Audio Con Davide Camarrone, giornalista e scrittore, ci siamo recati alla Cala, per scoprire la storia di questo antico porto palermitano oggi elegante porticciolo turistico, e per comprendere meglio le vite dei personaggi del suo romanzo “Zen al quadrato” (Sellerio editore) che l'autore fa nascere alla Cala. A ciascuno concede di raccontare un pezzo della propria vita e un punto di vista su Palermo e sul quartiere di destinazione, lo Zen, area di edilizia popolare ancora oggi irrisolta
Quante Palermo esistono? Forse tante quante sono state le dominazioni che ha subito o forse molte di più. Da sempre il capoluogo siciliano è teatro di scritture letterarie che la raccontano da varie angolazioni e con voci sempre diverse.
Con Davide Camarrone, giornalista e scrittore, autore di “Zen al quadrato” (Sellerio editore Palermo), ci siamo recati alla Cala, per scoprire la storia di questo antico porto cittadino oggi elegante porticciolo turistico, e per comprendere meglio le vite dei personaggi del suo romanzo. Tra mare e ricordi, si aggiunge il terzo tassello a “Sicily Podcast, la Sicilia che non hai mai ascoltato”.
Nella Palermo di inizi anni ‘80 una famiglia migra da una zona all’altra della città. Da Castello di San Pietro alla Cala, al famigerato quartiere Zen 2. Non può essere considerato un ordinario trasloco perché Filippo, un quindicenne dall’animo di poeta e già a suo modo artista, Lucia, la madre comunista, Nicola, il padre traffichino e democristiano, e Rosalia, la nonna che non si è mai liberata dal suo dolore per la morte del marito e del nipote, lasciano la Cala, l’antico porto palermitano. Oggi è un elegante porticciolo turistico, ieri era un cimitero maleodorante popolato da relitti a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Qui adesso si viene per passeggiare, correre, godersi il mare e i suoi riti, tra ristoranti e corse sulla pedana di legno. Ma se la Cala potesse raccontare la sua storia, sarebbe la storia stessa di Palermo, delle sue dominazioni, dei suoi fasti e delle sue miserie.
Davide Camarrone fa nascere alla Cala i protagonisti del suo romanzo. A ciascuno concede di raccontare un pezzo della propria vita e di un personalissimo punto di vista su Palermo e anche sul quartiere di destinazione, lo Zen appunto, area di edilizia popolare ancora oggi irrisolta. Anche se il vero protagonista del romanzo è Giovanni, un giovane che non c’è più, la cui memoria s’incrocia con il destino dei suoi cari.
Passeggiando sulla pedana di legno della Cala, in una mattinata di giugno assolata e ventosa con Davide Camarrone, è possibile scoprire qualcosa in più di una Palermo che si rivela ancora una volta città letteraria. Nel romanzo di Camarrone i protagonisti vivono sulla propria pelle lo Zen2 e lo raccontano come un non luogo dai palazzoni degradati e occupati, retto da leggi non scritte, dettate dalla droga e dalla mafia, e zeppo di tanta munnizza. È inevitabile chiedersi perché quei palermitani decisero di migrare dalla Cala, e precisamente dal Castello spagnolo, oggi un moncone archeologico, sino allo Zen. La risposta è possibile solo esercitando la memoria.
Dalla passeggiata a mare con Camarrone, al porticciolo, si vede anche il murale in memoria di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone realizzato dagli street artist siciliani Rosk e Loste per volontà dell’Associazione nazionale magistrati. L’opera eseguita su una parete dell’Istituto Nautico “Gioeni-Trabia”, si affaccia proprio sulla borgata della Cala e dal 2017 è diventata un ‘immagine simbolo dei palermitani che credono della rinascita. Camarrone è tra questi, convinto che il cambiamento sia maggiore e migliore di quello che appare. E il romanzo “Zen al quadrato”, con la sua storia corale, la sua scrittura rapida e profonda nello stesso tempo, è anche una storia di speranza.
Link utili per approfondire Sicily Podcast 3
Ascolta “Palermo, le anime della Cala. Storia di una migrazione”
Ascolta “Palermo, le anime della Cala. Storia di una migrazione” su Spreaker.
La scheda del romanzo sul sito dell’editore Sellerio
Il video della presentazione di “Zen al quadrato” con Davide Camarrone e Stefania Auci
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