Sono ben 28 i differenti percorsi che sono nati grazie al progetto “RuTer – ruralità e territorio”. Si sviluppano in provincia di Ragusa lungo 8 itine
Sono ben 28 i differenti percorsi che sono nati grazie al progetto “RuTer – ruralità e territorio”. Si sviluppano in provincia di Ragusa lungo 8 itinerari che si richiamano alle eccellenze del territorio, dall’olio Dop Monti Iblei al vino Cerasuolo di Vittoria Docg, dal formaggio Ragusano Dop al pomodoro di Pachino Igp, dalla carota novella di Ispica Igp ai prodotti a marchio biologico, ai funghi, alle piante alimurgiche. Un nuovo modo di fare turismo che spinge i fruitori, i turisti sia italiani che stranieri, a perdersi lungo percorsi che seguono le eccellenze enogastronomiche del territorio senza tralasciare naturalmente la visita ai monumenti e ai centri storici delle principali città. Il progetto “RuTer” è stato promosso dall’associazione culturale Sud in rete con i Comuni di Modica, Ispica, Scicli, Santa Croce Camerina, le Pro Loco di Modica e Ispica, l’associazione Artemisia e la cooperativa L’isola, con il finanziamento della Regione nell’ambito della misura 313 azione B per le incentivazioni delle attività turistiche. Dopo la fase di confronto locale e dopo l’attivazione della rete, il progetto va verso la conclusione rendendo pienamente operativi i 28 percorsi turistici che guardano alla ruralità e al territorio. Il progetto ha mirato all’inserimento delle aziende agricole in circuiti turistici nell’ottica di una rete qualificata di servizi turistici nonché alla promozione della vendita dei prodotti tipici e locali. Lo si è fatto anche attraverso la partecipazione a due fiere di settore come la Bit di Milano e la Bmt di Napoli.
«Sulla base dei dati raccolti e dello studio territoriale svolto sono stati elaborati nuovi itinerari rurali enogastronomici che comprendono le aziende agricole produttrici di prodotti di qualità, agriturismi, botteghe artigianali di lavorazione e vari soggetti economici che si occupano della produzione e della vendita di prodotti tipici – spiega Paolo Ferlisi, coordinatore del progetto RuTer – Siamo partiti dagli itinerari principali per poi creare i singoli percorsi con la durata di un giorno o anche più giorni in base alle specifiche peculiarità».
Tra i percorsi ci sono quelli delle cantine, degli agriturismi, della vite e del vino, dell’arte, dei frantoi, dei caseifici, del latte e della vacca modicana, dei prodotti bio. Grande attenzione anche ai percorsi scolastici e culturali destinati ai gruppi di studenti e agli anziani oltre ai percorsi facilitati per diversamente abili e famiglie con bambini in carrozzina.
«Abbiamo creato una serie di mappe interattive in formato digitale inserite in un portale web che sarà presto online – spiega Martina Celestre, responsabile comunicazione del progetto – Gli utenti potranno scegliere i percorsi in base alle proprie esigenze andando così a realizzare in piena autonomia un viaggio costruito su misura».
Tra gli itinerari c’è anche quello delle feste e delle sagre, come conferma Edoardo Puccio, agronomo e progettista di RuTer: «Si tratta di percorsi che esaltano le feste religiose e le sagre dei quattro Comuni che fanno parte del progetto, approfondendo con notizie storiche, curiosità e informazioni sui prodotti alimentari tradizionali. Le feste religiose rappresentano un grande patrimonio culturale e di identità della popolazione e offrono al turista uno spettacolo davvero unico».
Presto sarà online il sito internet www.ruter.it.