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Ode alla non violenza sulle donne

Blog Un uomo violento non ha giustificazioni di alcun tipo. Punto. Parlo della sordità più che della propensione al crimine. Di una violenza che reclama una Ninna Nanna oramai dimenticata sotto le macerie rumorose della vita quotidiana

Una Ninna Nanna è un canto sacro

 

Stabilisce il legame indissolubile tra la vita e l’universo femminile L’universo Donna

Tra la scintilla divina della creazione e il fuoco inesauribile dell’eternità 

Un nodo stabilito in alto Molto in alto

 

Esso appartiene al cielo e da esso giunge fino al nostro universo

Fino a noi umani

 

La donna intona la Ninna Nanna apparentemente solo per il suo bambino per la sua creatura

In realtà Lei in quell’attimo ha in braccio e dondola tutti i bambini del mondo Bianchi Neri Gialli A pois I bambini di ieri Di oggi I bambini mai nati Quelli che nasceranno fra cent’anni

Assolve ad un compito prezioso e ultraterreno in cui collabora con Dio in persona

 

Lei è Dio

 

E come Dio dà la vita 

Nei nostri primi momenti ci dà il pane quotidiano

Rimette a noi i nostri debiti come spesso noi non riusciamo a fare con lei

Consola le nostre lacrime 

Acquieta i nostri dolori e ci conduce dolcemente al sonno 

Il suo seno le sue braccia quella sua particolare voce sono il luogo più prossimo al Paradiso da cui ci siamo appena distaccati 

“Ninna nanna” di Piero Gulminelli

 

? Come può una Ninna Nanna generare un uomo violento 

? Cos’è che ci sfugge che non abbiamo ancora compreso 

? Posso parlare di musica e non di codice penale

 

Non voglio giustificare nessuno

Un uomo violento non ha giustificazioni di alcun tipo Punto 

 

Parlo della sordità più che della propensione al crimine

 

Di una violenza che reclama una Ninna Nanna oramai dimenticata sotto le macerie rumorose della vita quotidiana

Questa nostra esistenza produce suoni troppo dissonanti per accordare e ascoltare quel Canto

Il ruolo che fu di una Madre di sua Madre e di cui dovrebbe farsi carico la Madre terra intera tutta l’umanità è venuto meno

 

Vedo un uomo lasciato in un cantuccio solo a piangere e a lamentarsi

Nessuno ha voluto e saputo ascoltare lui e il suo grido

Ha scambiato un desiderio di possesso per amore

Ha temuto che la sua solitudine potesse schiacciarlo

Ha cercato il Paradiso trovando solo il suo inferno

 

Vedo un uomo che cerca una Madre più che una compagna

 

Rimasto troppo piccolo pericolosamente immaturo per “penetrare” fino in fondo quel mistero dove noi maschi siamo chiamati spesso immeritatamente e inadeguatamente a partecipare al gesto celeste della creazione

 

A creare noi a nostra volta 

Facendo di una Donna una Madre 

Offrendole l’opportunità di intonare la Sua Ninna Nanna rinnovando così il rito dell’eternità

 

Dormi figghiu fa’ la vo’

Ora veni lu papa to’

e ti porta la siminzina

la rosamarina e lu basiricò

 

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