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Teatro e opera Venerdì 21 giugno a Siracusa vanno in scena le star della stagione Inda 2019 con veri avvocati, magistrati e giornalisti

Elena: artefice o vittima della guerra di Troia? La regina di Sparta, Elena, sarà l’imputata di Agon, il processo simulato in programma venerdì 21 giugno, alle 21, al Teatro Greco di Siracusa. L’evento si tiene al Teatro Greco di Siracusa dal 2009 e a organizzarlo sono Fondazione Inda, The Siracusa International Institute for Criminale Justice and Human Rights, associazione Amici dell’Inda e Ordine degli Avvocati di Siracusa.

Viola Graziosi in Troiane - ph Franca Centaro

Viola Graziosi in Troiane – ph Franca Centaro

A salire sul banco degli imputati, accusata di alto tradimento e di intelligenze con lo straniero a scopo di guerra, sarà proprio Elena, che nella Stagione 2019 al Teatro Greco di Siracusa è interpretata nelle Troiane di Euripide con la regia di Muriel Mayette-Holtz da Viola Graziosi, e nell’Elena di Euripide da Laura Marinoni che nello spettacolo diretto da Davide Livermore interpreta una regina di Sparta rimasta fedele e innamorata del marito Menelao dopo essere stata trasportata in Egitto per volere della dea Era. Nel corso del processo simulato, Viola Graziosi interpreterà la Elena sotto giudizio mentre Laura Marinoni sarà il testimone della difesa potendo così esprimere i sentimenti di una regina di Sparta che desidera solo ricongiungersi con il proprio sposo.

Laura Marinoni protagonista di Elena

Laura Marinoni protagonista di Elena

Testimone dell’accusa sarà invece un’altra grande primadonna del teatro italiano, Maddalena Crippa, che nelle Troiane è la regina Ecuba. L’ex magistrato Gherardo Colombo sosterrà l’accusa contro Elena, Vittorio Manes, avvocato e professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna ricoprirà invece i panni del legale difensore della regina di Sparta davanti alla giuria presieduta da Livia Pomodoro, ex presidente del Tribunale di Milano, e composta da Giuseppina Paterniti Martello, direttrice del Tg3 e Loredana Faraci, docente all’Accademia delle Belle arti di Roma. Come ogni anno, dopo il dibattimento la giuria popolare, costituita dal pubblico che seguirà il processo, esprimerà il proprio giudizio di condanna o assoluzione nei confronti dell’imputata.

Due i capi di imputazione nei confronti di Elena: alto tradimento (articolo 90 della Costituzione) e intelligenze con lo straniero a scopo di guerra (articolo 243, II comma del codice penale) per aver, quale regina di Sparta, pregiudicato gli interessi nazionali, seducendo Paride, principe di una potenza straniera, spingendolo ad unirsi a lei fuori dal matrimonio ed a portarla con sé nella città di Troia cosi ponendo in essere atti ostili contro la citta di Sparta in quanto lesivi dell’onore e del prestigio del re Menelao. Con l’aggravante dell’essersi, quale conseguenza di tali atti, effettivamente verificatasi tra le città di Sparta e di Troia una guerra durata dieci anni e conclusasi con la completa distruzione della città di Troia e l’uccisione o la deportazione di tutti i suoi abitanti. In Sparta e Troia, in data antecedente e prossima il 1194 Avanti Cristo.

Oltre al pubblico delle rappresentazioni classiche che alle 19 assisterà alle Troiane di Euripide e che potrà fermarsi in cavea, seguiranno lo scontro giuridico tra accusa e difesa, con ingresso libero, anche gli spettatori e gli avvocati interessati al processo contro la regina di Sparta.

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