Eventi Daniele Timpano porta a Gibellina, mercoledì 22 luglio, uno spettacolo che parte dal sequestro di Aldo Moro
Mercoledì 22 luglio, al Baglio Di Stefano di Gibellina per le XXXIV Orestiadi, va in scena Aldo morto di Daniele Timpano. Collaborazione artistica di Elvira Frosini. Drammaturgia, regia e interpretazione sono di Daniele Timpano. Prodotto dalla Compagnia Frosini / Timpano (Roma), Associazione Culturale Kataklisma Teatro e Accademia degli artefatti.
“Desolato, io non c’ero quando è morto Moro. Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto. Ma dov’ero io quel 9 maggio? E cosa facevo? A che pensavo? E soprattutto a voi che ve ne importa? […] Lo hanno trovato nel bagagliaio di Renault 4 rossa, undici colpi sparati a bruciapelo addosso. Oh, mio Dio! Hanno ammazzato Moro! Brutti bastardi. E vabbè, pazienza. […] Cose che capitavano negli anni ‘70. Bisognava fare la rivoluzione. Chi? Brigate rosse. […] Ma rosse in che senso? Un attore nato negli anni ‘70, che di quegli anni non ha alcun ricordo personale, partendo dalla vicenda del sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.