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Il regista John Real apre il “Sicily Est Festival” di Catania

Visioni Il regista etneo Giovanni Marzagalli, in arte John Real, inaugura la rassegna di cinema del cartellone di I-Art che si terrà dall''11 al 16 maggio alle Ciminiere di Catania. In calendario cento titoli, selezionati da Anna Maria Mazzaglia Miceli, per lo più di matrice siciliana o film di difficile distribuzione

John Real a Venezia

John Real a Venezia

Sarà il giovane regista emergente catanese Giovanni Marzagalli, meglio noto come John Real, ad inaugurare la prima giornata del “Sicily EST Festival – Sicilia è cinema”, la rassegna che da lunedì 11 a sabato 16 maggio alla Ciminiere di Catania proporrà oltre un centinaio di titoli per lo più di matrice siciliana o film di difficile distribuzione, selezionati da Anna Maria Mazzaglia Miceli, responsabile della sezione Cinema del progetto I-ART. Si comincia lunedì 11 con 30 pellicole, tra cui “Native” e “Midway – tra la vita e la morte”, due fuori – concorso firmati dal catanese Real che col primo lavoro ha già vinto tre Globi d’Oro fra cui “regista rivelazione dell’anno” nel 2011. Produce con low budget e in tempi record, dirige, produce e distribuisce autonomamente le sue opere, a metà tra thriller e horror in cui si sente l’influenza dello stile hollywoodiano, avendo studiato a Los Angeles ed è considerato il più giovane autore europeo premiato con tre riconoscimenti internazionali; incontrerà pubblico, studenti e giornalisti alle 16 in un incontro moderato dal giornalista Massimiliano Cavaleri. Il Festival lo premierà perchè rappresenta “un talento cui tutti i giovani devono ispirarsi se vogliamo una Sicilia diversa, dinamica e nuova che non si arrende” – sottolinea il direttore artistico del Festival; John Real ha prodotto e distribuisce anche due film in concorso: “La banda dei supereroi” e “Il colore verde della vita”.

Locandina Native

Locandina Native

Ad aprire la programmazione della SALA C1 (600 posti) a partire dalle ore 9.30 il film in concorso “Nino e il padre Santo”, tratto da una novella di Turi Vasile e girato dal giovanissimo Fabrizio Sergi, quando aveva solo 19 anni, ed oggi riedito sul tema dell’innocenza sospesa tra incoscienza e furbizia: quando il padre Santo salva l’asina con gli stessi rimedi placebo con cui aveva risolto i problemi di alcuni cristiani, prende coscienza, si spaventa e fugge dai panni dello stregone. Sarà presentato in sala dallo storico del cinema Nino Genovese, profondo conoscitore di Vasile. Seguirà “Il Tarlo” del 2014 di Marco Lanzafame, che racconta la storia di una cameriera d’albergo, Greta (interpretata da Patrizia Schiavone), costretta a vivere con l’ossessione del gioco d’azzardo: un’intensa e raffinata analisi psicologica di una depressione pungente ricostruita alla luce di un “tarlo” della donna, un abuso familiare, che porta ad un finale tragico. Marco Lanzafame è una autentica rivelazione, in concorso anche in sala E con un corto e un corto scuola. “Sono felice sia stato selezionato il film – ha dichiarato Marco Lanzafame – che tratta il tema del tarlo gioco, affrontato dal lato femminile, o meglio da un’ossessione femminile che forse nasconde altro…”.

Locandina La Banda dei Supereroi

Locandina La Banda dei Supereroi

Alle 18.45 Davide Limone, più noto come Davide Kyo e seguitissimo a Catania per la sua dirompente ironia e versatilità, presenta il film in concorso “La banda dei supereroi”, in cui è narrata una storia dei giorni nostri: Davide finalmente sta realizzando il sogno della sua vita di girare un film per il cinema, ha gli attori, una troupe, una produzione e una distribuzione, ma supera il budget e deve consegnare la pellicola finita entro due settimane. Disperato decide con due migliori amici di mettere in piedi una “banda di supereroi” che ferma i ladri e li deruba per racimolare nel minor tempo possibile la cifra necessaria per finire il film.

In proiezione, a seguire la prima nazionale in concorso de “Il colore verde della vita” che arriverà nelle sale a giugno. E’ il primo lungometraggio del calabrese Pier Luigi Sposato pronto a valorizzare la bellezza della Calabria con una storia drammatica dai risvolti sociali d’insegnamento e positività; un viaggio nell’introspezione della vita del giovane “Elias” (Francesco Maccarinelli) che ha smarrito se stesso cadendo nel tunnel della tossico-dipendenza e della delinquenza. A seguito della morte di un amico durante una rapina finita male, Elias decide di fuggire dalla città per non essere catturato dalle forze dell’ordine. Nel suo viaggio il giovane incontra Franco Forgione, un uomo saggio e vissuto (Roberto Rizzoni) che lo aiuta accogliendolo in casa.

Locandina Il Colore Verde della Vita

Locandina Il Colore Verde della Vita

Nella SALA E la prima giornata del Festival comincia con un omaggio a Gaetano Ventimiglia: alle 9,30 la proiezione di “The lodger” (Il pensionante, 1926) di Alfred Hitckcock con l’introduzione di Franco La Magna. Ventimiglia è stato un operatore catanese passato con il maestro del brivido dopo l’esperienza maturata con la “Jonio Film” (1914), la “Katana Film” (1915-16), la “Filmgraf” (1919) e la “Fert” di Torino (1921-1922), collaboratore del mitico documentarista Giovanni Vitrotti, inventore, docente di tecnica ottica presso il CSC, dove ha insegnato fino al 1967. Il film sarà preceduto dalla lettura di una breve scheda sul personaggio. A seguire per la sezione “Corto Scuola” il video “Donne in mini job” di Egle Iacona, un corto scuola che deve il suo successo all’organizzazione di Marcello Trovato che presenterà il libro “Pagine di Pietra” dedicato al fotografo Clemente Cocuccio; “Una notte blu cobalto” di Daniele Gangemi fuori concorso e per la sezione Mediometraggi “Rosa” di Alfio D’Agata (vincitore David di Donatello) e “Distruption” di Giulio Poidomani.

Per la sezione “Cortando”: “Festival a Venezia” di Nicolò Piccione; “Lacrima nera” di Vincent Navarra; “Sdvrgd’t” di Maristella Bonomo e Massimo Piovesana; “How to cinema” di Nicolò Piccione; “Neanche i cani” di Alfio D’Agata; “Il carretto siciliano” di Gaetano Adriano. Per “Cortoscar”: “Disinstallare un amore” di Alessia Scarso; “Jarovoe” e “The simple life” di Giuseppe Cimino; “Pot & Lids” (Pentole e coperchi) di Giulio Poidomani; “8 euro” di Daniele Di Mauro, con il sorprendente cabarettista regista Tony Morgan intento oggi alle riprese del suo nuovo film all’Isola bella di Taormina; “Islander today” di Nicolò Piccione.

Per la categoria “Videoclip”: “Non aprire gli occhi” e “Come un paradiso” di Giovanni Gaetani Liseo; “Domani sarà migliore” di Riky Ragusa e Nicola Palmeri; “Precario” di Nanni Musicò e Nello Analfino con i Tinturia; “Codici” di Alessandro Turchi con i Demodè; “Shut up#Make the difference” di Silvia Amighetti, Fabio Flesca e Teresa Migliaccio, con Carmelo Fileccia, il giovane talento scoperto da Anna Maria Mazzaglia, durante un talent in Sicilia. Tanta buona bella musica che viaggia nel cinema, perchè nei video clip emerge veramente un modo nuovo di raccontare il cinema made in Sicily.

Spazio anche all’arte con l’inaugurazione della mostra “Cinema e Pittura e Arti figurative” a cura di Maria Teresa Prestigiacomo: tante opere in concorso dedicate al cinema, molte altre che vengono da luoghi lontani e una piccola personale di Tony Misuraca autore di alcuni dei premi del Festival e grande lavoratore della pietra lavica (a Paternò ha ben 5.000 opere spettacolari e alcune sculture alte fino a 4 mt) Ad inizio Festival sarà lanciato il contest gratuito “Catania in un minuto”, giovani filmakers in competizione in una sorta di “estemporanea di cinema”: dovranno realizzare un brevissimo corto durante la settimana del Festival. Per info: cataniainunminuto@gmail.com.

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