A Catania Mario Incudine e il racconto del nuovo Ponte di Genova
Un racconto “a stazioni” dei lavoratori che hanno costruito il nuovo ponte di Genova, dopo il crollo del Morandi: l’Italia migliore che riscatta l’Italia peggiore. E’ dedicato a coloro che hanno ricostruito il nuovo ponte San Giorgio firmato da Renzo Piano lo spettacolo I Mille del Ponte scritto da Massimiliano Lussana e nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco. Lo spettacolo musicale e teatrale, che vede protagonisti l’attore, cantante e musicista Mario Incudine e i musicisti Antonio Vasta, Manfredi Tumminello, Pino Ricosta, va in scena sabato 9 aprile alle ore 21 al Teatro Metropolitan di Catania ed è proposto da Associazione Città Teatro e ASC Production.
Si tratta di un omaggio – declinato con la formula del teatro canzone – ai lavoratori e alla genialità italiana (dai saldatori a Renzo Piano, dagli ingegneri all’ultimo addetto al serraggio, l’uomo che ha avvitato l’ultimo bullone) che ritrova nel nuovo ponte una cattedrale rinascimentale 4.0. Momenti commoventi e lacrime si alternano a risate irrefrenabili in un viaggio che parte dall’omaggio ai lavoratori del Ponte, attraversa professioni particolari come quella dei notai, che hanno fatto il record del mondo di atti per evitare gli espropri delle case sotto il Ponte, passa attraverso il racconto del “Ponte di luce” e tecnologico con canzoni che vanno da Goldrake a Occhi di gatto.
E poi, sempre con la musica che racconta e emoziona, il racconto di cos’è Genova e di cosa sono i genovesi, città e cittadini fatti di mille campanili che si incontrano e si ritrovano nel loro modo migliore solo nelle disgrazie. E ancora un viaggio in Sicilia, in un territorio spesso dimenticato da Roma che promette in continuazione, ma che dà pochissimo in realtà e il ponte che non c’è sullo stretto come metafora di tutto questo. Per tornare alle vittime del Morandi e del Covid in un finale emozionante e dolcissimo sulle note de “La storia” di Francesco De Gregori, un racconto che fotografa l’Italia degli ultimi tre anni in un crescendo di commozione che ha conquistato tutte le platee d’Italia che hanno visto lo spettacolo, da Nervi a Morgantina a Genova.
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