Eventi Con Cinzia Maccagnano, in scena l'8 agosto a San Cataldo e il 9 a Campobello di Mazara
Dopo l’ultimo strepitoso successo registrato al Teatro antico di Tindari, sabato 8 agosto alle ore 21.15 sarà l’Istituto Fascianella di San Cataldo ad ospitare, per il circuito Teatri di Pietra Sicilia, “Argonauti – Giasone e Medea” da un’idea drammaturgica di Maurizio Donadoni. Lo spettacolo, un viaggio di iniziazione per danza, teatro e musica prodotto da Mda produzioni Danza , vede in scena, per la regia di Aurelio Gatti (ideatore e direttore artistico di Teatri di Pietra, che di questo spettacolo firma anche la coreografia), una superlativa Cinzia Maccagnano, attrice siciliana formatasi alla scuola dell’Inda che negli anni si è distinta diventando a poco a poco una rivelazione del teatro italiano e che proprio con questo spettacolo, lo scorso anno a Napoli, è stata applaudita per dodici minuti.

Cinzia Maccagnano
La vicenda è quella di Medea, sacerdotessa di Ecate, che innamoratasi follemente di Giasone tradisce il suo popolo e aiuta l’amato a rubare il sacro Vello d’oro e fugge con lui per poi essere, dopo alcuni anni, ripudiata a sua volta per un’altra donna (Glauce, figlia del re di Corinto). Una lettura che trascende il piano individuale per porsi invece come rappresentazione simbolica dell’incontro-scontro tra due culture diverse: da una parte il mondo arcaico, irrazionale e magico di Medea; dall’altra il mondo moderno, razionale e laico di Giasone. Dall’incontro di questi due mondi, agli antipodi fra loro, non può che nascere lo scontro. E si tratterà, nella fattispecie, di un conflitto insanabile, lontano da qualunque possibilità di sintesi. Quando finalmente la nave Argo approda sulle coste elleniche, gli Argonauti si rendono conto che al termine di quell’avventura non portano con loro solo il prezioso e magico Vello d’oro, ma ognuno ha acquisito doni più grandi, come la coscienza dell’essere e la conoscenza dell’ignoto.

Cinzia Maccagnano e Stefano Fardelli
Le avventure e le continue peripezie li hanno forzatamente coinvolti in situazioni imprevedibili, proiettandoli in mondi sconosciuti e a contatto con civiltà ignote, dai costumi e dalle idee spesso diverse, se non addirittura opposte alle loro. Ed è qui che accettare di mettere in campo le proprie certezze e confrontarle con quelle di altri uomini fu senz’altro la vera, straordinaria dimostrazione, di spregiudicata intelligenza degli Argonauti. E lo è ancora oggi per tutti gli altri navigatori che decidono di uscire dalla rotta stabilita dalla convenienza e dalle consuetudini, per rischiare di buttare a mare le proprie convinzioni ormai ben ancorate nel calmo golfo dell’inamovibile buonsenso. In realtà il loro è un viaggio onirico, visionario‚ tramite il quale ognuno raggiungerà il fondo della propria anima‚ e non è detto che sia quel luogo remoto e inviolato dove appare la luce della coscienza. Un viaggio di iniziazione che vede in scena anche i danzatori Carlotta Bruni, Benedetta Capanna, Stefano Fardelli e Rosa Merlino. Lo spettacolo replicherà il 9 agosto alle Cave di Cusa di Campobello di Mazara (Tp).
MDA Produzioni danza
ARGONAUTI – Giasone e Medea
da Apollonio Rodio, Franz Grillparzer, Euripide
da un idea drammaturgica di Maurizio Donadoni
regia e coreografia Aurelio Gatti
con Cinzia Maccagnano e i danzatori Carlotta Bruni, Benedetta Capanna, Stefano Fardelli , Rosa Merlino