoro delle professionalità interne che hanno provveduto alla cura delle raccolte, quelle esposte e quelle dei depositi. Le iniziative proposte dalla Galleria Abatellis e dalle sedi di Palazzo Mirto e dall’Oratorio dei Bianchi ne sono una pratica espressione che offre, a quanti ben conoscono i tre siti, una rinnovata occasione di visita».
Le ragioni di salvaguardia non consentono di esporre l’opera alla luce se non per brevi periodi e l’occasione della riapertura ha suggerito l’opportunità di proporla nel raccoglimento della saletta cinquecentesca adiacente la grande sala del Trionfo della Morte.

Madonna in adorazione del Bambino attribuita al Verrocchio
Quanto a Palazzo Mirto fra le sue raccolte, troviamo le lucerne antropomorfe di Caltagirone, dalle tipiche cromie. Si tratta di un’interessante e varia campionatura di scultura plastica in ceramica applicata agli oggetti d’uso, delle quali le lucerne (la cui modellazione era frutto dell’abilità del maestro ceramista), divengono oggetto di collezionismo già nel corso del XVIII e ancor più nel XIX secolo. L’esposizione mostra una ricca selezione e varietà dei pezzi che, nel piccolo formato e rispondendo ad una tipologia funzionale, offrono una ricca selezione di statuette raffiguranti tipi e costumi popolari dell’epoca. Alcune di queste lucerne recano in mano uno strumento o un animale, altre sono figure virili a cavalcioni su animali fantastici di mitologica valenza.

Palazzo Mirto
Le tre esposizioni: a Palazzo Abatellis, fino a martedì 25 maggio, Di mano del Verrocchio. Un disegno del maestro di Leonardo; a Palazzo Mirto, fino a domenica 20 giugno, Figure di luce. Una collezione di lucerne antropomorfe di ceramica di Caltagirone; all’Oratorio dei Bianchi, fino a domenica 20 giugno, Il senso della vita. Scultura barocca per rappresentare la morte.

L’Oratorio dei Bianchi
Orari di apertura: Palazzo Abatellis e Palazzo Mirto, dal martedì al sabato dalle 9 alle 19 e domenica e festivi dalle 9 alle 13.30. Oratorio dei Bianchi, dal martedì alla domenica e festivi dalle 10 alle 18. Sarà possibile accedere ai tre siti previa prenotazione sul sito http://laculturariparte.
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