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Altrescene, anteprima con la migliore drammaturgia

Teatro e opera Dal 9 dicembre sono tre gli appuntamenti con l'anteprima della decima edizione della rassegna di arti performative: Perpetuo Mobile Teatro, Ascanio Celestini e il film-omaggio a Franco Scaldati firmato da Franco Maresco

La programmazione multidisciplinare del Centro Zo per la stagione 2015/2016 anche quest’anno, per la quindicesima edizione, propone un calendario ricco di teatro, musica, danza, performance, proiezioni, convegni e incontri letterari, alla quale concorrono molteplici realtà del territorio con un raro esempio di collaborazione in rete che offre a tante associazioni, gruppi culturali di ricerca e sperimentazione, uno spazio luogo, una struttura e un’organizzazione dove operare, sviluppare progetti ed essere protagonisti.
Nel mese di dicembre – in collaborazione con la Rete Siciliana di Drammaturgia Contemporanea Latitudini – si comincia con un’anteprima della decima edizione della Rassegna di arti performative AltreScene, un appuntamento ormai consolidato con la migliore drammaturgia contemporanea internazionale.

Sehnsucht

Sehnsucht

Si parte il 9 dicembre con Sehnsucht di Perpetuo Mobile Teatro, compagnia internazionale formata da artisti provenienti da vari paesi europei. Coprodotti dalla celeberrima scuola di teatro Dimitri i giovani membri della compagnia portano in scena due personaggi densi ed estremi, archetipi di esseri umani, si confrontano con i loro desideri fino alle estreme conseguenze, lo spettacolo è stato insignito del premio quale Migliore Performance al Festival Internazionale Skena Up 2011.

Ascanio Celestini

Ascanio Celestini

Domenica 13, Ascanio Celestini, poliedrico innovatore della scena culturale italiana, porta in Sicilia “Storie e Controstorie”, fresco dei successi del suo film “Viva la Sposa” presentato a Venezia, e del recente “Laika” al Roma-Europa Festival. La sua attuale tourneèe spazia in tutta l’Italia con tre titoli ed un pubblico affezionato e costante, che ogni sera manda esauriti i teatri dovunque lui si esibisca. Anche in questi racconti, con un lavoro agile Ascanio Celestini ha composto le tessere di un puzzle sentimentale, emotivo,politico, sociale di formidabile intensità: solo in scena, come sempre, affronta di petto le contraddizioni, i nodi, le tensioni di questa Italia. “Poco importa se si ride, e tanto, con i suoi apologhi: quel che rimane, poi, usciti dal teatro è un’amara consapevolezza” (Andrea Porcheddu)

Franco Scaldati e Franco Maresco

Franco Scaldati e Franco Maresco

Infine il 15 dicembre un evento/omaggio a Franco Scaldati, riconosciuto maestro della nuova drammaturgia siciliana, con la partecipazione di Melino Imparato che continua il cammino della storica compagnia, e di Franco Maresco che presenta il film a lui dedicato “Gli uomini di questa città io non li conosco”, proiettato all’ultimo festival di Venezia. La vita e l’opera di una delle figure più significative della seconda metà del novecento europeo nel lucido e affettuoso racconto del regista che si riconosce suo allievo. Nella sua opera, l’irripetibile rappresentazione di un’umanità marginale, sconosciuta e ormai scomparsa nella sua essenza. In un percorso sinonimo di radicalità e impegno nel farsi portatore di un’idea di teatro lontana dagli schemi tradizionali. Una voce forte, contro l’ipocrisia del “potere”, che in un incontro con Maresco affermava: “Tutto sommato, vorrei essere la coscienza critica del teatro italiano. Vorrei essere la spina nel fianco. Un teatro che sia portatore di poesia, poesia violenta, che chiede implicitamente un cammino più solidale fra gli uomini, senza guardarsi allo specchio, senza appagarsi di se stesso, così come sembra essere tutto il teatro italiano di oggi.”

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