Progetto Sciascia, a Catania “Il Quarantotto”, la giustizia sociale come utopia

Storia di una rivoluzione che è solo un’illusione, dal 23 al 26 maggio alla Sala Futura il secondo spettacolo del Progetto Sciascia del Teatro Stabile di Catania, con la regia di Laura Sicignano. In scena Joele Anastasi, Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano

Progetto Sciascia, a Catania “Il Quarantotto”, la giustizia sociale come utopia

Dal 23 al 26 maggio va in scena alla Sala Futura del Teatro Stabile di Catania “Il Quarantotto”, secondo spettacolo del Progetto Sciascia, con la regia di Laura Sicignano e con Joele Anastasi, Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano in scena. Le musiche sono di Puccio Castrogiovanni, le scene di Elio Di Franco, i costumi Vincenzo La Mendola. La produzione è del Teatro Stabile di Catania.

Come il precedente lavoro “La zia d’America” di Lucia Rocco, anche “Il Quarantotto” è un racconto tratto da “Gli zii di Sicilia”, un libro dedicato alla guerra della quale Sciascia parla con una semplicità sconvolgente riuscendo a far vivere al lettore le emozioni della trincea, la paura delle bombe e le speranze della liberazione. A partire dalla narrazione di episodi storici del 1848, Sciascia riflette con acuta ironia sul concetto di rivoluzione, contestualizzata nella sua Sicilia. L’autore racconta l’incontro tra i piccoli, inamovibili potenti del tempo con la grande novità rappresentata da Giuseppe Garibaldi.
Il protagonista è un giovane “oscuro” che nel corso del racconto acquista consapevolezza di sé e del mondo. Nel suo percorso la giustizia sociale però resterà un’utopia: la rivoluzione a cui assiste, infatti, è solo un’illusione. Ma nonostante tutto, pur deluso, continuerà a combattere per il miglioramento politico e sociale della sua terra.

Da sinistra Joele Anastasi, Federica Carruba Toscano e Enrico Sortino in “Il quarantotto”

«Per mettere in scena un romanzo – scrive la regista Laura Sicignano nelle note – bisogna scandagliarlo alla ricerca del teatro. Ne Il Quarantotto si definisce la vicenda una farsa. Ovunque esplodono conflitti. I personaggi sono ipocriti, ma non in un teatro nobile, bensì in un vaudeville o meglio in un circo di provincia. Si esibisce un bestiario: Sciascia descrive i personaggi come conigli, cani, muli, porci… La scena è una giostra, popolata da un’umanità belluina: la storia gira ed è immobile, è un gioco tra gli attori che si contendono i personaggi più potenti, voltagabbana se conviene, tutti meschini, famelici. Il “gioco delle parti” è una cerimonia senza sacro, la religione uno strumento di controllo. Dal potere qualcuno è sempre oppresso. La rivoluzione, che questa oppressione vuole abolire, nel nostro teatrino viene disinnescata. Tutto gira ed è immobile, ma qualcuno vuole fare davvero lu quarantottu: è un giovano, un siciliano silenzioso che rincorre l’utopia e combatterà finché resterà una sola ingiustizia al mondo. Questo spettacolo è un’operina per corpi, parole, musiche, in uno spazio-luce che rappresenta se stessa, il teatro speculum mundi”».

Biglietti: € 12; ridotto (giovani e abbonati Teatro Stabile Catania € 10.

Schedula per Ore

Le repliche

h 20.45 - h 22.15
Giovedì 23/5/2024
h 17.15 - h 18.45
Venerdì 24/5/2024
h 20.45 - h 22.15
Sabato 25/5/2024
h 18 - h 19.30
Domenica 26/5/2024

Data

26 Mag 2024
Expired!

Ora

20:45 - 22:15

Costo

€12.00

Maggiori informazioni

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Categoria

Organizzatore

Teatro Stabile Catania
Telefono
0957310856
Sito web
http://www.teatrostabilecatania.it/

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