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Premio Quadranti alla passerella-scultura della Valle dei Templi

Sicilia antica Il nuovo percorso, firmato dallo studio siciliano "Cottone+Indelicato Architetti" che consente ai visitatori di avere una percezione diversa dell'antica Akragas mettendo insieme conservazione e innovazione, ha vinto il premio Quadranti d’Architettura 2015

Un nuovo percorso che consente ai visitatori di avere una percezione diversa dell’antica Akragas: la passerella-scultura che unisce la Valle dei Templi, mettendo insieme conservazione e innovazione, è l’opera vincitrice di Quadranti d’Architettura 2015. Un progetto che porta la firma dello studio siciliano “Cottone+Indelicato Architetti”: «Un intervento difficile in un contesto unico dal punto di vista archeologico e ambientale – ha commentatoAnthony Emanuele Barbagallo, deputato Ars e presidente del Comitato tecnico scientifico del Premio – la testimonianza di come, anche la committenza pubblica, possa perseguire risultati virtuosi». La contemporaneità si integra così con la storia in uno dei siti archeologici dichiarati dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”, «un esempio da seguire se si vuole migliorare architettura e ambiente in Sicilia».

La passerella della Valle dei Templi, un elemento scultoreo che si integra con il paesaggio

La passerella della Valle dei Templi, un elemento scultoreo che si integra con il paesaggio

L’assegnazione dei premi speciali, che è avvenuta con il coinvolgimento del sindaco di Pedara Antonio Fallica e di Massimiliano Pappalardo – figlio di Gaetano, ideatore del Premio Quadranti, scomparso quattro anni fa – ha visto salire sul palco Andrea Bartoli (ideatore di Farm Cultural Park di Favara) e Franco Purini, «il cui esempio dev’essere consegnato alla comunità con l’obiettivo di smuovere coscienze e far comprendere che da un’idea può nascere un grande progetto». Così Luigi Prestinenza Puglisi, saggista, critico e storico dell’architettura contemporanea, ieri sera a Pedara ha introdotto la consegna delle due menzioni.

Se da un lato, Purini – vincitore del premio alla carriera intitolato a Vaccarini – ha contribuito, attraverso le architetture realizzate nel Belice e l’attività accademica, a guidare le nuove generazioni alla ricerca della propria e rinnovata identità architettonica; dall’altro grazie all’iniziativa del notaio Bartoli – a cui è andato il riconoscimento “Gaetano Pappalardo” – è stato possibile trasformare la “cultura” in iniziativa di utilità sociale e sviluppo sostenibile, sperimentando nuovi modi di pensare, abitare e vivere.

Foto di gruppo, a conclusione della consegna dei premi

Foto di gruppo, a conclusione della consegna dei premi

A completare la carrellata dei premi: Eva Grillo per la categoria “opera prima”, premiata dal presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe Scannella; Walter Angelico per la sezione “Opera di recupero” premiato dalla soprintendente ai Beni Culturali di Catania Fulvia Caffo.Santi Maria Cascone, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania ha invece consegnato la menzione a Antonio Mauro per la categoria “Opera di nuova costruzione” (la piazza Alagna a Marsala). Il presidente del Parco dell’Etna, Maria Antonietta Mazzaglia, ha annunciato il vincitore della categoria “Etna”: lo studio Gulino-Albanese.

Si è conclusa così questa V edizione di Quadranti d’Architettura, organizzata dall’Associazione Spazi Contemporanei con Eleonora Bonanno, Valeria Spampinato, Francesco Puglisi e Salvatore Conoscenti, con il contributo degli architetti Alfio Zappalà e Salvo Di Stefano per il Comune di Pedara. Le percussioni di Alfio Antico hanno fatto da colonna sonora ai titoli di coda dell’evento internazionale che ha trasformato per nove giorni la cittadina etnea in polo d’eccellenza per l’architettura contemporanea in Sicilia

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