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A Cosenza la “Cavalleria rusticana” col linguaggio Lis del Coro lirico siciliano

Teatro e opera Sabato 16 dicembre va in scena al Teatro Rendano di Cosenza una coproduzione kolossal, comprensiva del linguaggio dei segni, dell'opera di Mascagni firmata dal Rendano e dal Festival lirico dei Teatri di pietra del Coro lirico siciliano. L'opera attraverso la Lis è un progetto del Coro lirico siciliano e dell'Associazione Sicilia, turismo per tutti di Siracusa, con gli operatori dell'Enpas

Debutterà sabato 16 dicembre, alle 20,30 (con replica domenica 17 alle 17) la Cavalleria rusticana nella grande coproduzione tra il Coro lirico siciliano e il Teatro Rendano di Cosenza, che hanno voluto realizzare un’opera kolossal che vede impiegate oltre 100 persone tra artisti, artisti del coro, professori d’orchestra, figuranti, maestranze e che promette di regalare forti emozioni.
Monumentale la scenografia, che prevede una immensa chiesa di 8 metri di altezza e una enorme fontana a grandezza naturale, e che è stata realizzata dalle sapienti mani del laboratorio scenografico del Teatro Astra di Gozo (Malta), guidato da Andrew Portelli su bozzetti dello scenografo Joseph Cauchi, che riproduce la piazza di Vizzini, il paese dove Verga ha ambientato la novella che ha ispirato Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, librettisti di questo capolavoro musicale di straordinaria bellezza.

Ottimo il parterre di voci scelto per sostenere i ruoli protagonisti e che vede schierati Cristina Melis nel ruolo di Santuzza; Sofia Janelidzte in quello di Mamma Lucia; Giorgia Teodoro come Lola; Paolo Lardizzone, Turiddu e Mamuka Lomidze, Alfio. Alla testa dell’Orchestra Sinfonica Brutia la sicura bacchetta del Maestro Giovanni Di Stefano, mentre la regia e le luci sono affidate alle cure del giovane e promettente regista Dario Castro. Il trucco e le acconciature sono curati da Alfredo Danese.

La “Cavalleria rusticana” nell’allestimento del Coro lirico siciliano, foto Maurizio Vittorino

Il prossimo 16 dicembre, al Teatro Rendano di Cosenza – la cui stagione lirica ha la direzione artistica di Luigi Stillo e la direzione di produzione di Giusy Ferrara – cadrà un ingombrante muro che separa le persone con disabilità uditiva e la musica, quando proseguirà la vera e propria rivoluzione nel campo dell’opera lirica, ma, soprattutto, una rivoluzione culturale e sociale, che consentirà anche in Calabria alle persone sorde di poter godere dello spettacolo per eccellenza, la summa di tutte le arti, l’opera. Un progetto cui il Coro Lirico Siciliano tiene molto e che per la prima volta in assoluto è stato sperimentato questa estate al Teatro Greco di Siracusa e al Teatro Antico di Taormina, dove più di cento persone sorde hanno potuto assistere a La Traviata anche in LIS, con notevole successo.
Il rivoluzionario progetto nasce dalla collaborazione tra il Coro Lirico Siciliano, ideatore e produttore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, e l’Associazione Sicilia, turismo per tutti di Siracusa, nella persona di Bernadette Lo Bianco. Il progetto coinvolge l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi, che ha fornito gli operatori che interpreteranno nella lingua dei segni le struggenti passioni e le immortali melodie dell’opera lirica più rappresentativa della Sicilia, la Cavalleria Rusticana di Mascagni.

Un debutto, si diceva, per il Coro lirico siciliano, quello di Cosenza, unico teatro in Calabria ad avere il titolo di teatro di tradizione. Il prestigioso complesso corale siciliano torna proprio in questi giorni da una grande tournée in Spagna, Francia e Portogallo, dove ha portato in iscena il Don Giovanni di Mozart, per la compagnia spagnola Opera2001, giunta al suo trentesimo anno di attività, guidata da Luis Miguel e Marie Ange Lainz, e da un bellissimo Rigoletto dato proprio al Teatro Astra di Gozo (Malta) in ottobre, che ha visto nel ruolo del protagonista il baritono Simone Piazzola.

Cosenza si prepara ad accogliere la Cavalleria rusticana con un quasi tutto esaurito e si prepara ad accogliere il Coro lirico siciliano, diretto da Francesco Costa e presieduto da Alberto Munafò Siragusa, già Oscar della Lirica, ente concertistico tra i più blasonati in Italia, con al suo attivo produzioni in Italia, Europa, Asia, Africa, collaborazioni con alcuni tra i più importanti direttori, registi e cantanti del mondo – José Carreras, Donato Renzetti, Ralf Weikert, Grisha Asagaroff, Lu Jia, tra gli altri – opere trasmesse in mondovisione da Rai, Sky e nei circuiti cinematografici di tutto il globo.

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