Nerovivo, a Santa Venerina il trio jazz di Evita Polidoro, batterista al servizio delle star
Dopo il trionfale esordio con Paolo Fresu, Dino Rubino, Furio Di Castri e Luca Barbarossa, venerdì 23 giugno, alle ore 20, va in scena il secondo appuntamento musicale di “Jazz in vigna”, quarta stagione estiva open air organizzata dall’Associazione Algos – Monk Jazz Club di Catania nella suggestiva Tenuta San Michele di Santa Venerina, in zona etnea. Sul palco i Nerovivo, trio della batterista e cantante lombarda Evita Polidoro condiviso con i chitarristi Nicolò Faraglia e Davide Strangio. Dino Rubino, direttore artistico di “Jazz in vigna”: «Evita è un talento pazzesco, ha al suo attivo collaborazioni con nomi del calibro di Dee Dee Bridgewater e Enrico Rava. Io l’ho ascoltata la prima volta lo scorso anno al Time in Jazz, il festival che Paolo Fresu organizza in Sardegna nella sua Berchidda, e siamo rimasti stregati. Paolo l’ha voluta nella sua etichetta, io nel nostro festival estivo di Santa Venerina».
Nerovivo è un progetto che nasce dall’incontro tra Evita Polidoro (composizioni, batteria e voce, sintetizzatore), Davide Strangio (chitarra, voce, effetti) e Nicolò Faraglia (chitarra, effetti) nell’ambito di Siena Jazz e si basa sull’importanza e sulla scelta del suono. L’ascolto e la sperimentazione sono alla base del trio, poiché la formazione inusuale spinge alla ricerca timbrica e compositiva.
La sua leader, la 28enne Evita Polidoro, originaria di Sesto S. Giovanni, inizia a studiare pianoforte in giovane età e nel 2009 si diploma in teoria e solfeggio al conservatorio di Torino. Trasferitasi sul Lago Maggiore inizia ad avvicinarsi alla batteria. Tra il 2011 e il 2014 vince concorsi nazionali e internazionali. Con un passato rockettaro, Polidoro nel 2017 arriva con la band Rumor a Sanremo Giovani. Dal 2015 al 2018 si trasferisce a Siena e frequenta il triennio accademico alla Fondazione Siena Jazz dove studia con Fabrizio Sferra e Alessandro Paternesi.
Si trasferisce a Roma nel 2021, anno che si rivela un tripudio di sorprese poiché viene scelta per accompagnare il tour italiano di Dee Dee Bridgewater e, infine, chiamata da Miguel Zenon in sostituzione di Nasheet Waits per il concerto targato Siena Jazz con Shai Maestro, Avishai Cohen e Matt Penman al rettorato di Siena. È stata nuovamente in tour con Dee Dee Bridgewater nella primavera del 2022 con la quale ha concluso la serie di concerti al Ronnie Scott’s di Londra. Fa parte dei Fearless Five del veterano della tromba Enrico Rava. Passando dal jazz al pop, il 2023 è iniziato con il tour al seguito della cantante Francesca Michielin.
Sta lavorando al suo primo ep da solista in veste di cantante e compositrice con l’utilizzo di sola strumentazione elettronica e al futuro disco con il suo trio Nerovivo, che uscirà a settembre con la Tǔk Music di Paolo Fresu, trio che descrive così: «Nerovivo è quello che mi passa per la testa. È il contrasto continuo nel vivermi la vita: nero i giorni dispari e vivo i giorni pari».
Info e prenotazioni: e-mail prenotazioni@monkjazzclub.it o telefono/Whatsapp al 3401223606.
Gli altri appuntamenti di “Jazz in vigna”
30 giugno, in collaborazione con il Conservatorio Bellini di Catania, Spam Jazz Trio (Francesco Cerra chitarra, Tony Pinzon basso elettrico, Francesco Spina batteria). Segue Carmelo Venuto, chitarra, in quartetto con Rosario Di Leo pianoforte, Peppe Tringali batteria e Riccardo Grosso contrabbasso in “Orizzonte”, nuovo disco di Venuto.
7 luglio il quartetto del contrabbassista Nello Toscano con Alessandro Presti tromba, Seby Burgio pianoforte e Peppe Tringali batteria in “Inside”.
8 luglio, Monk Film Festival.
14 luglio, Monk Jazz Orchestra diretta da Giuseppe Privitera
21 luglio, in collaborazione con il Conservatorio Bellini di Catania Virginia Gangemi, voce, Vittorio Carini chitarra, Alessio Tirrò contrabbasso, Alfio Liberto batteria. Segue il quartetto del sassofonista Stefano Di Battista con Andrea Rea pianoforte, Carmelo Venuto contrabbasso e Peppe Tringali batteria.
28 luglio, Mario Venuti, voce e chitarra, con Dino Rubino pianoforte e flicorno e Peppe Tringali percussioni.
Commenti