Eventi, rassegne e festival Sabato 17 maggio, la Biblioteca Zelantea ha ospitato il dibattito "L’informazione nell’era post-moderna e digitale: comunicazione mediatica, social e democrazie nella società liquida". Il dibattito moderato dal giornalista Salvo Fallica ha visto il confronto fra Roberto Gueli, condirettore nazionale della Tgr Rai, Michele Cucuzza, direttore dei Tg di Antenna Sicilia e Telecolor, e Monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana
Sabato 17 maggio, nella cornice della Sala Cosentini della Biblioteca Zelantea di Acireale, si è tenuto il dibattito “L’informazione nell’era post-moderna e digitale: comunicazione mediatica, social e democrazie nella società liquida”, un momento di confronto sui cambiamenti epocali che stanno attraversando il mondo dell’informazione. Il momento, introdotto da Michelangelo Patanè, presidente dell’Accademia Zelantea, è stato moderato dal giornalista Salvo Fallica. Inviati all’incontro Roberto Gueli, condirettore nazionale della Tgr Rai, Michele Cucuzza, volto noto della televisione e attualmente direttore dei Tg di Antenna Sicilia e Telecolor, e Monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana.
Gueli ha sottolineato come «la tecnologia avanza inarrestabile ed è entrata prepotentemente anche nel mondo dell’informazione, portando con sé innovazioni ma anche rischi». Ha poi aggiunto: «È fondamentale rispettare le regole deontologiche per offrire un’informazione di qualità e contrastare il cattivo giornalismo. L’attenzione e la curiosità restano le basi dello sviluppo umano e giornalistico».
Cucuzza ha evidenziato le distorsioni dell’infosfera digitale: «Internet rilancia notizie a velocità impressionante, ma spesso i più giovani vivono in una realtà parallela, dove i confini tra vero e virtuale si confondono e vengono meno regole e tabù». Ha quindi auspicato un ritorno ai valori fondanti: «La famiglia torni al centro della vita sociale, la scuola riprenda il suo ruolo educativo e i leader mondiali siano esempi etici da seguire».
Raspanti ha offerto una riflessione di respiro culturale e spirituale: «In sintonia con il pensiero del nuovo Papa Leone, anche il mondo digitale va attraversato nella ricerca della verità. Siamo in un’epoca di grandi trasformazioni, in una società democratica e liberale, ma ognuno deve continuare a fare al meglio il proprio dovere, nei limiti delle proprie possibilità, per perseguire la felicità».Infine ha concluso: «La trasmissione delle virtù – anche della fede – è affidata agli adulti e alle istituzioni: è donando sé stessi che si costruisce un futuro fatto di bellezza, onestà e verità».

Da sinistra Michele Cucuzza, Salvo Fallica, Roberto Gueli e mons. Antonino Raspanti
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