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Migliaia di luci nel cielo per ricordare Angelo D’Arrigo

Sugnu Sicilianu Sabato 26 marzo, al tramonto, dalle montagne di tutto il mondo si leveranno in volo centinaia di lanterne in memoria del recordman di volo libero, nel decennale della scomparsa. Sull'Etna una serie di iniziative dedicate all'Icaro siciliano

Centinaia di lanterne si leveranno in volo da tutte le sue montagne: dall’Etna all’Everest fino all’Aconcagua. E’ questo l’omaggio organizzato, sabato 26 marzo, al tramonto, per ricordare Angelo D’Arrigo il recordman di volo libero nel decennale della scomparsa.

Angelo D'Arrigo

Angelo D’Arrigo

Sul vulcano di Catania, nella zona dei Monti Silvestri, organizzata dalla Fondazione Angelo D’Arrigo – con la collaborazione de Parco dell’Etna, dell’Area Metropolitana di Catania, del Comune di Nicolosi e della Funivia dell’Etna – si svolgerà una cerimonia in onore dell’Icaro siciliano al quale sarà dedicato un grande monumento in pietra lavica dello scultore Luca Zuppelli. Saranno presenti i familiari di D’Arrigo, a cominciare dalla moglie Laura Mancuso, autorità e decine di associazioni culturali, sportive e di tutela ambientale che condividono il ricordo e i principi del campione di volo. L’hashtag #angelodarrigo sui social ne farà un evento condiviso anche dalla community (Instagram/Twitter/Facebook).

«Saremo in contatto – ha detto Laura Mancuso – attraverso il web e i social media, con tutti coloro i quali, in ogni parte del mondo, hanno conosciuto e apprezzato Angelo. A ciascuno di loro abbiamo chiesto di far volare una lanterna al tramonto del 26 marzo. Le migliaia e migliaia di luci nel cielo della sera saranno un simbolo di ciò che mio marito ha lasciato a tutti noi: la consapevolezza della necessità di superarsi, di scoprire, di studiare, di essere curiosi del mondo».

“Per sempre in volo” è il titolo, evocativo ed emozionante, scelto da Laura Mancuso, per la grande manifestazione di sabato 26 marzo per celebrare sull’Etna, la Muntagna Patrimonio dell’Umanità al quale D’Arrigo era molto legato, il decennale in memoria di questo straordinario personaggio, ancora oggi nel cuore dei suoi tantissimi fans sparsi in tutto il mondo, come dimostra l’enorme tam tam di questi giorni sui social network dopo l’annuncio della manifestazione. “Per sempre in volo”, organizzata dalla Fondazione D’Arrigo con la collaborazione del Parco dell’Etna, dell’Area Metropolitana di Catania, del Comune di Nicolosi, della Funivia dell’Etna, del Club Alpino Italiano, degli Aeroclub di Catania e di Comiso, si articolerà sabato 26 marzo per nove ore intensissime, dense di appuntamenti di ogni genere. Molti esercizi commerciali della stazione turistica di Etna Sud collaboreranno all’iniziativa.

Si comincerà alle 9,30 con l’escursione guidata del Parco dell’Etna Piano Vetore-Monte Nero degli Zappini. Dalle 10,30 alle 16,30 raduno di parapendio, free climbing, mountain bike ed escursioni. Alle 13,30 toccherà ai Fratelli Napoli, con i Pupi siciliani e le musiche dal vivo dei Lautari, con Astolfo, Peppininu e l’investitura del nuovo “Cavaliere Angelo D’Arrigo”. Alle 12 la cerimonia nel piazzale antistante la funivia, che sarà intitolato Largo Angelo D’Arrigo e lo svelamento della scultura realizzata dall’artista Luca Zuppelli. Alle 12,30 liberazione di rapaci a cura del Centro Recupero Fauna Selvatica Azienda Foreste Demaniali di Messina e Associazione Mediterranea per la natura.
Alle 17 la proiezione del documentario “Nati per volare” nelle strutture la cura limitrofe al piazzale Monti Silvestri. Dalle 17,30 alle 18,30 concerto all’interno dei Crateri Silvestri, a cura dell’ensemble Broken Consorts. Infine, alle 18,30, il suggestivo lancio di lanterne volanti ecosostenibili (biodegradabili e ignifughe al 100 per cento). Tante altre lanterne si leveranno simbolicamente in volo al tramonto del 26 marzo da tutte le montagne di Angelo D’Arrigo, dall’Everest all’Aconcagua, per ricordare il recordman di volo libero nel decennale della scomparsa. In caso di maltempo il programma potrà essere estemporaneamente modificato dall’organizzazione.

«Vogliamo che sia una giornata di grande festa e grandissima partecipazione – dice Laura Mancuso -, per ricordare ciò che mio marito ha lasciato a tutti noi: la necessità di scoprire, di studiare, di essere curiosi del mondo, la voglia di superarsi per riuscirci. Abbiamo contattato attraverso il web e i social media, con tutti coloro i quali, in ogni parte del mondo, hanno conosciuto e apprezzato Angelo. Ci hanno risposto in tantissimi e sappiamo già che in molti verranno a ricordarlo con noi il 26 marzo»
Non potrà esserci Piero Angela, amico ed estimatore di Angelo D’Arrigo, che in un messaggio a Laura Mancuso ha espresso grande apprezzamento per l’idea delle lanterne volanti che si alzeranno in varie parti del mondo per ricordare i voli di Angelo, «un uomo molto speciale che tutti abbiamo amato». Aggiunge Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna: «Il messaggio di Angelo, che per me è stato sempre quello di “volare alto, più dei nostri sogni”, deve continuare a riecheggiare alto sull’Etna e sulle sue amate montagne. A dieci anni dalla sua scomparsa, il ricordo delle sue imprese continua ad emozionarci perché la sua è la lezione di una persona che ha saputo davvero integrarsi, con il corpo e con i pensieri, a Madre Natura. Nella mente di molti di noi la figura di Angelo si confonde con quella di un’aquila il cui volo è simbolo di eleganza, potenza, libertà, tutto nel silenzio che regna tra le montagne e il cielo».

Angelo D’Arrigo, nato a Catania e cresciuto a Parigi, dopo anni di agonismo in volo libero e due titoli mondiali con il deltaplano a motore, stabilitosi sull’Etna si era dedicato ai voli record e allo studio. Aveva realizzato e fatto volare la “piuma” progettata da Leonardo da Vinci, lavorato a lungo nella Galleria del vento, compiuto approfondite ricerche in tutto il mondo sui grandi veleggiatori e il volo istintivo con il progetto “Metamorphosis”. Seguendo il volo di aquile alpine, rapaci himalayani, avvoltoi sudamericani e australiani, gru siberiane aveva compiuto imprese memorabili, attraversando mari e deserti, sorvolando montagne. Era stato il primo uomo a percorrere in volo libero, senza ausilio di motore, il Sahara, ad attraversare la Siberia e a sorvolare l’Everest. Angelo D’Arrigo, che sembrava incarnare il motto del “fatti non foste a viver come bruti”, scomparve nel 2006 a Comiso, quando aveva 45 anni: il piccolo aereo di cui era passeggero precipitò. L’incidente colpì tutti coloro i quali, tantissimi, in tutto il mondo si erano entusiasmati ai suoi, un tempo impensabili, record di volo libero.

 

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