Il sipario del teatro Politeama Garibaldi di Palermo, dipinto dall'artista Gustavo Mancinelli, dallo scorso 5 maggio, in occasione della Schubertiade,
Il sipario del teatro Politeama Garibaldi di Palermo, dipinto dall’artista Gustavo Mancinelli, dallo scorso 5 maggio, in occasione della Schubertiade, è stato reso nuovamente visibile al pubblico.
«E’ un regalo che facciamo ai nostri spettatori – dice il sovrintendente della Foss, Giorgio Pace, perché tenere nascosta un’opera d’arte? Poiché l’organico del concerto inaugurale della Schubertiade è contenuto rispetto alle formazioni tradizionali, abbiamo pensato di raggruppare i professori d’orchestra nella parte anteriore del palcoscenico, in modo da lasciare libera la parte retrostante che consente la calata del sipario»
L’opera rappresenta Eschilo alla corte di Gerone a Siracusa, dove presenta le “Etnee”. Al centro è possibile riconoscere Gerone seduto su un sedile, abbigliato con una cappa rossa e con in mano uno scettro; tutt’attorno varie figure femminili ed in particolare una che accompagna con la lira Eschilo intento a declamare i suoi versi.
I Mancinelli in realtà erano due, Giuseppe e Gustavo Mancinelli. Il primo, protagonista attivo della pittura romantica napoletana, dipinse il sipario per il teatro carolino San Carlo di Napoli, il figlio Gustavo, invece, si trasferì a Palermo, dipingendo il sipario per il Politeama e le pregevoli pitture ad olio della volta del teatro che illustrano le “Feste di Zeus Eleuterion”.
Il sipario per ben cinquant’anni è rimasto conservato nei magazzini del teatro Massimo a Brancaccio. Restaurato negli anni ’30, ha riacquistato i colori e la brillantezza originale ed è stato esposto sei anni fa, dopo un’ulteriore opera di pulitura.