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Il Comune di Catania contro i parcheggiatori abusivi

"Chi considera l'attività dei parcheggiatori abusivi una sorta di ammortizzatore sociale sbaglia di grosso". Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bi

“Chi considera l’attività dei parcheggiatori abusivi una sorta di ammortizzatore sociale sbaglia di grosso”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della consegna al questore Salvatore Longo dell’elefantino d’argento come riconoscimento dell’attività svolta per la città.
“Chiunque abbia avuto a che fare con queste persone – ha aggiunto Bianco – sa che i parcheggiatori abusivi impongono ai cittadini un odioso pizzo. Si tratta di una pratica di controllo del territorio che vessa la città e impedisce pratiche positive. Da parte nostra la lotta sarà senza quartiere e chiederemo ulteriore collaborazione a qualunque livello per ottenere dei risultati. Importantissima, ovviamente, sarà la partecipazione dei cittadini onesti”.
Anche il questore Longo, parlando dei parcheggiatori abusivi, ha confermato come sia “Un errore considerarli persone che sbarcano il lunario” ricordando che “Serve anche un’attività investigativa per comprendere le modalità attraverso le quali questo mondo si unisce e dipende dai gruppi organizzati”.
Nel mese di dicembre a Catania sono stati fatti saltare con dei petardi una ventina di parcometri della Sostare, la società che gestisce il parcheggio a pagamento nelle aree delimitate dalle strisce blu. Una delle ipotesi più accreditate è quella che siano stati fatti saltare da organizzazioni vicine ai parcheggiatori abusivi.
“Sono – ha sottolineato l’assessore alla Legalità Rosario D’Agata – terminali di organizzazioni criminali con un giro di denaro notevolissimo: nei giorni scorsi a Napoli a un abusivo sono stati sequestrati 220 euro raccolti in poco più di un’ora. Noi dobbiamo tutelare chi si oppone alle vessazioni dei parcheggiatori abusivi incrementando il numero di Vigili urbani. Ma è importantissima la collaborazione dei cittadini. Le denunce, comunque, sono sempre più frequenti, soprattutto per la pratica di imporre a chi lo ha pagato di consegnare, al momento di andar via, il biglietto del parcheggio valido ancora per qualche minuto per poterlo rivendere”.

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