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All’insegna dell’italianità il Vittoria Jazz Festival di Cafiso

Musica Dal 2 al 17 giugno l'undicesima edizione del festival creato dal sassofonista vittoriese, ambasciatore del jazz italiano nel mondo, un'edizione che privlegia i musicisti del panorama nazionale

Celebrando la undicesima edizione, si rinnova l’appuntamento con il Vittoria Jazz Festival Music & Cerasuolo Wine, il festival jazz creato dal sassofonista vittoriese Francesco Cafiso. Dopo il grande successo di pubblico della scorsa edizione che ha visto complessivamente l’afflusso di circa cinquantamila spettatori, anche quest’anno è previsto un programma musicale di altissimo valore artistico. Dal 2 al 17 giugno Vittoria diventerà la “città del jazz” grazie all’attenta direzione artistica di Francesco Cafiso, ambasciatore del jazz italiano nel mondo.

Francesco Cafiso

Francesco Cafiso

Le passate dieci edizioni hanno rappresentato un importante appuntamento per Vittoria, che si è distinta sia per la qualità dei concerti proposti, che per la bravura dei musicisti invitati. Sul palco allestito nella Piazza Enriquez, dove sorge il castello dei Conti di Modica, costruito nel 1907, si sono esibiti musicisti di primaria importanza del mondo jazz italiano come Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Flavio Boltro, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani, Franco D’Andrea, Pietro Tonolo, Gianluca Petrella, Rosario Bonaccorso, Paolino Dalla Porta, Antonello Salis, Fabrizio Bosso… solo per citarne alcuni. Essendo anche un festival di respiro internazionale non potevano mancare musicisti come Tom Harrel, Jerry Bergonzi, Bob Mintzer, Kenny Barron, Lars Danielsson, Francisco Mela, Terell Stafford, Christian McBride, Ron Carter, Lee Konitz, Kurt Rosenwinkel, Gonzalo Rubalcaba col Volcan, Jeremy Pelt, etc…

L’edizione 2018, è tutta all’insegna “dell’italianità”, infatti i leader e quasi la totalità dei gruppi presenti rappresentano il meglio del panorama jazzistico italiano. La formula quest’anno prevede solo concerti serali, alle ore 22 nella suggestiva Piazza Enriquez che saranno esclusivamente nei fine settimana a partire dal 2 fino al 17 giugno.

Naturalmente come ogni anno il direttore artistico, Francesco Cafiso, chiuderà in bellezza il festival con un suo importante progetto. Anche quest’anno non mancheranno nell’Antica Centrale Elettrica e nei locali attigui di Piazza Enriquez le mostre d’arte, le mostre fotografiche, di ricami, e diverse altre esposizioni.

Il programma

Sabato 2 giugnoDario Deidda Trio “My Favourite Strings” special guest Gegè Telesforo (Gegè Telesforo voce e percussioni; Marco De gennaro tastiere; Dario Deidda basso; Stefano Costanzo batteria).

Dario Deidda riconosciuto a livello mondiale come uno dei più grandi bassisti viventi, dopo il precedente lavoro “3 From the Ghetto” (2006) torna a stupirci con il suo nuovissimo album “My Favourite Strings uscito lo scorso 14 ottobre. Tra le infinite e illustri collaborazioni troviamo: Marcus Miller, Ben Sidran, Vinnie Colaiuta, Michel Petrucciani, Benny Golson, Randy Brecker e, tra gli italiani, Pino Daniele, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea, Fiorella Mannoia, Tullio De Piscopo, Javier Girotto, Maria PIa De Vito, Rita Marcotulli e Enrico Rava. Gegé Telesforo, nome d’arte di Eugenio Roberto Antonio Telesforo. Polistrumentista, compositore, conduttore e autore di programmi radiofonici e televisivi è inoltre appassionato e profondo conoscitore del jazz e dello scat. Noto al grande pubblico soprattutto per aver preso parte alle trasmissioni televisive di Renzo Arbore.

Gegè telesforo e Dario Deidda

Domenica 3 giugnoRoberto Tarenzi Trio “Love and Other Simple Matters” special guest Rick Margitza (Rick Margitza sax tenore; Roberto Tarenzi piano; Ameen Saleem basso; Roberto Pistolesi batteria)

Roberto Tarenzi

Roberto Tarenzi è un pianista dal talento puro. Lo mette in chiaro il suo ultimo lavoro discografico: Love and Other Simple Matters. Uno stile corposo e duttile, in grado di alternare leggerezza e impeto e di dialogare con la sterminata letteratura che il formato del piano trio ha prodotto nel corso di oltre un secolo di jazz. Gli interventi di Tarenzi sugli standard sono estremamente personali, tali da portare ad esecuzioni fresche e mai scontate, mentre gli originali riflettono lo studio e gli insegnamenti dei grandi maestri. Si presenta sul palco del VJF a fianco del grande bassista Ameen Saleem, del drummer Roberto Pistolesi e con lo special guest Rick Margitza. Margitza tenor-sassofonista di Dearborn, Michigan, è già salito nel 2016 sul palco del VJF. Quest’anno torna come ospite di Roberto Tarenzi. Un grande maestro del sassofono che ha suonato con suonato con Miles Davis. Ha collaborato con Eddie Gomez,Tony Williams, Bobby Hutcherson, Maria Schneider, McCoy Tyner e Chick Corea.

Ven 8 giugnoGaetano Partipilo Set “Contemporary Five” (Gaetano Partipilo sax; Alessandro Lanzoni piano; Francesco Diodati chitarra elettrica; Matteo Bortone contrabbasso; Dario Congedo batteria).

Gaetano Partipilo

Gaetano Partipilo è uno dei sassofonisti italiani di jazz tra i più importanti e interessanti nel panorama musicale internazionale. Grazie al suo sound e al suo stile molto originale originale ricavato da una avanzata concezione dell’improvvisazione. Attualmente collabora stabilmente nelle band di Roberto Gatto, Nicola Conte, Simona Bencini, Nelson Faria, Pietro Lussu, Livio Minafra, ed alcuni tra i migliori musicisti italiani. In ambito internazionale ha collaborato sia in concerto che in studio di registrazione con Greg Osby, Dave Liebman, Robin Eubanks, Logan Richardson, Mike Moreno, Nasheet Waits, Matt Brewer e Dave Binney.

Sabato 9 giugnoGiovanni Falzone “Far East Trip” – Tributo a Duke Ellington (Giovanni Falzone tromba; Massimo Marcar tromba; Massimiliano Millesi sax tenore e baritono; Andrea Baronchelli trombone e basso tuba; Alessandro Rossi batteria).

Giovanni Falzone

Giovanni Falzone grande musicista siciliano, trombettista, combina una solida formazione con una brillante carriera come solista jazz, compositore e arrangiatore. Si è diplomato al Conservatorio “Bellini” di Palermo ed al Conservatorio “Verdi” di Milano. Dal 1996 al 2004 ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica di Milano e si è esibito con solisti di fama internazionale. Dal 2004 si dedica al jazz e alla composizione. Premiato come miglior trombettista jazz nel 2011, ha vinto anche molti premi ed ottenuto importanti riconoscimenti per i suoi dischi. Ha insegnato tromba e jazz ensemble alla NYU a Firenze dal 2009 al 2011 ed attualmente insegna a Milano.

Domenica 10 giugnoRosario Bonaccorso 4et “A Beautiful Story” (Dino Rubino tromba; Enrico Zanisi piano; Rosario Bonaccorso contrabbasso; Alessandro Paternesi batteria).

Rosario Bonaccorso

Rosario Bonaccorso. Di lui, Franco Fayenz, ha detto: “Uno dei più importanti e attivi contrabbassisti italiani, strumentista di grande esperienza e sensibilità, è annoverato fra i musicisti italiani più apprezzati in campo internazionale”. “A Beautiful Story” è il suo nuovo progetto discografico che ascolteremo con grande interesse quest’anno al VJF. Insieme a lui troviamo tre altrettanto importanti e conosciuti musicisti: Dino Rubino al flicorno, Enrico Zanisi al pianoforte e Alessandro Paternesi alla batteria. Un’atmosfera magica avvolge fin dalle prime note di “A Beautiful Story”. Anche chi non è abituato ad ascoltare musica jazz, ne percepirà tutta la bellezza.

Venerdì 15 giugnoMarco Ferri Saxofollia “Walkin’ Up” (Fabrizio Benevelli sax soprano; Cristiano Arcelli sax alto; Marco Ferri sax tenore; Giovanni Centri sax baritono).

Saxofollia

Saxofollia

Saxofollia è una delle realtà cameristiche più attive e riconosciute in Italia. Vincitore 8 concorsi nazionali ed internazionali, dal 1993 svolge una intensa attività concertistica partecipando ad importanti manifestazioni in Italia e all’estero. Di questa formazione stupiscono la versatilità e la continua voglia di esplorare nuovi orizzonti musicali ed i differenti progetti che il gruppo da anni porta sul palco ne sono la migliore espressione. Saxofollia si sposta con maestria e disinvoltura sia repertori di tipo classico, come quello barocco e operistico, che repertori provenienti dal mondo del jazz spaziando dallo swing al be-bop fino al jazz dei giorni nostri. Tutti i brani proposti sono composizioni e arrangiamenti originali concepiti appositamente per mettere in risalto le differenti caratteristiche dei singoli musicisti.

Sabato 16 giugnoFrancesco Cafiso 5et (Francesco Cafiso sax alto; Giovanni Amato tromba; Mauro Schiavone piano; Dario Deidda basso; Enrico Morello batteria).

Francesco Cafiso

Francesco Cafiso

Francesco Cafiso, come al solito, porterà il grande jazz sul palco del Vittoria Jazz Festival. Lo swing, il blues e la creatività saranno i veri protagonisti del concerto. Insieme a lui ascolteremo musicisti di grande bravura e spessore artistico. Una nuova esperienza musicale tutta da vivere nella magnifica suggestiva Piazza Enriquez che ancora una volta ospiterà il musicista vittoriese oltre che Direttore artistico del Festival. Lo accompagneranno, come di consueto, il pianista Mauro Schiavone, il trombettista Giovanni Amato, il bassista Dario Deidda, e il batterista Enrico Morello.

Domenica 17 giugno – Roberto Gatto “New” 4et (Alessandro Presti tromba; Alessandro Lanzoni piano; Luca Bulgarelli contrabbasso; Roberto Gatto batteria).

Roberto Gatto

Roberto Gatto

Roberto Gatto è uno dei pochi musicisti italiani che non ha bisogno di molte presentazioni: “batterista” di jazz per antonomasia, con un trascorso che lo ha visto ambasciatore del jazz italiano nel mondo sin dai suoi esordi. Vincitore anche quest’anno come miglior batterista italiano sul mensile Jazzit.
Con questo nuovo progetto, straordinariamente maturo ed espressivo, Gatto ritorna alla dimensione prettamente acustica grazie all’ ausilio di tre compagni di palco che rappresentano al meglio il panorama jazzistico italiano: Alessandro Lanzoni al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Alessandro Presti alla tromba. Il disco propone un percorso variegato attraverso le cadenze di varie culture, ritmi e atmosfere, con un repertorio composto da brani originali e non. Grande lirismo ed impatto melodico che si aggiunge ad uno swing travolgente e ad un linguaggio improvvisativo e modernissimo. Il gruppo ha appena vinto il referendum della rivista Jazzit come miglior formazione del 2016, ennesimo eccellente manifesto del jazz italiano più vivo che mai!

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