HomeTurismo

Il 30 maggio riapre il Parco archeologico Naxos Taormina e il Teatro antico sarà visitabile la sera

Turismo Riaprono dal 30 maggio i siti del Parco Archeologico Naxos Taormina al termine di un complesso e articolato processo di riorganizzazione dei servizi per applicare le misure anti-covid. Grande novità sarà l'apertura anche nelle ore serali, dalle 17 alle 22, del Teatro antico di Taormina. Il direttore Gabriella Tigàno: «Si riparte nel segno della bellezza: un segnale di incoraggiamento alla comunità che vive di turismo»

Contemplare sul far della sera a Taormina quel grandioso spettacolo d’arte e paesaggio che, come disse Goethe “mai pubblico di un teatro ha mai avuto dinanzi”; immergersi a piedi nudi nel verde rigoglioso circondato dal mare di Isola Bella; esplorare l’architettura urbanistica, le case e i santuari di Naxos, la prima polis greca della Sicilia fra ulivi centenari, gelsi e alberi da frutto. Riaprono dal 30 maggio, contemporaneamente, i siti del Parco Archeologico Naxos Taormina al termine di un complesso e articolato processo di riorganizzazione dei servizi per applicare le misure anti-covid emanate dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) nazionale. E se per Isola Bella – meta amatissima dai bagnanti che nel 2019 ha accolto la cifra record di oltre 126.000 visitatori – e Naxos sono confermati gli orari canonici dalle 9 alle 19, per Taormina è in arrivo una sorpresa annunciata da tempo ma rimandata a causa dell’epidemia: ossia l’apertura serale, dalle 17 alle 22, per condividere all’aria aperta, nell’ora più dolce del giorno, lo spettacolo naturale del tramonto e l’arrivo delle prime stelle della sera. Sullo sfondo, le luci del Tricolore dal quale la sera del 14 marzo, nello sgomento dei primi giorni del lockdown, è partito un forte messaggio al Paese, “Coraggio Italia”, rimbalzato su stampa e social media.

Il Teatro Antico di Taormina al tramonto con luci tricolore, foto di Antonio Parrinello

«Siamo molto felici di riaprire i siti al pubblico – spiega la direttrice del Parco, l’archeologa Gabriella Tigano – consapevoli del fatto che i beni culturali siano il principale fattore di attrazione delle città d’arte e che oggi, in fase post-covid, siano un indispensabile supporto alla ripresa economica di città come Taormina e Naxos così legate al turismo, sebbene in prevalenza internazionale: in queste settimane dopo il lockdown abbiamo ricevuto numerose sollecitazioni non solo dagli operatori turistici e culturali, ma anche dalla gente comune. Oggi più che mai c’è bisogno di bellezza e di reale condivisione con “l’altro”, sia pure in guanti e mascherina. E il nostro è un segnale di incoraggiamento e di speranza per tutta la comunità”».

Il mare dell’Isola Bella qualche giorno fa

E se in tema di sanificazione dei siti il Parco Naxos Taormina si è portato avanti – avviando già da marzo interventi settimanali su reperti, aree espositive e di lavoro dei tre siti – con la riapertura al pubblico, per garantire la salute e la sicurezza di visitatori e lavoratori, entrano in vigore nuovi accorgimenti anti-covid previsti dal CTS. Per accedere ai monumenti si dovrà essere muniti di muniti di DPI (dispositivi di protezione individuali, ossia guanti e mascherina propri); l’ingresso sarà numerato ed esclusivamente su prenotazione, gestita e regolamentata secondo un preciso flusso orario dal concessionario Aditus, gestore dei servizi di biglietteria del Parco; ai varchi d’accesso sarà misurata la temperatura con il termoscanner e infine i biglietti saranno solo elettronici (con lettura digitale del QRcode).

La sanificazione dell’Antiquarium di Taormina

Fra le novità di questa riapertura figurano a Taormina i tornelli per distanziare il pubblico ed evitare assembramenti, mentre infografiche e cartelli oltre a indicare i percorsi di visita, ricorderanno ai visitatori le buone prassi per scongiurare il rischio di eventuali contagi.

I tornelli all’ingresso del Teatro antico di Taormina

A Naxos, infine, è stata completata in questi giorni l’installazione della nuova segnaletica bilingue che orienta i visitatori alla scoperta della prima colonia greca in Sicilia e dei suoi luoghi-simbolo: case, santuari, officine.

Naxos, lungo la plateia (strada grande) installazione della segnaletica bilingue

Il Parco archeologico, oggi denominato di Naxos–Taormina è stato istituito nel 2007 e gode di autonomia scientifica, di ricerca e organizzativa, amministrativa e finanziaria. Dal 2013 il Parco ha la gestione di alcuni tra i più importanti siti monumentali e paesaggistici della provincia di Messina: il Museo Archeologico di Naxos con le sue collezioni; il Teatro Antico di Taormina; Villa Caronia; il Museo naturalistico di Isolabella, le aree archeologiche di Taormina e Francavilla. Dal 2019 sono gestiti dal Parco, Palazzo Ciampoli (Taormina) e il Monastero e Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo) e si attesta all’Ente anche Castel Tauro. Dal giugno 2019 il Parco è diretto dall’archeologa Gabriella Tigano. Fra i grandi eventi gestiti dal Parco e che hanno visto protagonista il Teatro Antico di Taormina – secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei Templi, mentre il sito di Naxos è sesto nella classifica italiana – figurano il G7 nel maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno. Nel corso del 2019 i siti gestiti dal Parco Naxos Taormina hanno sforato, per la prima volta, lo storico record di 1.033.656 visitatori (esclusi gli oltre 150.000 spettatori degli eventi serali nel Teatro Antico di Taormina nel periodo tra giugno e settembre).

 

Condividi su

Commenti

WORDPRESS: 0

SicilyMag è un web magazine che nel suo sottotestata “tutto quanto fa Sicilia” racchiude la sua mission: racconta quell’Isola che nella sua capacità di “fare”, realizzare qualcosa, ha il suo biglietto da visita. SicilyMag ha nell’approfondimento un suo punto di forza, fonde la velocità del quotidiano e la voglia di conoscenza del magazine che, seppur in versione digitale, vuole farsi leggere e non solo consultare.

Per fare questo, per permettere un giornalismo indipendente, un’informazione di qualità che vada oltre l’informazione usa e getta, è necessario un lavoro difficile e il contributo di tanti professionisti. E il lavoro in quanto tale non è mai gratis. Quindi se ci leggi, se ti piace SicilyMag, diventa un sostenitore abbonandoti o effettuando una donazione con il pulsante qui di seguito. SicilyMag, tutto quanto fa la Sicilia… migliore.