Stalker, a Catania il teatro ha una valenza sociale e culturale

L’1 dicembre workshop teatrale della compagnia torinese nel quartiere periferico catanese di San Giovanni Galermo con i ragazzi della cooperativa sociale Prospettiva all’interno del progetto “Chalermo Evolution” di Zō Centro Culture Contemporanee. Il 2 dicembre Stalker porta in scena da Zō lo spettacolo-performance “Alter” per la rassegna teatrale AltreScene. Poco prima incontro sull’arte con gli studenti catanesi dell’Università e dell’Accademia di Belle arti

Stalker, a Catania il teatro ha una valenza sociale e culturale

Il nucleo artistico della compagnia torinese Stalker Teatro lavora insieme fin dalla fondazione del “Collettivo politico” all’Accademia di Belle Arti di Torino nel 1975, il periodo di massimo splendore del tumulto culturale e politico italiano post-68. Ciò ha lasciato un segno duraturo nel lavoro della compagnia, caratterizzato da un forte impegno per la sperimentazione artistica in situazioni socialmente sensibili e stimolanti.

Stalker per “Chalermo Evolution”. Non è un caso, infatti, che Stalker Teatro, per la sua vocazione sociale, per il secondo anno consecutivo, è tra i partner di Zo Centro culture contemporanee di Catania per il progetto sociale e culturale “Chalermo Evolution” organizzato dal centro culturale catanese con la cooperativa sociale Prospettiva di San Giovanni Galermo. Il progetto “Chalermo Evolution” è sostenuto dal Comune di Catania con i fondi del Ministero della Cultura attraverso l’iniziativa “Palcoscenico Catania, la bellezza senza confini!” finalizzata a portare la cultura anche nelle periferie e nei centri storici più difficili. Dopo il laboratorio delle con la compagnia francese Cie AnteprimA, nella mattinata di venerdì 1 dicembre il progetto “Chalermo Evolution” organizza nella sede di Prospettiva il laboratorio teatrale di Stalker Teatro. «Un laboratorio con ragazzi pre-adolescenti che ha come base l’improvvisazione teatrale e la narrazione collettiva – spiega Pamela Toscano, project manager di Zo –, un modo per fornire ulteriori strumenti di socializzazione».

Stalker per AltreScene. Una volta a Catania, la compagnia Stalker sarà la protagonista dello spettacolo “Alter”, in scena da Zo sabato 2 dicembre, alle 21, per AltreScene, la rassegna di teatro contemporaneo. “Alter” è un viaggio emozionante nell’arte contemporanea. Un’affascinante performance visiva per scoprire la bellezza e lo straordinario mondo dell’arte moderna e contemporanea. Avvincente, visionaria, di facile accesso, è un’opera che svela la magia dell’arte, aperta a un pubblico eterogeneo. Dalle forme metafisiche di Giorgio De Chirico alle misteriose sculture di Tony Cragg, passando per le opere di Michelangelo Pistoletto, “Alter” è una sorprendente live performance che guida lo spettatore attraverso un’affascinante avventura nell’arte moderna e contemporanea.
Una produzione Stalker Teatro su concept di Gabriele Boccacini su original score di Riccardo Ruggeri, con i performer Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Elena Pisu, Erika di Crescenzo, Gigi Piana. Prima dello spettacolo, alle ore 19.30, è previsto un incontro, con la compagnia Stalker Teatro e gli studenti dell’Università di Catania e dell’Accademia di Belle Arti di Catania moderato da Pamela Toscano e Ambra Stazzone, docente dell’Accademia, sul ruolo dell’arte oggi.

“Alter” è una composizione performativa costruita in sei scene liberamente ispirate a opere d’arte contemporanea di differenti artisti. Titoli delle scene, delle opere e nomi degli artisti considerati come pretesto per la creazione delle performance. Scena 1: statue di stoffa, sculture viventi. Opera di riferimento: “Particelle veloci”, 1994 di Tony Cragg. Scena 2: prospettiva teatrale, la soglia. Opere di riferimento: “1/25”, 1965 di Giulio Paolini; ”La capanna esplosa n.3”, 1984 di Daniel Buren; “Cento mostre nel mese di ottobre”, 1976 e ”Architettura dello specchio”, 1990 di Michelangelo Pistoletto. Scena 3: un altro da me, scambio di identità. Alcune opere dei seguenti artisti: Marina Abramovic, Christian Boltanski, Anselm Kiefer, Tracey Moffatt, Aleksandra Mir, Chen Zhen. Scena 4: togliamo la maschera al modernismo, la metafisica. Opera di riferimento: “Autoritratto in armatura a manto giallo”, 1958 e frammenti dalla conferenza “Togliamo la maschera al modernismo” di Giorgio De Chirico. Scena 5: l’espressione artistica non ha mai fatto male a nessuno? Le uova. Opera di riferimento: “Occhi evirati n.4”, 1989/1990 di Haim Steinbach. Scena 6: clips, architettura dello spazio. Opera di riferimento: “Fragments”, 2005 di Ai Weiwei.

Un momento dello spettacolo-performance “Alter” di Stalker Teatro

Il nucleo artistico della compagnia Stalker Teatro è attivo sin dal 1975 come “Collettivo Politico” all’Accademia di Belle Arti di Torino, all’interno dei movimenti di controcultura del post-68: una genesi che ha lasciato un segno indelebile nel lavoro del gruppo, caratterizzato da un forte impegno nella sperimentazione artistica in contesti socialmente marginali e sfidanti. Negli anni ‘80 il nucleo artistico conduce un’attività di ricerca sperimentale sul linguaggio performativo rivolta ad ospiti ed operatori dell’ex Ospedale Psichiatrico di Collegno/Grugliasco; da questa esperienza deriva il nome della compagnia, ispirato al film “Stalker” del regista russo Andrej Tarkovskij.
Negli anni ’90, ospite per cinque anni a Cittadellarte, ha sviluppato importanti progetti con Michelangelo Pistoletto in Italia e in Europa presso festival, teatri, università, e musei d’arte contemporanea. Dal 2010 i lavori di Stalker Teatro, caratterizzati da uno stile distintivo a partire da progetti site-specific, happening ed eventi partecipati, sono stati presentati in molti festival in tutta Europa e oltre.

Stalker Teatro in “Alter”, foto Simone Vittonetto

Biglietti: € 15 intero al botteghino, € 6 ridotto studenti al botteghino, prevendite su https://dice.fm/partner/dice/event/5l9k8-alter-stalker-teatro-2nd-dec-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets Info: 095.8168912 da lunedì a venerdì (dalle 10 alle 13).
Zo Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6, Catania.

Il resto della stagione 2023-2024 di AltreScene

Il 9 dicembre un altro gradito ritorno a AltreScene, l’attore romano Roberto Latini in “Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni”, storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza.

Roberto Latini in “Venere e Adone”

Il 23 dicembre è in calendario uno spettacolo “apparentemente” per bambini, “Anapoda” di e con Federica Aloisio e Sabrina Vicari, un mondo ribaltato nel quale il cielo diviene pavimento in una illusoria percezione del corpo. Toscano: «Una fiaba potente sulla tutela dell’ambiente».

Nel 2024 AltreScene riparte il 27 gennaio con “Nives”, dal romanzo di Sacha Naspini con Sara Donzelli e Graziano Piazza, premiato recentemente come miglior attore non protagonista alle Maschere del teatro. Gli spettatori – in cuffia – vengono immersi in un ascolto intimo di una telefonata notturna. Tra riletture di fatti lontani nel tempo e vecchi rancori si scoprono gli abissi di amori perduti.

Graziano Piazza e Sara Donzelli in “Nives”

L’11 febbraio, ancora uno spettacolo per tutte le età, “Circo Capovolto” di Andrea Lupo tratto dal romanzo di Milena Magnaniregia. Branko Hrabal in fuga dall’Ungheria si rifugia in un campo rom in Italia. Porta con sé quel che rimane del famoso circo ereditato dal nonno. Un gruppo di bambini curiosi lo obbligano a raccontare la storia di quel circo.

Il 3 marzo un altro importante ritorno per AltreScene. Marta Cusucunà porta in scena “E’ bello vivere liberi!”, ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia e deportata ad Auschwitz. Uno spettacolo per riappropriarci della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani e riscoprire l’atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia.

Marta Cuscunà e i suoi pupazzi in “E’ bello vivere liberi!”

Il 6 aprile “Geppetto 201”, tratto dal romanzo di Fabio Stassi “Mastro Geppetto”, è una sorta di rivisitazione psicologica di Pinocchio. Con la regia di Elisa Canessa, Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda partono dai quesiti: e se Pinocchio non esistesse? Geppetto è un pazzo?! Può darsi ma il suo inseguire un figlio che non esiste ci parla della luminosa resistenza di chi ha votato la propria vita ad un sogno.

Federico Dimitri in “Geppetto 201”

Domenica 5 maggio, AltreScene 2023-2024 chiude con “Felicia” di e con Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti, marionetta ibrida Giorgia Goldoni, liberamente ispirato all’albo illustrato di Lisa Biggi e Monica Barengo. In questa storia fatta di animali del bosco e una strega, Felicia, i concetti di “vittime” e “carnefici” si confondono per poi dissolversi e il pubblico farà un intenso viaggio di scoperta.

Zō Centro culture contemporanee di Catania

Schedula per Ore

Gli eventi

h 9 - 13
Venerdì 1/12/2023
Laboratorio c/o Cooperativa sociale Prospettiva, San Giovanni Galermo
h 19.30 - h 20.30
Sabato 2/12/2023
Incontro c/o Zo Centro culture contemporanee, piazzale Rocco Chinnici 6 Catania
h 21 - h 22.30
Sabato 2/12/2023
Spettacolo "Alter" c/o Zo centro culture contemporanee, piazzale Rocco Chinnici 6 Catania

Data

02 Dic 2023
Expired!

Ora

09:00 - 13:00

Maggiori informazioni

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Luogo

Zō centro culture contemporanee Catania
piazzale Rocco Chinnici 6 Catania
Categoria

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