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Planeta Sessions, quando la cantina diventa palcoscenico d’arte

Eventi Dedicata alla luna - atavico elemento di connessione tra uomo e natura, tra terra e cielo - la prima edizione di Planeta Sessions, un progetto, realizzato nella Cantina Buonivini di Noto dall'azienda vinicola Planeta con Kadmonia e Radiceterna Arte e Ambiente, che il 24 luglio integrerà musica, arte e natura in un’unica esperienza, da affrontare in maniera immersiva

Il 24 luglio, alla Cantina Buonivini di Planeta, tra le colline del Val di Noto e al chiaro di una luna piena, si terrà la prima edizione di Planeta Sessions, un progetto realizzato dall’azienda vinicola Planeta con Kadmonia e Radiceterna Arte e Ambiente. L’intento è quello di consolidare il legame tra Planeta e il territorio, attraverso l’incontro ibrido con due dei linguaggi contemporanei: arte a musica. L’evento è stato presentato in anteprima il 10 luglio da Planeta, Kadmonia e Radiceterna Arte e Ambiente, sempre a Buonivini. Dedicata alla luna – atavico elemento di connessione tra uomo e natura, tra terra e cielo – la prima edizione di Planeta Sessions integrerà musica, arte e natura in un’unica esperienza, da affrontare in maniera immersiva. Si intersecano in modo organico la mostra curata da Ignazio Mortellaro e Valentina Bruschi, Lontanissima Luna, scenario da percorrere come un’unica macro installazione, e le esplorazioni sonore di artisti di spessore internazionale, che spazieranno da impro-set a live ambient immersivi e sperimentazioni elettroniche.

L’accesso alla cantina Buonivini di Planeta

Planeta: cultura per il territorio 

Con Planeta Sessions: Moon si aggiunge un altro tassello al progetto di Planeta, fatto innanzi tutto di vino, di olio e di agricoltura consapevole, ma anche di attenzione al bilancio sociale e al rapporto con le comunità e i territori nei quali l’azienda opera. Arte contemporanea, musica, teatro, letteratura: in questi ambiti spaziano i progetti ideati e prodotti da Planeta, con il preciso obbiettivo di contribuire allo sviluppo del territorio e della comunità, alla creazione di un rapporto virtuoso tra questi ultimi e l’azienda. 

Planeta Sessions

In linea con la visione di consapevolezza e sostenibilità promossa da Planeta, Planeta Sessions vuole creare un’esperienza per il pubblico che sia finalizzata ad arricchire la fruizione della cantina – intesa come apparato produttivo organico al territorio circostane – e il contatto con la natura, lavorando su contenuti che coniughino il momento contemplativo dell’arte e l’energia naturale del territorio di Buonivini. Piuttosto che affrontare il tema della sostenibilità attraverso il rapporto binario tra uomo e natura, Planeta Sessions vuole abbracciare una visione olistica del mondo naturale, che vede uomo e territorio parte di un unico e organico racconto. Perciò è stata scelta la luna come elemento tematico della prima edizione di Planeta Sessions: simbolo del moto eterno che scandisce i cicli del mondo naturale. In egual misura appartiene l’uomo al moto eterno della luna come vi appartiene il nascere e il morire delle maree e il tempo di un raccolto. È su questa consapevolezza, di appartenenza ad un unico moto e a un unico sistema, che si fondano le antiche tradizioni contadine, che ponevano grande attenzione nel rispettare la sincronia naturale tra terra e luna. Planeta Sessions ha quindi il duplice obiettivo di risvegliare questa antica consapevolezza e di declinarla nel contemporaneo, per generare valore sostenibile.

L’evento del 10 luglio, anteprima del Planeta Sessions

Cantina Buonivini  

Fa da scenario, ma anche da protagonista, la Cantina Buonivini: ultimata nel 2003 su una proprietà acquisita nel 1998, è la terza tappa del “Viaggio in Sicilia” di Planeta. La Cantina aveva già  ospitato il maestro Giovanni Bietti in occasione delle precedenti edizioni di “Santa Cecilia in Musica”, il progetto di Planeta sulla musica classica. La Cantina si sviluppa secondo il principio di massima integrazione nel paesaggio con il minimo impatto. Buonivini è la sintesi tra rispetto per il territorio, esigenze tecniche e soluzioni architettoniche: la cantina vera e propria si sviluppa interamente nel sottosuolo, onde non modificare il paesaggio; qui sono stati fililogicamente recuperati gli antichi fabbricati rurali ed il palmento; nel 2009 le abitazioni sono state arredate interamente con materiali di recupero dall’artista-artigiana Costanza Algranti; al vigneto sono stati affiancati carrubi, mandorli e ulivi, ripristinando quello schema produttivo che in queste terre si ripete da oltre 2.500 anni. Infine, nel più spazioso dei fabbricati è stato ricavato proprio quest’anno il nuovo spazio – ampio e funzonale – dedicato alla conservazione e alla degustazione dei vini, dove i visitatori della cantina possono concludere con l’assaggio il percorso iniziato tra i vigneti e proseguito tra le barriques.

Il programma  

A guidare la serata la mostra di arte contemporanea curata da Ignazio Mortellaro e Valentina Bruschi, Lontanissima Luna, omaggio al poeta siciliano Lucio Piccolo di Calanovella. In mostra opere di Giuseppe Adamo, Stefania Artusi, Oli Bonzanigo, Giuseppe Buzzotta, Marco Cassarà, Edoardo Dionea Cicconi, Irene Coppola, Mara Fabbro, Jose Florentino, Gummy Gue, Adriano La Licata, Gianfranco Maranto, Elisabetta Marino, Ignazio Mortellaro, Ben K. Voss & Midge Wattles e progetti speciali curati da Desadorna, Mariella Ienna, Ilariusss, Roberto Intorre e Kuboraum. Nell’epoca delle nuove esplorazioni nello spazio le opere degli artisti in mostra ci offrono una pluralità di sguardi che attestano del fascino perenne che esercita l’unico satellite naturale della Terra, un’entità che rappresenta da sempre “l’altro” nella storia dell’arte e ci offre la possibilità di uno sguardo rovesciato, la terra vista dalla luna.

La mostra “Lontanissima luna” curata da Ignazio Mortellaro e Valentina Bruschi

Accompagnerà il rinfresco il dj set di Donato, un impro dj set del musicista, produttore e compositore siciliano. A seguire, nella suggestiva cornice della Cantina Invisibile, il dj set di Palazzi D’Oriente, produttore, fondatore e membro della band 72-Hour Post Fight, per la prima volta ospite in SiciliaAccompagnato dalla luce calda del tramonto segue il live set immersivo della musicista e sound designer italiana con sede a Berlino Marta de Pascalis, che torna in Sicilia dopo la straordinaria performance nella Basilica di San Sebastiano a Ferla per Una Boccata D’Arte 2020, organizzata da Galleria Continua in collaborazione con Kadmonia.

Planeta Sessions alla Cantina Buonivini di Planeta a Noto

Chiude la serata il produttore e compositore siciliano con sede a Berlino, punto di riferimento per la scena elettronica internazionale, Lucy con Moonology, uno special set dedicato al potere esoterico della luna. Tra gli special projects della serata Saranno inoltre presenti l’installazione sonora Stazione Lomax a cura di Donato, un sistema di sintesi modulare per la registrazione e manipolazione in loco fonti sonore originali, una video-installazione dell’artista multidisciplinare Rebecca Salvadori, Empathy, un’opera che è anche un processo di riscoperta della propria capacità empatica attraverso il valore immersivo del silenzio e una video-installazione dell’artista Ali Demirel.

Marta De Pascalis è una musicista e sound designer italiana con sede a Berlino. I suoi lavori da solista utilizzano la sintesi analogica e un sistema tape-loop per creare schemi di ripetizione che danno forma a un senso di distanza densa, dinamica e catartica. Il suo suono tocca un’ampia gamma di generi di musica elettronica, come l’ambient, le prime escursioni della scuola di Berlino, la psichedelia e la musica su nastro.  Ha prodotto tre album da solista:  Quitratue (2014), Anzar (2016) e Sonus Ruinae, pubblicato a settembre 2020 dall’etichetta sperimentale di Berlino Morphine Records. Ha presentato il suo lavoro in diversi festival e luoghi, in particolare CTM, Berghain, Funkhaus, Biennale di Venezia, Cafè Oto, Alice, Istituto Italiano di Cultura. I suoi lavori includono anche installazioni sonore, come il recente Glaring Sounds, un progetto creato insieme all’artista visivo Filippo Vogliazzo, selezionato da Galleria Continua per l’ultima edizione di Una Boccata d’Arte.

Marta De Pascalis

Metà italiana e metà australiana, nata a Milano ma di stanza a Londra, Rebecca Salvadori è un’artista, filmmaker e curatrice multi-disciplinare. Con una formazione in Screen and Film studies presso la Goldsmiths University di Londra, durante gli ultimi dieci anni Salvadori ha sviluppato un ampio archivio di materiale video che include documentari, ritratti d’artista e live set audiovisivi, che l’ha portata a collaborare con artisti e musicisti internazionali. Come curatrice musicale, insieme al compositore e violoncellista Sandro Mussida e al soprano Olivia Salvadori, Rebecca ha co-fondato Tutto Questo Sentire, collettivo artistico che, attraverso una serie annuale di eventi site-specific, indaga il rapporto tra il suono e altre discipline contemporanee, come video e performance.

Rebecca Salvadori

Palazzi D’Oriente è il progetto di Luca Bolognesi, produttore e compositore, fondatore membro della band 72-Hour Post Fight. Nato nella zona del lago Maggiore, debutta come Palazzi D’Oriente nel 2018 con morgengabe – un EP di quattro tracce inizialmente auto-prodotto in chiavetta USB e successivamente ripubblicato da La Tempesta International. Nel 2018 inizia con Fight Pausa 72-Hour Post Fight, un progetto collaborativo che si trasforma in una band completa. L’album è pubblicato da La Tempesta International all’inizio del 2019, ottenendo un ottimo riscontro da parte del pubblico italiano, soprattutto grazie ai loro live. In meno di un anno la band riesce a suonare sui più grandi palchi italiani tra cui Club2Club Festival, condividendo il palco con Battles e Black Midi. Nel 2019 Luca produce anche l’acclamato singolo di Massimo Pericolo, Sabbie D’oro, all’attenzione del grande pubblico e facendo di lui una delle figure di spicco del pop all’avanguardia in Italia.

Luca Bolognesi in arte Palazzi d’Oriente

Lucy è il progetto di Luca Mortellaro, nato in Italia e residente tra Palermo e Berlino. Dal 2009, Mortellaro ha lavorato attraverso la sua etichetta Stroboscopic Artefacts, costruendo un’impronta riconosciuta come seminale nel panorama della scena elettronica globale. Non legato a preconcetti convenzionali riguardo ciò che dovrebbe essere un musicista elettronico, un produttore o un DJ, Lucy ha evoluto la sua distinta firma sonora riconciliando il profondamente personale con l’esoterico e armonizzando le sfere della tecnologia e della biologia. Distintiva è la sua capacità di compiacere il pubblico introducendo allo stesso tempo elementi con cui non aveva ancora familiarità e spingendolo così fuori dalla propria comfort zone. Stroboscopic Artefacts ha anche fornito un forum per altri artisti che condividono questa sensibilità estetica e un alto livello di qualità. Alcuni dei notevoli contributori dell’etichetta includono Luke Slater, Speedy J, James Ruskin, Donato Dozzy, Ben Klock, Perc, Kangding Ray e Rrose.  Come performer teatrale, Lucy ha viaggiato gran parte del pianeta: ha tenuto innumerevoli DJ set al Berghain, così come Fabric, Warehouse Project, Tokyo’s Unit, Goa a Roma e Ibiza’s DC-10. Le sue apparizioni sulla scena del festival hanno incluso Sonar, Mutek, Dekmantel, Movement Detroit e Awakenings. La sua esibizione al Rossini Opera Festival nel 2012 ha dimostrato che, qualunque sia la natura dello strumento nelle sue mani, Lucy è sempre in grado di trasmettere un messaggio audace.

Donato Di Trapani è un musicista, compositore e produttore palermitano. Dopo lo studio del pianoforte classico intraprende un percorso di ricerca nella musica elettronica che lo porta a frequentare il corso di ingegneria del suono presso la SAE di Barcellona e a pubblicare due lavori (Ear Street, 2011; Hot Water Play, 2012) con l’etichetta berlinese Trenton Records. Nello stesso periodo cura la sezione elettronica dei VeneziA, trio electro-boogie con cui vince Italia Wave Festival e pubblica l’album La Culla (800A Records, 2012). Negli anni compone musiche per mostre, spettacoli e podcast (tra le altre: O/Eau – Palazzo Ziino, Palermo; Study For a Shadow – Saint Martins College, Londra; Romantic Disaster, Biennale di Venezia 2020; Armisanti!, Audible 2021), oltre alla colonna sonora della serie spagnola Artengo2000, vincitrice del premio Barcelona Producciò 2017. Nei primi mesi del 2019, al termine di una masterclass con Teho Teardo, Murcof e Andrea Belfi presso Zō Culture (Catania), compie un lavoro di ri-sonorizzazione elettronica del classico di Tod Browning Lo Sconosciuto (1928), gemma del cinema muto horror/grottesco americano. È tra i fondatori di Indigo Studios, studio di produzione e residenza artistica nato nel 2015 a Palazzo Lampedusa, nel cuore di Palermo, in cui ricopre le mansioni di produttore e arrangiatore e lavora con vari artisti del panorama musicale italiano e internazionale. Ha intrapreso numerosi tour italiani ed europei con i cantautori Nicolò Carnesi e Fabrizio Cammarata suonando pianoforte, tastiere ed elettronica. Dello stesso Nicolò Carnesi inoltre ha co-prodotto gli ultimi due album (Bellissima Noia, 2016; Ho Bisogno Di Dirti Domani, 2019).

Donato Di Trapani

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