A Comiso l’ironia pirandelliana de “Il vitalizio”
L’attore Angelo Tosto sarà il protagonista principale del secondo appuntamento della stagione teatrale del Naselli di Comiso. Venerdì 14 gennaio sarà in scena con “Il vitalizio”, la rappresentazione teatrale, con la regia di Walter Manfrè, con cui il teatro comisano intende omaggiare Luigi Pirandello. Una favola emblematica, gioiosa, ironica, paradossale, divertente dove la logica malinconica di Pirandello raggiunge vertici di autentico godimento. Uno spettacolo che è un vero gioiello dell’ironia pirandelliana, prodotto dall’Associazione Città Teatro e in scena con la compagnia al completo e le musiche originali di Carlo Muratori.
La trama è divertente e al tempo stesso surreale. Il ricco commerciante di stoffe, Michelangelo Scinè, spinto dall’avidità della moglie vuole diventare proprietario terriero e acquisisce terreni su terreni, strappandoli ai piccoli e poveri proprietari in cambio di un effimero vitalizio. Inizia dal vecchio Ciuzzo Pace che però poi muore e dunque il commerciante non dovrà più pagare il vitalizio ma potrà tenersi per sempre la terra. Propone lo stesso patto ad un vecchio possidente, Maràbito, ma che però non muore. Anzi passano gli anni e nonostante le angherie di Scinè, della moglie e perfino del notaio, vede tutti morire. Ed anche quando lui compie più di 100 anni, tarda a morire. Per questo si rivolge alla morte, chiamandola più volte. Ma lei non sembra ascoltare le sue richieste, quasi donando un’eternità non richiesta.
Sul palco, nei panni di Marabito, ci sarà un ineguagliabile Angelo Tosto, affiancato da un cast d’eccezione che prevede la partecipazione di Margherita Mignemi nei panni di La Malanotte e con Tiziana Bellassai (Donna Nela, moglie di Scinè), Lorenza Denaro (Za’ Carminilla), Giovanna Mangiù (Annicchia), Plinio Milazzo (Il notaio Zagara), Raniela Ragonese (Za’ Gesa), Giovanni Rizzuti (Don Michelangelo Scinè), Santo Santonocito (Ciuzzo Pace/il dottore), Vincenzo Volo (Grìgoli), Ruggero Rizzuti (Franciscu, figlio di Grìgoli).
«La bellezza di questo testo, che evoca talora certe colorite ma malinconiche atmosfere di Andrea Camilleri – spiega il regista Manfrè nelle sue note – consiste nella semplicità della sua storia, nella sua “stranezza” e nella ironia con cui viene trattato il tema della imponderabilità del destino umano. La vicenda si svolge all’interno di quel mondo contadino tanto caro agli autori di Agrigento laddove la malattia della “robba” e insieme la saggia ed antica filosofia del massaro, giocano un ruolo contrapposto e al tempo stesso fondamentale nel dipanarsi della quotidiana, povera esistenza dei personaggi. E la particolarità di questa operazione teatrale consiste nella leggerezza del racconto che, facendo da contraltare al tragico tema dello scorrere inesorabile del tempo, crea una atmosfera da favola ondeggiante fra il comico e il poetico senza mai toccare il drammatico come lo stesso argomento potrebbe far pensare».
Lo spettacolo fa parte della stagione al Naselli promossa dall’associazione “La girandola”, presieduta da Alessandro Di Salvo, con il patrocinio del Comune di Comiso e il supporto di sponsor privati. Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare le pagine social ufficiali di Spazio Naselli o chiamare il numero 328.4974542. Per accedere, in ottemperanza alle norme anticovid, è obbligatorio esibire il green pass rafforzato e indossare la mascherina ffp2. Si può consultare tutto il calendario degli eventi anche sul rinnovato sito internet www.spazionaselli.it.
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