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Nuovi ritrovamenti a Mothia, prossima candidata a Patrimonio dell’Umanità Unesco

L’eco e l’entusiasmo per il riconoscimento mondiale al sito arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale non è ancora scemato e già la Regione sicilia

L’eco e l’entusiasmo per il riconoscimento mondiale al sito arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale non è ancora scemato e già la Regione siciliana propone un nuovo luogo da inserire nel novero dei gioielli “Patrimonio dell’Umanità”: Mothia. La notizia, di qualche giorno fa, prende maggiore forza grazie alle nuove scoperte archeologiche sull’isolotto difronte Marsala, antica colonia fenicia, dove una nuova campagna di scavi ha riportato alla luce la pavimentazione e le strutture murarie di un edificio nell’area “J”. Contestualmente, nella necropoli sono state ritrovate diverse deposizioni, sia di inumati che di incinerati di varie età, che offriranno nuovi spunti per uno studio approfondito sulle pratiche funerarie. La Regione siciliana presenterà quanto prima la candidatura di Mothia e delle Saline per il World heritage list, nonostante il Comitato Unesco abbia comunicato il taglio delle nomination annuali per avviare una politica più rigida a tutela del valore del riconoscimento stesso. Tra le priorità del governo regionale siciliano una maggiore attenzione alla cura dei luoghi Unesco, specie alla luce delle carenze rilevate in termini di gestione. In particolare si guarda alle condizioni della Necropoli di Pantalica, insignita del riconoscimento dieci anni fa insieme con Siracusa, di cui Legambiente Sicilia ha più volte denunciato lo stato di degrado e sporcizia.

L'area archeologica di Mothia - foto Sicilymag.it

L’area archeologica di Mothia – foto Sicilymag.it

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