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Nasce The Heart of Sicily, il turismo lento delle Madonie

Turismo Al via il network di turismo relazionale nato per sostenere agricoltori e artigiani che tramandano antiche tradizioni nei piccoli borghi dell’entroterra siciliano. Quindici esperienze rurali da non perdere nel cuore dell'Isola più autentica. Le esperienze rurali proposte da The Heart of Sicily mettono al centro le storie di vita e di lavoro delle comunità locali dei borghi madoniti

Dall’olio d’oliva, al pomodoro siccagno, dal grano alle erbe spontanee, passando per la produzione dei formaggi siciliani fino ai laboratori di ceramica o di maglia. Il progetto The Heart of Sicily è nato per volontà di un gruppo di sei amici – host, guide e agricoltori – che vivono e lavorano nell’area delle Madonie: una breve dorsale montuosa a un’ora da Palermo, con cime di duemila metri che guardano il mare a Cefalù. Riconosciute come Parco Regionale dal 1989, le Madonie sono Unesco Geopark dal 2015. L’obiettivo del progetto è sostenere i piccoli centri di interesse storico-artistico nel cuore della Sicilia, le loro comunità locali e i protagonisti dei saperi tradizionali, favorendo un turismo lento e sostenibile, fuori dai circuiti più inflazionati dell’Isola.

Sul sito web theheartofsicily.it si può venire a contatto con le storie dei sei host e dei venti partner riuniti dal networke scegliere gli itinerari a cui partecipare. Le attività previste durante la permanenza coinvolgono agricoltori, pastori, mugnai, escursionisti, cuochi per conoscere e vivere la loro quotidianità, venendo a contatto da veri insider con il patrimonio gastronomico, artistico, culturale e naturale dei piccoli borghi delle Madonie.

I dodici itinerari di viaggio sono concepiti dagli host e si snodano, dalla primavera all’autunno, in borghi suggestivi e autentici, espressione di una Sicilia diversa: Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Alia, Caltavuturo, Sclafani Bagni, Geraci Siculo, Gangi, Castellana Sicula, Valledolmo, Isnello e Scillato. Gli itinerari, prenotabili direttamente dal sito theheartofsicily.it, vanno da un weekend di due notti fino a un’intera settimana, comprendono il pernottamento in luoghi unici ed esperienze con i partner del network.

«The Heart of Sicily è un nome non casuale – sostiene la capofila del progetto Fabrizia Lanza, direttrice della scuola di cucina Anna Tasca Lanza. Siamo nel cuore della Sicilia, un concentrato di storia e biodiversità, la zona più interna e lontana dalle coste, e quindi meno popolata e conosciuta. Vogliamo contagiare i visitatori con il nostro amore per questo lato nascosto dell’Isola, renderli parte del luogo, abitanti delle Madonie per più giorni».

The Heart of Sicily è un’iniziativa resa possibile dal sostegno del Gal Madonie e premiata dalla Rete Rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come “eccellenza italiana di turismo rurale sostenibile, accessibile e innovativo”. Grazie a questo riconoscimento, a febbraio 2022 il progetto ha rappresentato il Meridione d’Italia al forum Forum “People-Planet-Prosperity” di Expo Dubai 2020.



Gli host e le esperienze da vivere

Nei pressi di Valledolmo, nella scuola di cucina di Fabrizia Lanza, insegnante di cucina e scrittrice, si può prendere parte a lezioni di cucina siciliana e visite dai produttori, o imparare a fare la ricotta insieme al pastore e casaro Filippo Privitera, partecipare a indimenticabili sessioni di caseificazione, con degustazioni di ricotta, formaggi e vini.

Fabrizia Lanza e Filippo Previtera

Ad Alia nella biofarm di Valentina e Giovanni Guccione, agricoltori impegnati nella didattica e nella ricerca, si può trascorrere un weekend detox, con corsi di yoga, sauna e piscina immersi nella natura, alimentazione biologica e ritmi lenti. In ottobre, durante ‘la settimana delle olive’ i visitatori sono coinvolti nella raccolta delle olive e apprendono la degustazione dell’olio extravergine di oliva e le cultivar autoctone. A luglio e agosto si svolge un campo estivo di esperienza decennale che avvicina i ragazzi dagli 8 ai 13 anni alla vita rurale e allo stare in comunità.

Giovanni e Valentina Guccione

A Polizzi Generosa, con gli itinerari pensati da Roberta Billitteri, imprenditrice agricola, si viene a contatto con l’enorme biodiversità delle Madonie e con i saperi agricoli e gastronomici tradizionali. Il pernottamento avviene in suggestive residenze di campagna, ospiti dei produttori di noti Presìdi Slow Food come il fagiolo di Badda e il peperone di Polizzi.

Roberta Billitteri

A Petralia Soprana e nei dintorni, accompagnati dalla guida Giovanna Gebbia e ospiti nella sua abitazione incastonata in uno dei “borghi più belli d’Italia”, si possono perlustrare le alte Madonie e i suoi magnifici centri abitati con itinerari a piedi, escursioni nel Parco e laboratori di tessitura della lana. Un’esperienza da insider nell’area più eterea del Parco, ricca di tesori artistici, chiese antiche e paesaggi sconfinati.

Giovanna Gebbia

A Caltavuturo e Sclafani Bagni, con la guida escursionistica Calogero Vallone, si possono ripercorrere i siti archeologici che si snodano lungo una “regia trazzera” –
vie di transumanza di epoca sveva – pernottando di volta in volta in strutture diverse e giungendo alle Grotte della Gurfa, una misteriosa necropoli paleolitica che ospita i
tholoi più grandi del mediterraneo. Per chi non è un hiker, Calogero ha pensato a itinerari più stanziali con laboratori di foraging, piante alimurgiche e pernottamenti
in una Spa situata a Sclafani Bagni, sede di un’antica contea che oggi ospita solo quattrocento abitanti.

Calogero Vallone

Nei pressi di Polizzi Generosa, Fabiola e Giancorrado Fatta conducono l’Antico Feudo San Giorgio, una masseria circondata da ben duecento ettari di seminativi, vigneti e allevamenti, convertita da venticinque anni al biologico. Dal baglio ottocentesco, oggi agriturismo, si ammirano le sconfinate distese di grano che caratterizzano il cuore della Sicilia. L’ospitalità è calda, autentica e rilassante, legata alle attività e ai sapori dell’agricoltura.

Fabiola e Giancorrado Fatta

I percorsi favoriscono lo sviluppo delle comunità locali

I percorsi costruiti dai sei host sono pensati per favorire lo sviluppo della comunità locale e il suo diritto ad essere protagonista dei processi turistici: per questa ragione ogni percorso si arricchisce di esperienze e incontri molto speciali con custodi del territorio e artigiani che si distinguono per il livello di originalità e la cura delle loro produzioni come il pastore Filippo Privitera nei pressi di Valledolmo che munge ogni giorno a mano le sue trecente pecore belicine, oppure il ceramista Giovanni D’Angelo che a Polizzi Generosa crea oggetti d’arte e d’arredo di straordinaria eleganza, nel suo laboratorio ci si può cimentare nella creazione di un vaso al tornio o nella decorazione di una mattonella.

Oppure sempre a Valledolmo si può conoscere il lavoro Vincenzo e i suoi soci che con la loro cooperativa Rinascita tutelano il pomodoro locale detto ‘siccagno’ e la sua comunità di agricoltori, ma anche un incontro con Giulia Valenza può essere sorprendente: una vera attivista della lana che a Petralia Sottana porta avanti nella merceria di famiglia una piccola scuola in cui tramandare il know-how della maglia e dell’uncinetto per evitarne la scomparsa.

Giulia Valenza

Con Elena, Laura e la loro associazione ‘Porto di Terra’ a Polizzi Generosa si possono perlustrare i boschi del Parco delle Madonie accompagnati da quattro docili asini, dedicarsi a laboratori di riconoscimento delle erbe officinali e alimurgiche utili nella cosmesi naturale e in cucina, imparare a panificare con lievito madre e forno a legna, o partecipare a un workshop di tessitura e utilizzo di erbe tintorie.

Porto di terra a Polizzi Generosa

La scelta o il consiglio dei luoghi dove pranzare o cenare è sempre estremamente attenta in ogni proposta di The Heart of Sicily, così il ristorante Alter Ego a Caltavuturo, è stato scelto per l’importante lavoro di aggregazione e divulgazione dei prodotti Slow Food delle Madonie che Gesualdo Falisi compie con passione.
Ristoratore e agricoltore, nella sua azienda agricola Gesualdo produce grani autoctoni Maiorca, Russello e Perciasacchi che usa nelle sue pizze e per la pasta. Oltre ai funghi di Ferla, nota specialità della zona che Gesualdo coltiva e usa in molti dei suoi piatti. Altra passione più recente è la norcineria: le carni e la cacciagione locali sono trasformate in deliziosi salumi che Gesualdo produce esclusivamente per gli ospiti del suo ristorante.

Un altro luogo amatissimo dagli host di The Heart of Sicily è La Casa Dei Salici, una fattoria polifunzionale a Petralia Soprana, dove Calogero d’Alberti coinvolge gli ospiti in attività stagionali di agricoltura, permacoltura, trasformazione alimentare, oltre che produzione di cosmetici e fitoterapici. Attorno alla sua casa, che può ospitare fino a 12 persone, 6 ettari di campagna dove si coltiva la biodiversità locale. Calogero cerca di stimolare i suoi ospiti ad apprendere, con attività pratiche, quali sono i meccanismi virtuosi e quali quelli dannosi di scambio con la natura.

Casa dei salici a Petralia Soprana

E poi ancora l’Agriturismo Cuca a Polizzi Generosa, dove lavoro e amore per la natura si incontrano grazie alla sensibilità di Pietro Genduso che, con sua madre e suo fratello, ha trasformato una splendida casa di famiglia in una residenza per chi vuole viaggiare a contatto con la natura. Pietro di mestiere è arboricoltore d’alta quota: agganciato a una fune, come un acrobata, si prende cura dei boschi delle Madonie. Ma è anche un dedito agricoltore e, nell’orto del suo agriturismo, coltiva i Presìdi Slow Food del Fagiolo Badda e del Pipiddu (peperone) di Polizzi. Si definisce un agricoltore custode: nel giardino ha raccolto più di quaranta varietà di frutti tradizionali siciliani in pericolo di estinzione, la passione per la tutela delle specie autoctone l’ha ereditata dal nonno, suo omonimo, un noto entomologo che riconobbe e salvò la preziosa specie indigena dell’ape nera sicula.

Agriturismo Cuca a Polizzi Generosa



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