Eventi Sebastiano Lo Monaco porta in scena l'eroe greco da un testo di Valerio Massimo Manfredi a Siracusa, Noto, Enna, Agrigento e Catania
Un lungo viaggio tra poesia, disperazione ed erotismo attraverso e la vita di un uomo che ama farsi chiamare Nessuno. Sebastiano Lo Monaco, uno degli attori più amati dal pubblico teatrale siciliano, tra i grandi interpreti del teatro classico, torna in scena su un testo di Valerio Massimo Manfredi – scrittore, archeologo, topografo del mondo antico di fama internazionale – che ha dedicato due romanzi a Ulisse: il primo racconta le gesta dell’eroe di Itaca dall’infanzia di Odysseo fino alla distruzione di Troia. Il secondo dalla partenza da Ilio dopo la fine tragica e vittoriosa della lunga guerra, fino all’arrivo a Itaca, dieci anni dopo, con la sanguinosa vendetta contro i principi che insidiano Penelope e occupano il suo palazzo.
Sebastiano Lo Monaco in Il mio nome è Nessuno l’Ulisse – ph Tommaso Le Pera
È una materia così intensa, poetica, tragica e intrisa di sangue e dolore che invece di dar segni di invecchiamento, trova nuova linfa, dubbi e vigore nella prosa di Manfredi, che il regista Alessio Pizzech e il drammaturgo Francesco Niccolini (che già hanno lavorato insieme a Sebastiano Lo Monaco nel fortunatissimo “Dopo il silenzio”) hanno trasformato in materia teatrale.
Questo Ulisse (che sarà messo in scena a dicembre a Siracusa, Noto, Enna e Agrigento e a gennaio al Teatro Metropolitan di Catania) a non procede in linea retta: la sua strada è lunga e contorta, riparte dal suo ritorno a Itaca, dal primo incontro con Telemaco suo figlio. È a lui che racconterà – prima della grande vendetta – dieci anni di guerra e dieci di faticosissimo ritorno verso casa: come un reduce di guerra, l’ennesima guerra stupida inutile e aberrante del nostro mondo. Sebastiano Lo Monaco, con tutta la sua maestria e passione, dialoga con i molti fantasmi di questa storia, in particolare le donne e gli eroi che Odysseo ha incontrato sulla sua faticosissima strada. Perché molte sono le donne che ne hanno turbato la vita: Elena per prima, quindi Penelope, e poi Circe, Calypso, Nausicaa, Athena. Così come molti sono gli uomini che mai potrà dimenticare, uomini valorosi e disperati, consapevoli del loro destino di morte: Menelao, Aiace e, su tutti, Achille con l’amato Patroclo.
Una scena di Il mio nome è Nessuno l’Ulisse – ph Tommaso Le Pera
Il risultato sarà una lunga, intensissima narrazione con una voce principe, quella di Sebastiano Lo Monaco (in scena con Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone e una orchestra di 14 elementi), e intorno tutti quei demoni – divinità, mostri, nemici, eroi, vivi e morti, più tutti i ricordi – che ne hanno costellato il viaggio sterminato, descrivendone il destino immortale. Una sinfonia dunque, un canto ricco di poesia, che – pur nel rispetto della tradizione aedica – troverà una forma drammaturgica originale, sorprendente, perché non sarà il furbo Ulisse senza limiti ad apparire allo spettatore, ma un uomo ancora più moderno, sopravvissuto a una guerra dove ha conosciuto la paura e l’orrore, provato da dieci anni di morte e naufragi, mancati ritorni e misteriosi sussurri del desiderio.
È evidente che in un contesto del genere, per Sebastiano Lo Monaco è stato come rispondere a un richiamo: cresciuto e formatosi tra classicità ellenica e romana, perdutamente innamorato di Omero e dell’epica classica, si trova nella condizione ideale per affrontare Ulisse e il poema della sua vita, costruendo un grande culto per il pubblico del teatro e – al tempo stesso – un eccellente strumento di divulgazione e conoscenza per il pubblico più giovane.
Il mio nome è Nessuno. L’Ulisse
di Valerio Massimo Manfredi
adattamento e drammaturgia testo di Francesco Niccolini
con Sebastiano Lo Monaco, Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone
e una orchestra di 14 elementi
regia Alessio Pizzech
scene Antonio Panzuto
costumi Cristina Da Rold
musiche originali Dario Arcidiacono – Davide Summaria
disegno luci Nevio Cavina
