Blog Un uomo violento non ha giustificazioni di alcun tipo. Punto. Parlo della sordità più che della propensione al crimine. Di una violenza che reclama una Ninna Nanna oramai dimenticata sotto le macerie rumorose della vita quotidiana
Una Ninna Nanna è un canto sacro
Stabilisce il legame indissolubile tra la vita e l’universo femminile L’universo Donna
Tra la scintilla divina della creazione e il fuoco inesauribile dell’eternità
Un nodo stabilito in alto Molto in alto
Esso appartiene al cielo e da esso giunge fino al nostro universo
Fino a noi umani
La donna intona la Ninna Nanna apparentemente solo per il suo bambino per la sua creatura
In realtà Lei in quell’attimo ha in braccio e dondola tutti i bambini del mondo Bianchi Neri Gialli A pois I bambini di ieri Di oggi I bambini mai nati Quelli che nasceranno fra cent’anni
Assolve ad un compito prezioso e ultraterreno in cui collabora con Dio in persona
Lei è Dio
E come Dio dà la vita
Nei nostri primi momenti ci dà il pane quotidiano
Rimette a noi i nostri debiti come spesso noi non riusciamo a fare con lei
Consola le nostre lacrime
Acquieta i nostri dolori e ci conduce dolcemente al sonno
Il suo seno le sue braccia quella sua particolare voce sono il luogo più prossimo al Paradiso da cui ci siamo appena distaccati
? Come può una Ninna Nanna generare un uomo violento
? Cos’è che ci sfugge che non abbiamo ancora compreso
? Posso parlare di musica e non di codice penale
Non voglio giustificare nessuno
Un uomo violento non ha giustificazioni di alcun tipo Punto
Parlo della sordità più che della propensione al crimine
Di una violenza che reclama una Ninna Nanna oramai dimenticata sotto le macerie rumorose della vita quotidiana
Questa nostra esistenza produce suoni troppo dissonanti per accordare e ascoltare quel Canto
Il ruolo che fu di una Madre di sua Madre e di cui dovrebbe farsi carico la Madre terra intera tutta l’umanità è venuto meno
Vedo un uomo lasciato in un cantuccio solo a piangere e a lamentarsi
Nessuno ha voluto e saputo ascoltare lui e il suo grido
Ha scambiato un desiderio di possesso per amore
Ha temuto che la sua solitudine potesse schiacciarlo
Ha cercato il Paradiso trovando solo il suo inferno
Vedo un uomo che cerca una Madre più che una compagna
Rimasto troppo piccolo pericolosamente immaturo per “penetrare” fino in fondo quel mistero dove noi maschi siamo chiamati spesso immeritatamente e inadeguatamente a partecipare al gesto celeste della creazione
A creare noi a nostra volta
Facendo di una Donna una Madre
Offrendole l’opportunità di intonare la Sua Ninna Nanna rinnovando così il rito dell’eternità
Dormi figghiu fa’ la vo’
Ora veni lu papa to’
e ti porta la siminzina
la rosamarina e lu basiricò
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