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Lucia Sardo è Rosa Balistreri, la voce della Sicilia

Visioni Il 27 novembre al Torino Film Fest viene presentato "L'amore che ho", film del regista palermitano Paolo Licata incentrato sulla figura di Rosa Balistreri, la pasionaria del folk siciliano scomparsa nel 1990. Nel cast Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro, e Carmen Consoli che firma anche le musiche. Il regista: «Quella di Rosa è una personalità tormentata, capace di sentimenti contrastanti, disposta a uccidere ma anche a morire per amore». Nelle sale all'inizio del 2025

Nella sezione “Zibaldone” del 42° Torino Film Fest viene presentato stasera, alle 21.15, “L’amore che ho”, film del regista palermitano Paolo Licata incentrato sulla figura di Rosa Balistreri, la pasionaria del folk siciliano scomparsa il 20 settembre del 1990. Il film uscirà nelle sale all’inizio del prossimo anno. E parte proprio da quell’anno il film quando la leggenda della canzone popolare Rosa Balistreri, soprannominata “la voce della Sicilia” o “la cantatrice del Sud”, è all’apice della carriera ma forse anche alla fine della sua vita. Mentre cerca in tutti i modi di recuperare il rapporto interrotto con la figlia Angela, i ricordi del passato tormentano Rosa e la riportano ai momenti più salienti della sua vita e del suo lavoro, sempre in prima linea per la difesa dei più deboli, dei lavoratori e delle donne abusate, e per lottare contro qualsiasi prevaricazione e al tempo stesso vicina al mondo della musica, del teatro e dell’arte italiani, grazie ai suoi incontri con Dario Fo, Andrea Camilleri, Franca Rame, Renato Guttuso. Il racconto del destino di Rosa rivela l’anima di un’artista straordinaria e lo spirito di una donna ribelle.

La locandina del film

Il cast vede l’attrice francofontese Lucia Sardo nel ruolo di Rosa Balistreri, con lei Donatella Finocchiaro, Anita Pomario (tre volti di Rosa in tre epoche diverse della sua vita)Tania Bambaci, Vincenzo Ferrera (che interpreta Emanuele, il padre di Rosa), Loredana Marino, Mario Incudine, Emanuele Del Castillo, Giovanni Carta, Martina Ziami, Katia Greco e Carmen Consoli nei panni di Alice e che firma anche le musiche del film. Una produzione Dea Film e Moonlight Pictures. Licata – che già aveva diretto la Sardo in “Picciridda” del 2020, firma regia e sceneggiatura – condivisa con con Maurizio Quagliana, Heidrun Schleef e Antonio Guadalupi – liberamente ispirata dal libro  “L’amuri ca v’haiu” scritto da Luca Torregrossa, che fu nipote anagrafico della Balistreri ma di fatto “figlio” in quanto affidato da infante alla cantante licatese che lo ha cresciuto. La fotografia è di Lorenzo Adorisio.

Massimo Roccaforte, Carmen Consoli e Lucia Sardo in “L’amore che ho” di Paolo Licata

Paolo Licata

Il regista Paolo Licata: «“L’amore che ho”, che prende il titolo da una canzone di Rosa (in originale “L’amuri ca v’haiu”, letteralmente “l’amore che ho per voi”), narra la vita della cantautrice siciliana. È una storia che assume un valore importante, non solo per lo spessore culturale della protagonista, ma perché racconta un periodo storico, quello tra gli anni ’60 e ’80, cruciale per l’Italia e per il mondo intero. Un momento di cambiamenti, di fermenti e inquietudini sociali e culturali. Attorno al personaggio di Rosa ruotano figure che rappresentano veri e propri simboli di quei pensieri e di quelle battaglie, come Dario Fo, Renato Guttuso e Andrea Camilleri. Quella di Rosa è una personalità incredibilmente sfaccettata, tormentata, sempre in bilico tra il grande amore e l’estrema violenza. Capace di sentimenti contrastanti, disposta a uccidere ma anche a morire per amore».

Rosa Balistreri, archivio Luca Torregrossa

In un post accorato sulla pagina facebook “Rosa Balistreri” da lui gestita, Luca Torregrossa, che non ha mai perdonato alla madre Angela Torregrossa, scomparsa lo scorso 25 ottobre, il fatto di essere stata assente nella sua vita e in quella della madre Rosa, ha voluto puntualizzare che il film, ispirato dal suo libro biografico, racconta solo una parte della vita di Rosa: «Non era questo il film che avrei voluto su mia madre – scrive Torregrossa nel post – avrei voluto un film basato su fatti realmente accaduti e non di fantasia, come viene raccontato nel film, perchè chi conosce Rosa, e oggi sono rimasti veramente poche le persone che forse sanno di lei, sanno delle sue sofferenze, sia di vita lavorativa ma soprattutto di vita familiare». Torregrossa conclude il post ringraziando la produzione, il regista e tutto lo staff per l’impegno nel portare a termine il progetto, «anche se hanno sempre saputo a cosa andavano incontro – commenta -. Io ho già visto il film durante il montaggio, e devo dirvi che vale la pena andarlo a vedere, ma dico pure di andare a leggervi il libro per capire meglio la sofferenza di mia madre Rosa Balistreri».

Parole d’entusiasmo ha espresso sui social Lucia Sardo, ancora una volta alle prese con l’interpretazione di una figura iconica, dopo aver incarnato Felicia Bartolotta, la mamma di Peppino Impastato nel film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana. «Finalmente ci siamo! Viene presentato in anteprima al Torino Film Fest, proprio in questi giorni, il film “L’amore che ho” di Paolo Licata. Un racconto autentico della storia di Rosa Balistreri, la “cuntastorie” considerata la voce della Sicilia, una vera attivista con la chitarra che nei suoi testi ha saputo raccontare e dare voce ai più deboli».

Lucia sardo nei panni di Rosa Balistreri in “L’amore che ho” di Paolo Licata

«In questi mesi di lavoro intensissimo di cui avrò modo di raccontarvi, ho avuto il privilegio insieme a Donatella Finocchiaro, di interpretare la protagonista, Rosa Balistreri. Accanto a noi anche Anita Pomario (Rosa Balistreri da giovane), Tania Bambaci (che dà il volto alla figlia Angela) e Vincenzo Ferrera. Ma soprattutto l’amica, esperta e conoscitrice della poetica di Rosa Balistreri, Carmen Consoli, che è stata per noi una guida. Il film uscirà nelle sale nei primi mesi del 2025. E noi non vediamo l’ora che tutte e tutti voi possiate vederlo e partecipare al racconto della vita di Rosa».

Donatella Finocchiaro e Lucia Sardo sul set de “L’amore che ho”, foto di Angela Gugliotta

 

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