A Catania Donatella Finocchiaro è “La Lupa”

Il 7 luglio al Platamone di Catania inizia la rassegna teatrale dedicata alle opere di Giovanni Verga, nel centenario dalla morte, con il coordinamento del Teatro Stabile di Catania che co-produce con il Teatro della Città di Catania

A Catania Donatella Finocchiaro è “La Lupa”

Non solo letteratura ma anche tanto teatro e cinema che da luglio fino ad ottobre abbraccerà gli spettatori. Al via giovedì 7 luglio, alla Corte Mariella Lo Giudice – Cortile Platamone di Catania, la rassegna teatrale interamente dedicata alle opere di Giovanni Verga, con il coordinamento del Teatro Stabile di Catania, per continuare a celebrare il centenario della morte del grande autore siciliano secondo il programma voluto dalla Regione Siciliana e in particolare dall’Assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità Siciliana, guidato dall’assessore Alberto Samonà.
L’appuntamento è per le ore 21 con la prima assoluta de “La Lupa” con la regia di Donatella Finocchiaro che sarà tra l’altro protagonista di questa che è tra le più coinvolgenti novelle verghiane, tratta dalla raccolta “Vita dei campi”. Si tratta di una co-produzione del Teatro Stabile Catania e del Teatro della Città di Catania Centro di Produzione Teatrale, con il progetto drammaturgico di Luana Rondinelli che collabora alla regia e con i coinvolgenti movimenti di scena di Sabino Civilleri.

Donatella Finocchiaro e Bruno Di Chiara in “La Lupa”, foto Antonio Parrinello

In scena, al fianco della Finocchiaro nei panni di Gna Pina, un cast di prim’ordine: Bruno Di Chiara nei panni di Nanni Lasca, Chiara Stassi in quelli della dolce Mara, Ivan Giambirtone che interpreta Malerba, Liborio Natali nel doppio ruolo di Janu e del Prete, Alice Ferlito che è Filomena, Laura Giordani che interpreta la Prefica, Raniela Ragonese nei panni di Nela, Giorgia D’Acquisto in quelli di Rosa, Federica D’Amore che è Lia, Roberta Amato che interpreta Grazia, Giuseppe Innocente nei panni di Bruno e Gianmarco Arcadipane in quelli di Cardillo. Le scene e costumi sono di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, le luci di Gaetano La Mela.
Per l’attrice Donatella Finocchiaro, che da poco ha finito di girare un film, è un inedito impegno quello che l’aspetta sul palcoscenico. «Per me è un debutto alla regia ed una grande emozione nella quale sono stata trascinata da Luca De Fusco e Orazio Torrisi – dice -. Nonostante le perplessità iniziali mi sono fatta tentare dal progetto. Spesso noi donne siamo timide e dobbiamo imparare a prendere coraggio. Perché un uomo si sente sempre all’altezza dei ruoli e una donna no? Mi sono buttata in questa nuova avventura e sta andando bene».
Quella che arriva in scena con questa produzione, quindi, è una Gna Pina libera, rivoluzionaria e che si batte contro il concetto di vergogna e per affermare la propria condizione di donna autodeterminata. «La mia Lupa – sottolinea ancora Donatella Finocchiaro – è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli».

Il cast de “La Lupa”, foto di Antonio Parrinello

Nel testo, viene quindi amplificato il punto di vista della donna e della possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana. «E’ una Lupa tridimensionale – spiega Luana Rondinelli – in cui abbiamo dato spessore ai personaggi e soprattutto a Gna Pina con il suo carattere rivoluzionario e libero. Donatella ha voluto sottolineare questo aspetto anche con un’ambientazione diversa, spostata in avanti, ovvero nella campagna siciliana degli anni ’50, quando la rivoluzione femminile e la libertà sessuale era ormai alle porte. L’idea è quella che passionalità e alchimia siano cose naturali per qualunque essere umano e quindi anche per le donne».

Sarà dunque molto interessante poter vedere in scena la rilettura che ne fa la Finocchiaro insieme ai bravissimi attori chiamati per questa produzione in attesa di dare il via anche alla rassegna cinematografica che nei prossimi mesi prevederà proiezioni di pellicole e video dedicati a Verga. Per info e prenotazioni per lo spettacolo teatrale è possibile contattare i recapiti telefonici 095530153, 095531018 e 3345683715.

Data

07 Lug 2022
Expired!

Ora

21:00 - 23:00

Costo

Ingresso libero su prenotazione

Maggiori informazioni

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Luogo

Corte "Mariella Lo Giudice" Catania
via Vittorio Emanuele II 121 Catania
Categoria

Organizzatore

Teatro della città - Centro di produzione teatrale
Telefono
095530153
Sito web
http://www.teatrodellacitta.it/

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