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Fortino Slow Food, sapori e arte nella periferia del centro di Catania

Eventi Il 5 dicembre Piazza Palestro a Catania ospita un evento che vuole portare al centro della città una varietà di sapori e saperi e al tempo stesso valorizzare questa grande piazza incorniciata da Porta Garibaldi. Le associazioni Slow Food, Acquedotte e Treviehandmade, con il patrocinio del Comune di Catania realizzano insieme un progetto di inclusione di nuovi itinerari della storia e delle bellezze

Domenica 5 dicembre, dalle 9 alle 14.30, per la prima volta, Piazza Palestro a Catania ospita il Fortino Slow Food, un evento che vuole portare al centro della città una varietà di sapori e saperi e al tempo stesso valorizzare questa grande piazza incorniciata da Porta Garibaldi. Le associazioni Slow Food, Acquedotte e Treviehandmade, con il patrocinio del Comune di Catania realizzano insieme un progetto di inclusione di nuovi itinerari della storia e delle bellezze.

Acquedotte a Porta Garibaldi

Slow food è l’associazione no-profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce e in armonia con l’ambiente. Acquedotte da diversi anni è attiva nella valorizzazione del centro storico e in particolare dell’asse di via GaribaldiTreviehandmade raccoglie il meglio della creatività e dell’artigianato Made in Sicily.

Il gruppo organizzatore di Fortino Slow Food

A pochi passi da piazza Duomo, enogastronauti e turisti potranno trovare e assaggiare prodotti genuini e a filiera corta selezionati tra i produttori Slow Food: dalla cudduredda di Delia al piacentino ennese, dalla vastedda col sambuco di Troina al torrone di Licodia Eubea, dai panettoni artigianali alle lenticchie di Villalba, dalla cicerchia alle mele dell’Etna, all’olio genuino, un mondo di territori e tradizioni locali di cui la Sicilia è particolarmente ricca. I visitatori potranno lasciarsi andare a un’esperienza tra gusto, storia e cultura. Sotto la Porta trovano posto anche le creazioni degli artigiani di Treviehandmade: una vetrina di manufatti artistici realizzati con tessuti, ceramica, e vari materiali innovando tradizioni secolari. Un ampio catalogo di eccellenze da cui attingere per regali di qualità, ma soprattutto una festa di piazza, un’occasione di incontro con momenti di intrattenimento. E per chi vuole concedersi un aperitivo all’aperto e in sicurezza, c’è il laboratorio di Slow Food con degustazioni di cibo e selezioni di vino.

Piazza Palestro

Nell’occasione Porta Garibaldi ospiterà due allestimenti artistici realizzati da Vincenzo La Mendola e Giuliano Cardella, un percorso di denuncia contro la violenza sulle donne: “La ragnatela del delitto” e “Testimone”. Un ambiente claustrofobico,  dove risaltano elementi e oggetti di vita domestica segnati dalla violenza. “La ragnatela del delitto” di Vincenzo La Mendola e “Testimone” di Giuliano Cardella, sono le due installazioni artistiche contro la violenza sulle donne che potranno essere visitate all’interno di Porta Garibaldi  durante Fortino Slow Food. Un percorso polisensoriale con la partecipazione di Ciurì per sentire anche “l’odore dei sogni spezzati”.

“La ragnatela del delitto”, installazione di Vincenzo La Mendola

Una sedia, emblema di un ambiente domestico, del cuore della casa, della famiglia, è rimasta intrappolata nelle maglie della violenza. Giorno dopo giorno, mese dopo mese o addirittura per anni, tra le impenetrabili mura di casa vengono tessuti i fili di una ragnatela sempre più forte, sempre più inestricabile. Legami familiari, amori malati, famiglie che soffocano anzichè sostenere i propri membri. Vincenzo La Mendola rappresenta un ambiente claustrofobico, oscuro, in cui penzola a mezz’aria l’oggetto simbolo della sottomissione, trattenuto da corde e legacci, legami  tossici e a dir poco soffocanti. Quel nido d’amore si trasforma in una trappola mortale. A terra, quasi invisibile, il rilievo del delitto.

“Testimone”, installazione di Giuliano Cardella

Francesco Boschi su “Testimone” di Giuliano Cardella (tecnica mista su tessuto ): “Come già per altre installazioni realizzate in passato, oggetti dall’uso quotidiano vengono rielaborati per esprimere il punto di vista ed il sentito di Cardella. In questo caso l’oggetto incontrato e trasformato è un tendaggio, come i tanti presenti nelle nostre case a protezione della nostra intimità, ma anche muti testimoni dello scorrere delle nostre vite domestiche. Davanti a questa tenda si intuisce come possano essere trascorsi momenti comuni, gioiosi, tristi ed anche drammatici: questo sembrano indicare i forti colori scelti dall’artista per la decorazione (con la per lui consueta tecnica del pregrafismo). Dall’alto in basso i toni scelti partono infatti dal rosa fino ad arrivare al nero, ad indicare un’evoluzione dal sogno ad una realtà purtroppo ben diversa, come purtroppo è l’esperienza di molte donne. L’opera di Cardella è dunque allo stesso tempo monito e testimone di una dolorosa realtà troppo spesso coperta da un velo immateriale ma non meno concreto, fatto di paura e vergogna”.

Il testimone (Cardella)

Per i bambini divertimento assicurato con il laboratorio di cioccolato a cura di Francesca Tornello: proveranno la gioia di decorare e portare a casa una dolce pallina di Natale fatta con le proprie mani. 

Accanto agli stand dei produttori provenienti da diverse parti dell’isola, ci saranno anche i commercianti della zona per un coinvolgimento delle attività economiche del quartiere. L’evento sarà riproposto ogni prima domenica del mese. Ingresso libero, secondo le indicazioni previste dalle prescrizioni vigenti in merito alle azioni di contenimento del Covid-19.

Nel video in basso le interviste al presidente di Acquedotte Giovanni Romeo e a Cristina Cocuzza, responsabile della comunicazione di Slow Food Catania; in coda alcune immagini video delle installazioni.

 

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