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Mottetto n. 15/ o della scelta

Eventi Mercoledì 24 giugno al Teatro Piscator di Catania lo spettacolo conclusivo del laboratorio Teatro del Molo 2

Spettacolo conclusivo del Laboratorio annuale di arte drammatica 2014/15, diretto dal regista Gioacchino Palumbo.

Il tema dello spettacolo è quello delle scelte, delle decisioni, e del senso di responsabilità, delle aspirazioni, del coraggio, delle paure, dell’etica personale che ogni scelta individuale comporta. De/cidere, etimologicamente, significa tagliare, separare, prendere una strada e lasciarne un’ altra.

Quali sono le scelte per noi importanti della vita? Chi decide in noi ? Perché abbiamo fatto quelle scelte?

Gioacchino Palumbo

Il mottetto è la più antica forma musicale polifonica. Si vuole così sottolineare il carattere di creazione a più voci, drammaturgiche e drammatiche, di quest’opera. 15 è il numero dei partecipanti al laboratorio di creazione teatrale. La elaborazione drammaturgica è composta da scene tratte da quattro sceneggiature cinematografiche e cinque testi drammaturgici, che toccano diversi aspetti del tema della scelta. La responsabilità verso un figlio nato da un’avventura occasionale è il tema della scena tratta dal film “Locke”, con la sceneggiatura di Steven Knight. La necessità della libertà di scelta è il nodo drammatico del dialogo di una coppia in crisi, con un finale a sorpresa, tratto da “La donna del mare” di Ibsen. Sulla scelta fra realtà e finzione cinematografica, fra attore e personaggio, è basato il divertente episodio “rubato” al film “La rosa purpurea del Cairo” di Woody Allen. In “Tradimenti” di Harold Pinter si indaga il difficile rapporto fra due amanti che prendono la de/cisione di interrompere la loro storia. Nell’“Ifigenia” di Euripide la scelta coraggiosa di Ifigenia si staglia sullo sfondo della terribile decisione di Agamennone, che privilegia la ragion di stato e la sete di potere agli affetti personali più intimi. Il “Pinocchio” di Collodi/Bene, pur animato da buone intenzioni, si impunta e cede alle vane lusinghe di un facile arricchimento, nonostante le insistenti avvertenze del Grillo Parlante. Dalla sceneggiatura del film “ The reader” di David Hare, che prende spunto da un romanzo di Bernhard Sclink, ambientato nel secondo dopoguerra, è tratto un episodio che evidenzia la mancanza di un’etica personale, l’ incapacità di opporsi, l’ inerte esecuzione degli ordini ignobili del potere nazista. Nell’ironica drammaturgia dell’ultima opera di Ionesco, nel “Re muore” , il vecchio Re, nel suo delirio di vana onnipotenza, si lamenta con le sue due mogli di non poter de/cidere il giorno della sua fine. Infine un breve frammento tratto da “ Il cielo sopra Berlino “ di Wim Wenders ci racconta di un angelo che ha scelto di abbandonare l’ immortalità e di diventare un semplice essere umano…

Con
Bianca Basile, Giuliana Catania, Olga Consoli, Paola D’Amico, Giulio Dipietro, Carlo Giordano, Daniela Liotta, Giuseppe Mendolia Calella, Cettina Musmeci, Luigi Nigrelli, Jacopo Raniolo, Aixa Rodriguez, Franca Scardilli, Valeria Sorbello, Andrea Vallero
Scene a cura di Giuseppe Mendolia Calella
con la collaborazione diNoemi Guastella, Gloria Fonte, FrancescoLunelio, Emanuela Cavallaro, Giulia Rainieri dell’Accademia di Belle Arti di Catania
costumi a cura di Aixa Rodriguez, Franca Scardilli e il gruppo di attori
musiche a cura di Olga Consoli
organizzazione: Bianca Basile, Giulio Dipietro,Paola D’amico, Cettina Musmeci
luci e fonica: Serena Rapisarda, Valentina Marchese
grafica: Federica Santamaria, Cristiana Meo ( ABA di Catania)
Regia Gioacchino Palumbo

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