Prosegue la stagione “Nuovi incontri d’arte” 2023-2024 della Società catanese amici della musica, curata dalla direzione artistica di Anna Rita Fontana. Domenica 26 novembre, alle 18.30, a Villa Ardizzone in viale Mario Rapisardi 114 a Catania, tra i contorni degli affreschi e decori in stile Liberty, come nelle serate di fine Ottocento allietate dagli artisti della Belle epoque, si esibirà il duo composto da Paola Gabriella Milazzo al pianoforte e da Emanuele Anzalone al clarinetto, entrambi formatisi brillantemente al Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta. Tra gli appuntamenti previsti nella suddetta location, che la proprietaria, signora Rosina, ha riaperto con lungimiranza alla musica, si coglierà il filone del canto lirico – come già avvenuto il 29 ottobre, in avvio del calendario – del recital solistico, delle conferenze e della musica da camera.

A quest’ultimo versante è improntato il suddetto concerto che verte su un programma decisamente accattivante: in onore alla trilogia popolare del maestro di Busseto Giuseppe Verdi (Rigoletto, Trovatore e Traviata, dal 1851 al 1854), due trascrizioni operistiche estrapolate dal disco “Operatic Soirée”, a cura della Da Vinci classics, inciso dagli stessi concertisti, ovvero la Fantasia op.45 su motivi de La Traviata e la Fantasia da concerto su Rigoletto, rispettivamente in apertura e chiusura di serata.
La prima, composta dal flautista e compositore barese Donato Lovreglio (1841-1907) che operò a Napoli introducendo in Italia il sistema Bohm, e scrivendo anche per clarinetto originali Fantasie operistiche ispirate al repertorio d’Ottocento (tra cui Norma di Bellini e Maria Stuarda di Donizetti) in linea con i gusti dell’epoca, come avveniva nelle riduzioni o pout pourri basati su arie celebri delle opere più amate dal pubblico a lui contemporaneo.
Lo stesso dicasi per il cremonese Luigi Bassi (1833-1871), primo clarinetto del Teatro alla Scala dal 1853 al 1871 (definito “valentissimo artista” da Hans von Bulow) autore della seconda Fantasia verdiana che riproporrà in nuova veste clarinetto-pianoforte il quartetto vocale dell’atto terzo “Bella figlia dell’amore”, dopo una variazione sul duetto “Piangi, piangi fanciulla” e sulle arie “Caro nome”( Atto I) e “Parmi veder le lagrime”(Atto II) tra un crescendo di scrittura virtuosistica e libere cadenze al clarinetto.
Mentre, dalla partitura originale de “La Traviata”, saranno rielaborati materiali tematici dal primo atto, con le note finali del duetto “Un dì felice, eterea”, proseguendo con una rivisitazione del brindisi “Libiamo nei lieti calici” sino al celebre “Amami Alfredo” e la romanza “Sempre libera degg’io”.

Ad inframezzare le suddette, saranno eseguite due opere che riflettono la modernità del linguaggio musicale tra fine Ottocento e Novecento, ovvero la Sonata in mi bemolle maggiore per clarinetto (o viola) e pianoforte op.120 n.2 (Allegro amabile-Allegro appassionato. Trio:Sostenuto -Andante con moto. Tema con variazioni. Allegro) composta nel 1894 da Johannes Brahms e la Sonata per clarinetto e pianoforte, FP 184( Allegro tristemente-Romanza-Allegro con fuoco) di Francis Poulenc (del 1962) commissionata a quest’ultimo dal celebre clarinettista Benny Godmann e dedicata alla memoria di Arthur Honegger, tra venature jazzistiche e neotonale.

(servizio di Anna Greco)