Paolo Angeli, la Sardegna ancestrale guarda al futuro

Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia, l’11 giugno, sul palcoscenico esterno di SpiazZō, che inaugura la stagione estiva di eventi, il musicista sardo riapre le porte delle performance dal vivo in presenza del centro culturale catanese. Angeli farà un excursus tra tutti i suoi album per concentrarsi soprattutto sull'ultimo Jar’a uscito ad aprile

Paolo Angeli, la Sardegna ancestrale guarda al futuro

11 giugno 2021: una data importante per Zō Centro culture contemporanee di Catania perché segna il ritorno della performance dal vivo – dopo la lunga chiusura dovuta alle misure restrittive dettate dalla pandemia – su un palco del centro culturale catanese, da 20 anni spazio indipendente per la programmazione e la produzione di progetti artistici multidisciplinari, unico organismo di tal genere in Italia riconosciuto dal Ministero della Cultura. Sul palco esterno di SpiazZō, che con questo concerto inaugura la stagione estiva di eventi, si esibirà infatti il musicista sardo Paolo Angeli, nel concerto “Solo”. Partendo dallo strumento tradizionale, Angeli ha ideato una vera e propria chitarra-orchestra: 18 corde, ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotata di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile. Con questa singolare creazione il musicista sardo rielabora, improvvisa e compone una musica inclassificabile, sospesa tra free jazz, folk noise, pop minimale, post-rock. Il musicista si trova a Catania in quanto tutor della fase finale del progetto SoundTrack Residencies 2.0, progetto che Zō porta avanti con il supporto del Ministero della Cultura e della Siae nell’ambito del programma #PerChiCrea, e riservato a sei musicisti under 35 impegnati ad approfondire i nuovi linguaggi delle colonne sonore per progetti scenici o audiovisivi.

Paolo Angeli: «Il viaggio in solitario è quanto di più bello possa esistere. Ti confronti con la tua intimità, con il passare del tempo, con musiche che ti appartengono. In un certo modo non è molto diverso dal veleggiare tra diverse isole, tenendo conto delle onde, delle correnti e di tutti gli imprevisti che avvengono nelle esplorazioni sottocosta. Ogni volta cerco di spostare il margine di rischio con la consapevolezza che ad attendermi c’è la terra ferma. E li affiorano le composizioni, isole da esplorare e abbandonare per continuare ad assaporare la bellezza della navigazione nell’immenso mondo della musica».

Esistono pochi musicisti al mondo come Paolo Angeli. Considerato tra i più importanti innovatori con radici della scena internazionale, è approdato ad una sintesi di linguaggio in cui ha collocato nella contemporaneità la musica tradizionale sarda, tracciando un ponte ideale tra memoria e innovazione, approdando ad una musica d’avanguardia mediterranea. La sua chitarra rappresenta il fulcro della sua attività da solista: uno strumento orchestra – dotato di 18 corde, martelletti come il pianoforte, eliche per la realizzazione di bordoni e melodie assimilabili alla ghironda – suonato in pizzicato, con l’archetto, in funzione rumorista e percussiva. L’improvvisazione costituisce il cuore pulsante delle esibizioni di Paolo Angeli, intesa come materiale di collegamento e come sviluppo delle strutture, che fanno riferimento ai suoi 25 anni di carriera.

Parte del concerto sarà dedicato a Jar’a, il suo ultimo album, pubblicato in aprile. La suite, strutturata in sei movimenti, accosta l’avanguardia alla ritualità del canto tradizionale, evocando spazi aperti e coniugando mondi sommersi con la Sardegna ancestrale. La sua chitarra-orchestra raggiunge qui la gamma timbrica e la pressione sonora di un ensemble post-rock, attraverso un linguaggio contemporaneo innovativo che Angeli intarsia con una vocalità che emoziona. Ma ci sarà spazio anche per brani e suite estratte dagli album dedicati a Björk, ai Radiohead, a Bodas de Sangre (ispirato al dramma di Federico García Lorca) e Talea (doppio album registrato nel world tour 2015/16). Il concerto sarà quindi il punto di arrivo di una ricerca musicale, in cui la vera protagonista è la sua chitarra orchestra, ripresa in un diario di viaggio in cui emerge senso di appartenenza e ricerca della diversità.
Paolo Angeli, cresce con il viso rivolto verso il mare, a Palau, nella punta nord della Sardegna. Partendo dallo strumento tradizionale ha ideato una vera e propria chitarra orchestra: 18 corde, ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile. Con questa singolare creazione il musicista sardo rielabora, improvvisa e compone una musica inclassificabile, sospesa tra free jazz, folk noise, pop minimale, post-rock. A partire dalla metà degli anni ’90, Paolo Angeli ha pubblicato 10 album da solista. Dal 2005 vive a Barcellona e suona in tour nei più importanti festival e teatri di tutti i continenti. Nel 2018 Angeli si è esibito alla Carnegie Hall di New York, entrando così nella rosa dei più importanti musicisti “innovatori con radici” della scena mondiale. Se determirante negli anni ’90 fu l’incontro di Paolo Angeli con l’anziano custode delle forme galluresi e logudoresi Giovanni Scanu e con il maestro indiscusso dell’avanguardia Fred Frith, altrettanto importante si rivela nel 2003 la richiesta di un nuovo modello di chitarra sarda preparata da parte del chitarrista statunitense Pat Metheny. Ha improvvisato e collaborato con Fred Frith, Iva Bittova, Hamid Drake, Evan Parker, Antonello Salis, Pat Metheny, Jon Rose, e tanti altri.

Data

11 Giu 2021
Expired!

Ora

20:30 - 22:00

Costo

€ 10 intero, € 8 ridotto, € 5 studenti. Prenotazione obbligatoria ai numeri 095.8168912 (dalle ore 10 alle 13.30) e whatsapp al 3281742045 (dalle ore 15 alle 18). E’ possibile cenare durante lo spettacolo prenotando al numero 392.544 8183

Maggiori informazioni

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Luogo

Zō centro culture contemporanee Catania
piazzale Rocco Chinnici 6 Catania

Organizzatore

Zō Centro culture contemporanee
Sito web
https://www.zoculture.it/

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