“Orchidee” di Delbono e l’ultimo Pino Caruso in scena nel week end on line del Biondo di Palermo

Il 29 maggio "Orchidee di Pippo Delbono, e il 31 maggio "Non si sa come" di Luigi Pirandello, ultimo spettacolo diretto e interpretato da Pino Caruso, nel weekend online del Teatro Biondo di Palermo

“Orchidee” di Delbono e l’ultimo Pino Caruso in scena nel week end on line del Biondo di Palermo

Nuovi appuntamenti con il grande teatro d’autore da guardare on line grazie al progetto #Biondostreaming del Teatro Biondo di Palermo.

Venerdì 29 maggio, alle ore 20 sulla pagina Facebook del Biondo, si può vedere “Orchidee”, uno spettacolo di Pippo Delbono con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella; immagini di Pippo Delbono, musiche di Enzo Avitabile, una produzione Compagnia Pippo Delbono / Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro di Roma / Théâtre du Rond Point – Parigi / Maison de la Culture d’Amiens – Centre de Création et de Production.

Le note di regia di Pippo Delbono. «“Ancora posso scrivere d’amore”, scriveva il poeta Dario Bellezza, grande amico di Pier Paolo Pasolini morto ucciso dall’Aids. L’orchidea è il fiore più bello ma anche il più malvagio, mi diceva una mia amica, perché non riconosci quello che è vero da quello che è finto. Come questo nostro tempo. In Orchidee c’è, come in tutti i miei spettacoli, il tentativo di fermare un tempo che sto attraversando. Un tempo mio, della mia compagnia, le persone che lavorano ormai da molti anni con me, ma anche un tempo che stiamo attraversando e vivendo oggi tutti noi. Italiani, europei, occidentali, cittadini del mondo. Un tempo confuso dove mi sento, ci sentiamo, in tanti, credo, sperduti… Con la sensazione di aver perduto qualcosa. Per sempre. Forse la fede politica, rivoluzionaria, umana, spirituale.
Orchidee nasce anche da un grande vuoto che mi ha lasciato mia madre quando è partita per sempre. Mia madre che dopo i conflitti, le separazioni, avevo rincontrato per ridiventare amici. Io, un po’ più grande un po’ più saggio, lei vecchia ritornata un po’ più bambina. E così il vuoto. Il sentirsi non più figlio di nessuno. Il vuoto dell’amore. Ma Orchidee nasce anche da tanti vuoti da tanti abbandoni. Il vuoto che viviamo nella cultura, nell’essere artisti perduti. Il teatro che spesso sento un luogo diventato troppo polveroso, finto, morto. La menzogna accettata, della rappresentazione teatrale. Ma Orchidee parla anche del bisogno vitale di riempire quel vuoto. Parla del bisogno di ricercare ancora, altre madri, altri padri, altra vita, altre storie.
E poi stranamente le parole “importanti” del teatro che volevo abbandonare mi sono ritornate addosso e hanno ritrovato un loro senso nuovo, incastrate con la mia vita. E anche la mia vita forse è diventata con quelle parole, la vita di tanti altri. Credo che Orchidee rappresenta per me quel bisogno vitale, incontenibile, di continuare ancora nonostante tutto a scrivere, a parlare dell’amore».

“Orchidee” di Pippo Delbono

Domenica 31 maggio, alle 20, sul canale YouTube del teatro, si potrà assistere a “Non si sa come” di Luigi Pirandello con la regia Pino Caruso che in scena interpretava Romeo Daddi; con lui Giusi Cataldo nei panni di Bice Daddi, sua moglie, Alessio Di Clemente che interpretava Giorgio Vanzi, ufficiale di Marina, Emanuela Muni nei panni di Ginevra, sua moglie e Roberto Burgio in quelli di Nicola Respi, una produzione Teatro Biondo del 2015.
“Non si sa come” è l’ultimo spettacolo diretto e interpretato da Pino Caruso, che aveva elaborato anche la drammaturgia del testo pirandelliano. Al centro della vicenda è Romeo Daddi, personaggio serio e rispettabile, innamorato della moglie e buon amico di Giorgio Vanzi. Eppure – non si sa come – gli accade di tradire entrambi con Ginevra, amica di famiglia e moglie di Giorgio. Un gesto istintivo, come spiegherà lo stesso Romeo, non dettato da alcun sentimento e apparentemente inspiegabile. Come se non bastasse, durante la sua confessione, l’uomo racconta un altro delitto commesso per “futili motivi” quando era ragazzo. Pino Caruso ha affrontato in chiave psicoanalitica uno dei testi più drammatici di Pirandello, immaginando che questi possa essere stato un paziente di Freud, il quale, a sua volta, potrebbe essere un personaggio pirandelliano. «In altre parole – scriveva Caruso nelle note di regia – mentre Pirandello è freudiano, Freud è pirandelliano. Ti rendi conto che alcune sue commedie avrebbe potuto scriverle proprio Freud, come alcuni trattati di psicanalisi avrebbe potuto concepirli Pirandello. Si chiude il cerchio di una scoperta della mente sulla mente, che inventa un modo di leggere l’anima dell’uomo e i percorsi del suo cervello. Come dire che i miracoli li fa la scienza, la quale si fa letteratura, che si fa – in pensieri, parole e opere – teatro.

Giusi Cataldo, Emanuela Muni, Pino Caruso ne Alessio Di Clemente in “Non si sa come”

Schedula per Ore

Il programma del week end

20 - 22
Venerdì 29 maggio
"Orchidee" di e con Pippo Debono
20 - 22
Domenica 31 maggio
"Non si sa come" di Luigi Pirandello, regia e con Pino Caruso

New Day

Data

29 - 31 Mag 2020
Expired!

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Categoria

Organizzatore

Teatro Biondo Palermo
Sito web
https://www.youtube.com/channel/UCwmoW9ecs0XM1a8taB1zNtw/videos

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