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Missa defunctorum

Eventi Domenica 1 novembre a Ragusa Ibla l'Ensemble Odhecaton diretto da Palo Da Col per Magie Barocche

Con la prima esecuzione in tempi moderni della Missa defunctorum di Alessandro Scarlatti, il Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” realizza un altro evento di straordinario rilievo musicale e filologico, che si aggiunge ai prestigiosi traguardi raggiunti in dieci anni di attività, percorsi grazie alla guida del musicologo Antonio Marcellino, fondatore e direttore artistico della rassegna.
L’appuntamento è stato opportunamente fissato per la festa di Ognissanti, domenica 1 novembre, nella splendida Chiesa di San Giorgio a Ragusa Ibla, che vedrà protagonista uno dei complessi di musica barocca più celebri e celebrati a livello mondiale, l’Ensemble Odhecaton diretto da Palo Da Col, impegnato in un programma che coniuga la bellezza dell’arte e lo studio scientifico dei testi musicali più preziosi.

Ensemble Odhecaton

Ensemble Odhecaton

Imprescindibile naturalmente è pure la scenografia nella quale si svolge il concerto, la settecentesca Chiesa di San Giorgio, che realizza, insieme agli altri monumenti “Patrimonio dell’Umanità” toccati dal festival, l’attitudine di Magie Barocche, cioè la perfetta sintesi fra architettura e musica. Per questa “mission” il festival gode, fin dalla sua istituzione, del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) e, da quest’anno, del patrocinio del Coordinamento Comuni UNESCO Sicilia (CUneS). Il concerto scarlattiano di Ragusa è altresì realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano per la Storia della Musica, Roma Festival Barocco e la Fondazione Pietà de’ Turchini. A celebrare il sommo compositore concorre anche l’edizione degli Opera Omnia.
Alessandro Scarlatti, uno dei più importanti rappresentanti della gloriosa Scuola napoletana e padre di Domenico, verrà ricordato a 290 anni dalla morte con tre capolavori che rappresentano un viaggio alla (ri)scoperta del suo vasto repertorio di musica sacra. In apertura il salmo Miserere a nove voci in doppio coro (1708), quindi la citata Missa defunctorum a quattro voci e basso continuo (circa 1717), declinata nelle seguenti sezioni: Requiem [introito], Kyrie, In memoria aeterna [graduale], Domine Jesu Christe [offertorio], Sanctus, Agnus Dei e Lux aeterna [communio]. Infine l’antifona mariana Salve Regina a quattro voci, due violini e basso continuo (1697), facente parte dei Concerti sacri, l’unica raccolta a stampa di musica sacra pubblicata durante la vita del compositore.
La Missa è stata oggetto dell’edizione critica pubblicata tre anni fa a cura del musicologo Luca Della Libera, sulla quale si basa questa prima esecuzione in tempi moderni affidata all’ensemble Odhecaton. Quest’ultimo, magistralmente diretto da Paolo Da Col, è così introdotto dall’accreditata rivista del settore Amadeus: «La poesia, il virtuosismo, la cura del suono, una vocalità sobria eppure curata nel particolare, solida eppure di grande armonia. Da brivido». Le voci, tutte maschili (anche per le parti solitamente riservate alle donne), sono quelle di Alessandro Carmignani e Matteo Pigato, soprani; Andrea Arrivabene, Gianluigi Ghiringhelli, Alberto Allegrezza, alti; Vincenzo Di Donato e Gianluca Ferrarini, tenori; e infine Marcello Vargetto ed Enrico Bava, bassi. L’organo che realizza il basso continuo è suonato dall’olandese Liuwe Tamminga, mentre i due violinisti che sostengono le voci sono Gaetano Adorno e Dario Militano.

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