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Domingo Hindoyan

Eventi L'11 e il 12 novembre il maestro della scuola musicale venezuelana dirigerà a Palermo l'Orchestra Sinfonica Siciliana

Sul podio del Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, venerdì 11 novembre alle 20,30, a dirigere l’Orchestra sinfonica Siciliana ci sarà il giovane Domingo Hindoyan, uno dei tanti prodotti dell’effervescente scuola musicale venezuelana degli ultimi anni, dal 2013 primo assistente di Daniel Barenboim alla Deutsch Staatsoper Berlin. Figlio d’arte, papà violinista e fondatore dell’Orchestra venezuelana, Hindoyan dirigerà l’Orchestra con il seguente programma: Franz Joseph Haydn (1732 –1809) Sinfonia n. 104 London in Re maggiore (Hoboken1/104) e Pëtr Il’ič Čajkovskij,Sinfonia n. 6 in Si minore “Pateticaop. 74. Il concerto del turno pomeridiano, sabato 12 novembre, alle 17.30.

Domingo Hindoyan

La Sinfonia n. 104 London in Re maggiore di Haydn. Aveva di che gioire Franz Joseph Haydn al termine della partitura della sua ultima sinfonia a Londra, il 13 aprile del 1795. Meno di un mese dopo, il 4 maggio, sotto la direzione di Giuseppe Viotti, la sinfonia fu accolta festosamente da pubblico e critica. L’esecuzione era stata un successo e l’incasso aveva superato i 4000 fiorini. “Una cosa del genere è possibile solo in Inghilterra», annotò il compositore. Il concerto faceva parte di un evento speciale, «La notte di Haydn», fuori abbonamento rispetto ai concerti programmati dall’Opera Concert, molto apprezzato dalla critica. La Sinfonia n. 104 London fu quasi il testamento spirituale del vecchio compositore alle soglie dell’800. Sebbene tutte le dodici sinfonie scritte per Londra su sollecitazione del violinista e compositore tedesco Johann Peter Salomon abbiamo questo appellativo è proprio la 104 a godere in pieno di questo nome. La sinfonia è suddivisa in quattro movimenti: Adagio – Allegro; Andante; Minuetto e Trio: Allegro; Finale: Spiritoso
La Sinfonia n. 6 in Si minore Patetica op. 74. E’ l’ultima sinfonia di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Fu eseguita poco prima che il compositore si spegnesse, il 16 ottobre 1893 a San Pietroburgo. Čajkovskij impegnò tutte le residue energie per produrre la sinfonia, ritenuta dai critici per maturità compositiva ed il pathos espresso, la più grande composizione del musicista russo. Lo stesso Čajkovskij così annotava nel 1891, nel pieno della sua energia creativa: “Credo che mi sarà dato di scrivere una sinfonia esemplare: così probabilmente lotterò fino all’ultimo respiro per raggiungere la perfezione senza mai riuscirvi.” Una settimana prima dell’esecuzione del 16 ottobre, Čajkovskij fece una lettura privata rivolta agli insegnanti e agli studenti del Conservatorio di Mosca con una esecuzione “a porte chiuse”. A eseguire la sinfonia, un’orchestra formata da allievi del conservatorio sotto la direzione di Vasilij (Basile) Il’ič Safonov direttore del Conservatorio di Mosca. Dopo la prima esecuzione Čajkovskij spedì la partitura al proprio editore perché fosse pubblicata. Ciò avvenne solo nell’anno successivo quando apparve sul frontespizio della partitura il titolo «Patetica», suggerito, forse, dal fratello di Čajkovskij, Modest. La sinfonia fu ampiamente apprezzata solo dopo la morte del compositore. Si divide in quattro movimenti: Adagio – Allegro non troppo – Andante – Moderato mosso – Andante – Moderato assai – Allegro vivo – Andante come prima – Andante mosso; Allegro con grazia (Re Maggiore); Allegro molto vivace (Sol Maggiore); Finale. Adagio lamentoso – Andante (Si minore).

La prova “aperta”. Giovedì 10 novembre alle 18 l’Orchestra sinfonica siciliana, diretta da Domingo Hindoyan, concederà una prova generale aperta al pubblico. Il biglietto di ingresso è 10 euro. Gli studenti e gli under 30 potranno accedere pagando solo 3 euro. Il sovrintendente della Foss, Giorgio Pace: “E’ il nostro modo per offrire la bellezza della musica a costi davvero irrisori a fasce sempre più ampie di pubblico, soprattutto under 30. Vogliamo puntare sui giovani, il pubblico di domani. Per loro, assistere a una prova o ad un concerto, costerà meno che andare al cinema”.

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