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Concorso letterario Le Fate, vince Laura Maria Caponnetti

Eventi L'autrice randazzese si aggiudica con "Lui, il cane ed io" il primo premio del concrso di narrativa breve indetto dalla rivista culturale di Ragusa. Premiazione il 7 novembre

La rivista Le Fate. Arte, Cultura, Identità siciliana comunica i nomi dei vincitori del I concorso nazionale di narrativa breve “Le Fate”. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 7 novembre, alle 18, nel caffè letterario di Via Sac. G. Di Giacomo 20 a Ragusa. La giuria, composta da Daniela Ferrara, Donatella Ventura, Michele Burgio e Saro Distefano, redattori del bimestrale di arte, cultura e identità siciliana, ha decretato la seguente classifica: 1° classificato: Laura Maria Caponetti (Randazzo), “Lui, il cane ed io”; 2° classificato: Angela Maria Amico (Caltanissetta), “Il vino migliore del mondo”; 3° classificato: Salvatore Genovese (Vittoria), “Bretelline rosso sangue”.

Le Fate

Le Fate

Queste le motivazioni.

1° classificato: Lui, il cane ed io – Laura Maria Caponetti (Randazzo). L’efficacia narrativa è senz’altro il merito indiscusso del racconto Lui, il cane ed io. Attraente e piacevole già dalle prime battute, il testo presenta un’originalità che si affianca ad una scrittura brillante ed ironica. La storia si dipana, contraddice sé stessa nel teatro dei punti di vista. Tutto si evolve, anche la configurazione dei personaggi, che nello svolgersi della storia, appaiono diversi rispetto a chi li osserva. Nella polifonia di voci, di IO NARRANTE, il racconto scorre vivace nella malinconia della storia. Un linguaggio quotidiano, ma accurato dà voce al disagio inespresso e incompreso dei tre personaggi. Il lettore viene catapultato alla fine nel racconto in maniera inaspettata. Uno spaccato brioso e amaro della vita di oggi, dove il mutare dei valori si accompagna all’allargarsi degli orizzonti (Donatella Ventura).

2° classificato: Il vino migliore del mondo – Angela Maria Amico (Caltanissetta). Il vulcano simbolo di una nazione, un’aristocrazia che non è l’imitazione di se stessa per poter mostrare l’anello aureo al mignolo destro, i rimandi al Lampedusa, tradizione e leggerezza, sentirsi sereni, sognare. Il vino migliore del mondo è racconto denso e profumato, come il rosso che un calice offre all’uomo curiosoper la scoperta di sentimenti e sensazioni, singoli e collettivi, fonti di speranza conservate in una botte di legno ricoperta di polvere. Ma non c’è sterile e lacrimosa nostalgia, quanto, piuttosto, la volontà di raccontare per dare l’esempio, lo stimolo alla rinascita sociale di una collettività oggi in forte difficoltà. Un racconto che costringe a una lettura profonda, che, seppure su livelli diversi e però con linguaggio sempre a piombo, assolve il suo dovere: riferire una storia. Una bella storia. Di coppia, di amicizia, di conoscenza, anche di Storia. Il vino è migliore del mondo, anche per chi dovesse essere astemio (Saro Distefano).

3° classificato: Bretelline rosso sangue – Salvatore Genovese (Vittoria). Noir senza lieto fine, dal ritmo incalzante e dalla forte carica psicologica. Ambientato negli anni ’40, Bretelline rosso sangue narra vicende fin troppo attuali, si sofferma su quella “spietata crudeltà” generata dalla mancanza di valori che sfocia in dramma della disperazione. È una storia di falsità umana e di malvagia senza redenzione, in cui il pentimento finale di uno dei protagonisti non è sufficiente né a rendere giustizia né a ridestare gli animi dei soggetti coinvolti. Nel racconto, sensazioni emotive e azioni si susseguono vorticosamente in uno scenario di imbarazzante ferocia, inducendo il lettore a una pausa di riflessione mai vana né banale, riportandolo con i piedi per terra di fronte al pensiero dei tanti, troppi sacrifici cui innocenti protagonisti sono stati immolati nella storia recente, in nome del dio denaro.

Il vincitore del Premio riceverà: un attestato di merito; una macchina da caffè con una fornitura di capsule del brand Le Fate; un abbonamento annuale alla rivista Le Fate. Arte, Cultura, Identità siciliana; una recensione alla propria opera, che sarà pubblicata dalla rivista; la possibilità di pubblicare il racconto vincitore del Concorso all’interno di una futura raccolta di racconti edita da Phoenix Media tramite Le Fate Edizioni.

La serata vedrà la partecipazione del cantautore Carlo Muratori (direttore editoriale della rivista «Le Fate. Arte, Cultura, Identità siciliana»), che si esibirà in alcuni brani del suo repertorio e della tradizione musicale siciliana. Interventi a cura di Daniela Ferrara, Donatella Ventura e Saro Distefano, membri di giuria del Premio. Letture a cura di Milena Nobile.

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