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Capo d’Orlando, chiude Villa Piccolo

Territori Il luogo incantato della bellezza siciliana, la casa che fu della famiglia Piccolo di Calanovella, del poeta Lucio, e dei suoi straordinari fratelli, Casimiro e Agata Giovanna, il luogo dove furono scritte pagine memorabili del romanzo italiano più letto al mondo, “Il Gattopardo”, chiude i battenti

Villa Piccolo chiude. Oggi è una pagina triste per la Sicilia e non solo. Il luogo incantato della bellezza siciliana, la casa che fu della famiglia Piccolo di Calanovella, del poeta Lucio, e dei suoi straordinari fratelli, Casimiro e Agata Giovanna, il luogo dove furono scritte pagine memorabili del romanzo italiano più letto al mondo, “Il Gattopardo”, chiude i battenti. Il Presidente del prodigioso rilancio della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, l’avvocato Giuseppe Benedetto, si è dimesso, con effetto immediato, nel corso del CdA convocato per sabato 16 aprile. Il CdA, composto da Aurelio Pes, Andrea Pruiti Ciarello e Alberto Samonà, e con il consigliere onorario Vanni Ronsisvalle, unitamente al Sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni, ha solidarizzato con il suo Presidente, decidendo di compiere l’ultimo drammatico passo: la chiusura dei cancelli di Villa Piccolo, dei suoi musei, del Suo splendido parco conosciuto in tutto il mondo. Null’altro vi era da fare per amministratori oculati.

Villa Piccolo

Villa Piccolo, Capo d’Orlando

“La demenziale inettitudine della più famigerata burocrazia regionale, unita all’incapacità e al disinteresse di una classe politica a porre argine a tanta nefasta invadenza, hanno compiuto il misfatto” lamentano dalla Fondazione, che con l’importante mostra organizzata l’anno scorso al Teatro Antico di Taormina ha letteralmente “inventato” una nuova modalità di finanziamento degli enti culturali virtuosi, non ha ottenuto neppure quanto dovuto dalla Regione Siciliana in forza della convenzione regolarmente sottoscritta tra le parti. Ritardi e ottusità della Regione hanno portato l’Istituzione culturale sull’orlo del collasso. Si badi bene, nel caso in questione si tratta di un’amministrazione della Fondazione che in tre anni ha ottenuto successi unanimemente riconosciuti: una nuova ala museale aperta ex novo, un parco rinato a nuova vita, meraviglie architettoniche e storiche curate e valorizzate, innumerevoli attività ed iniziative culturali di livello internazionale svolte con continuità. Unanime riconoscimento alla preziosa opera del Presidente Benedetto e del CdA della Fondazione Piccolo è giunto da ogni settore della società. Parliamo insomma di un’eccellenza assoluta della nostra terra. Il Presidente Benedetto ha più volte affermato “la mafia si combatte in Sicilia non con vuote parole, ma aiutando i giovani a crescere a contatto dell’arte, della cultura, della bellezza”.
I rappresentanti di Istituzioni nazionali e internazionali, i più importanti magistrati, i più sensibili uomini di cultura, i giornali di tutto il mondo hanno espresso apprezzamento e condivisione per questa impostazione e per quanto realizzato. La burocrazia della Regione Siciliana ha deciso che Villa Piccolo vada chiusa. Ne prendiamo atto con la sofferenza e lo strazio di chi ha dedicato del tutto disinteressatamente, spendendo energie di ogni tipo, anni di impegno alla cura di tanta delicata creatura.

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