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Non è mai troppo corto, vince l’iraniano “The fish and I”

Visioni Il corto del regista iraniano Babak Habibifar si è aggiudicato la sesta edizione del Festival dei corti underground di Catania. Il film, giudicato il migliore dalla giuria presieduta da Alberto Surrentino, è stato anche il più votato dal pubblico

«Acceca il suo protagonista, ma amplifica tutti i nostri sensi e li trattiene dentro una stanza con la fulminea completezza di un perfetto corto underground, concentrando in sei minuti la più tenera e complessa storia d’amore tra un uomo e un pesce dai tempi di “Splash, una sirena a Manhattan». Con queste parole la giuria, presieduta da Alberto Surrentino, ha motivato e assegnato il premio come miglior film a “The fish and I” del regista iraniano Babak Habibifar che vince la sesta edizione di “Non è mai troppo corto”, Festival dei corti underground organizzato dall’associazione culturale CineToutCourt in collaborazione con Cinestudio di Catania che si è conclusa il 15 ottobre dopo quattro fitte ed emozionanti serate di proiezioni al King Multisala Cinestudio di Catania. Il film ha conquistato anche gli spettatori in sala, che come ogni anno hanno votato per il corto preferito, portandosi a casa il premio del pubblico.

The fish and I

The fish and I

I protagonisti del film vincitore sono un uomo cieco e il suo pesce: uno non vede, l’altro non parla. Vivono soli, insieme, e si amano ma, un giorno per caso, quel piccolo acquario finisce per terra e l’uomo farà di tutto per salvare il suo amico senza parola.
La giuria ha poi assegnato una Menzione Speciale al film “Listen” di Hamy Ramezan & Rungano Nyoni su una donna straniera col burqa che denuncia il marito violento a una stazione di polizia di Copenhagen ma “inciampa” su una interprete che traduce e trasmette tutt’altro.
La miglior regia e il miglior montaggio sono andati rispettivamente a Edgardo Pistone e Pasquale Di Sano per “Per un’ora d’amore”, un cortometraggio girato al Rione Traiano di Napoli, duro, che mette in scena un abbandono urbano ed esistenziale, la solitudine, la morte e il sesso attraverso la storia di Pasquale, uno che tira a campare, che fatica ad accettare la perdita della moglie e vive un desiderio ossessivo e irrealizzabile che lo spinge verso il baratro.

La giuria: Lucia Portale, Alberto Surrentino, Emanuele Grosso, Carlo Lo Giudice

La giuria: Lucia Portale, Alberto Surrentino, Emanuele Grosso, Carlo Lo Giudice

Il premio come miglior attrice è stato assegnato a Iben Dorner per il film “Triangles of Happiness” di Jannik Dahl Petersen, la storia di una famiglia danese che si ritrova a casa un ospite non desiderato, la Crisi, ma che farà di tutto per continuare a sembrare ricca e felice. Quelli per miglior attore e per migliore fotografia sono andati rispettivamente a Ágúst Örn B. Wigum e Gunnar Audunn Johannsson, per il film “Whale valley” di Guðmundur Arnar Guðmundsson che, con tutta la forza dell’immagine, racconta di due fratelli che vivono con i genitori in un fiordo islandese e di come il più piccolo riuscirà a salvare il più grande sterzando da una scelta tragica a una svolta. Vince il premio per la migliore sceneggiatura Quentin Lecocq, tra l’altro regista del corto francese “La force de l’âge”, un’opera grottesca in cui due pensionati accolgono in casa con tanto di fucile tre tecnici di manutenzione per poi scoprire ben altro. E infine, quello per la migliore colonna sonora va ad Enrico Melozzi per il corto “La smorfia” di Emanuele Palamara: una bella musica fa da sfondo e ritma le tragicomiche vicende di Carmine, vecchio cantante napoletano bloccato da un ictus su una sedia a rotelle e a casa dalla sorella Nina.

Non è mai troppo corto – l’elenco dei premiati

MIGLIOR FILM: THE FISH AND I di Babak Habibifar
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA: LISTEN di Hamy Ramezan & Rungano Nyoni
MIGLIOR REGIA: EDGARDO PISTONE per il cortometraggio “Per un’ora d’amore”
MIGLIOR ATTRICE: IBEN DORNER per il cortometraggio “Triangles of Happiness”
MIGLIOR ATTORE: ÁGÚST ÖRN B. WIGUM per il cortometraggio “Whale Valley”
MIGLIORE SCENEGGIATURA: QUENTIN LECOCQ per il cortometraggio La force de l’âge
MIGLIOR MONTAGGIO: PASQUALE DI SANO per il cortometraggio “Per un’ora d’amore”
MIGLIOR FOTOGRAFIA: GUNNAR AUDUNN JOHANNSSON per il cortometraggio “Whale Valley”
MIGLIOR COLONNA SONORA: ENRICO MELOZZI per il cortometraggio “La smorfia”
PREMIO DEL PUBBLICO: THE FISH AND I di Babak Habibifar

 

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