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Inkantu

Musica Domenica 14 aprile a Palermo note, voci, filastrocche e serenate con i Cantori di Mamertino

“Inkantu” di note e di voci, di filastrocche giocose, di serenate d’amuri e di tarantelle festose insieme ai Cantori Popolari di Galati Mamertino, nel cuore del Parco dei Nebrodi, di eta’ compresa dai 70 agli 83 anni, saranno protagonisti all’auditorium Rai di Palermo domenica 14 aprile alle 18. Grazie alla direzione artistica di Antonio Smiriglia, una delle voci più rappresentative del panorama etno popolare di terra di Sicilia, di raffinate qualità qualità melodiche unite ad un’interpretazione dal timbro energico e di intenso phatos, il concerto è frutto di ricerca, testimonianze dirette e rielaborazione del repertorio documentato da cultori, ricercatori ed etnomusicologi siciliani (Giuseppe Pitrè, Alberto Favara, Salomone Marino, Antonino Uccello, ecc.).

Antonio Smiriglia

Antonio Smiriglia

«Ma in molti casi – spiega Smiriglia – è frutto della ricerca sul campo e testimonianze dirette di artigiani musicanti che trovavano sfogo in un manico di strumenti a corda o nella reinterpretazione delle tradizioni orali di un tempo affidate alle straordinarie popolari voci di cantori e cuntisti. Quei personaggi che nel retro bottega-continua il direttore artistico- nei saloni da barbiere o sotto la luce fioca di un lume, nel buio di una osteria riuscivano a deliziare gli astanti con le loro “suonate”, “stornellate” e “cantate.”».
E tra queste “Le Serenate”: quel canto d’amore, accompagnato da vari strumenti musicali ed eseguito sotto il balcone con semplici parole sussurrate dallo sposo ai cantori per esprimere il proprio amore alla futura sposa. Diciotto i brani che saranno eseguiti dall’ensemble di musicisti che accompagna con strumenti della tradizione popolare, dai mandolini alla chitarra alla fisarmonica ai mandolini al friscalettu al tamburello, la voce di Antonio Smiriglia e dei Cantori Popolari di Galati Mamertino, in un “racconto” a volte melodico, a tratti ritmico e talvolta struggente, di quel bagaglio di sentimenti, come la rabbia, l’ amore, la nostalgia, la religiosità, “ anima” autentica della cultura musicale mediterranea.
Artisti sì ma anche appassionati ricercatori della musica popolare come Calogero Emanuele, mandolinista, tamburellista e suonatore di zampogne che vanta una lunghissima esperienza come direttore di banda musicale vincitrice del primo premio al conorso nazionale di Torino.
Alla chitarra, Sebastiano Montagna, componente e co-fondatore del gruppo “I mandolini dei Nebrodi” che ha, tra l’altro, all’attivo diverse esibizioni al Conservatorio di Musica “A. Corelli” , al Teatro “Vittorio Emanule”di Messina.

E’ un virtuoso della fisarmonica, Tanino Lazzaro, a cui si appassiona fin dall’età di sei anni. Partecipa a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai a fa da supporter ai tour di Francesco De De Gregori e partecipa a diverse manifestazioni suonando insieme a Pino Daniele, Rino Gaetano, Banco del Mutuo Soccorso, Lucio Dalla, gli Area, Eugenio Finardi e tanti altri artisti fra cui il grande poeta siciliano Ignazio Buttitta. Attualmente suona con la storica formazione dei Kunsertu. Al flauto, Fabio Sodano che ha partecipato a manifestazioni e attività musicali con importanti musicisti e personalità di spicco del mondo dello spettacolo da Pippo Baudo a Renzo Arbore a Roberto Murolo, da Lucio Dalla a Franco Battiato alla Fondazione “De Andrè”. Michele Piccione, coniuga le sue due più grandipassioni l’antropologia e la musica.Nel corso degli anni ha avuto modo di confrontarsi con gli artisti più quotati delpanorama musicale nazionale e internazionale ed ha collaborato con il Maestro Ennio Morricone per la registrazione di alcune parti della colonna sonora del film Baaria di Giuseppe Tornatore. Nel 2007 fonda il gruppo LassatilAbballari, progetto incentrato sulla musica tradizionaleda danza proveniente da diversi paese europei. Nel 2010, dopo l’incontro con Carlo Rizzo, realizza il proprio prototipo di Tamburello Politimbrico. E’ tra i soci fondatori della scuola di musica e danze tradizionali di Arci Tavola Tonda, nonché dell’omonimo circolo di Palermo ove, oltre a essere docente del corso annuale di Tamburi a Cornice, si occupadella direzione artistica e coordinamento delle attività musicali e culturali del centro. Al contrabbasso, Pino Garufi.

«Il pubblico sarà coinvolto in un viaggio alla scoperta o riscoperta della musica popolare d’autore e tradizionale siciliana- assicura Antonio Smiriglia- E’ un patrimonio culturale d’inestimabile valore che noi custodiamo da anni con tenacia, passione e soprattutto tanto studio». Si rivolgono anche ai giovani con progetti didattici- educativi per far conoscere il canto tradizionale popolare non solo di matrice siciliana ma di tutta l’Italia meridionale. Tante le rassegne nazionali ed internazionali a cui partecipano per rendere omaggio ad una importante tradizione orale che si è tramandata da generazioni. Antonio Smiriglia è uno dei fondatori del Discanto Siculo di cui è direttore artistico e autore di brani raccolti nel Cd “Ventu d’Amuri”. Da dieci anni coordina i Cantori dai capelli d’argento portando per tutta la nazione uno spettacolo dal titolo “La Voce della Tradizione”. Artista versatile, attualmente collabora con l’attrice Ornella Giusto dove canta e recita nello spettacolo dedicato a Giovanni Verga “ Lapilli Verghiani “che ha visto la prima andare in scena al Teatro Tordinona di Roma.

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