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Alcesti

Eventi 52° Ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa: dal 14 maggio al 19 giugno, di Euripide, regia di Cesare Lievi, con Galatea Ranzi e Stefano Santospago

Alcesti di Euripide, affidata a Cesare Lievi, con la traduzione di Maria Pia Pattoni, le scene e i costumi di Luigi Perego e le musiche di Marcello Panni, vedrà i ritorni sul palco del Teatro Greco di Siracusa Galatea Ranzi che sarà Alcesti e Stefano Santospago che interpreterà Eracle e il debutto di Danilo Nigrelli che invece vestirà i panni di Admeto. Per Galatea Ranzi si tratta della quarta partecipazione mentre Stefano Santospago sarà protagonista alle rappresentazioni classiche per la terza volta.

Ludovica Modugno e Galatea Ranzi durante le prove

Ludovica Modugno e Galatea Ranzi durante le prove

La trama
Zeus ha condannato Apollo a vivere come schiavo nella casa di Admeto, re di Fere in Tessaglia, per espiare la colpa di aver ucciso i Ciclopi .Grazie alla sua benevola accoglienza, Apollo nutre per Admeto un grande rispetto, tanto da ottenere dalle Moire che l’amico possa sfuggire alla morte, a condizione che qualcuno si sacrifichi per lui. Nessuno, tuttavia, è disposto a farlo, né gli amici, né gli anziani genitori: solo l’amata sposa Alcesti si dichiara pronta. Quando sulla scena arriva Thanatos, la Morte, Apollo tenta inutilmente di evitare la fine della donna e si allontana, lasciando la casa immersa in un silenzio angoscioso. Con l’ingresso del coro dei cittadini di Fere si apre la tragedia vera e propria, una serva esce dal palazzo e annuncia che Alcesti è ormai pronta a morire. Grazie all’aiuto di Admeto e dei figli, appare Alcesti per pronunciare le sue ultime parole: saluta la luce del sole, compiange se stessa, accusa i suoceri, che egoisticamente non hanno voluto sacrificarsi, e consola il marito. Nel frattempo giunge a palazzo Eracle, intento in una delle dodici fatiche, per chiedere ospitalità. Admeto lo accoglie con generosità, pur non nascondendogli la propria afflizione, tanto da essere costretto a spiegargliene il motivo. Racconta all’eroe che è morta una donna che viveva nella casa, ma non era consanguinea, così da non metterlo a disagio, pur nascondendo in qualche modo la verità dei fatti. Sarà l’intervento di un servo a rivelare ad Eracle la vera identità della la donna “non consanguinea” morta. L’eroe, fortemente pentito, decide così di andare all’Ade per riportarla in vita. Eracle ritorna da Admeto con una donna velata, fingendo di averla “vinta” ai giochi pubblici, per mettere alla prova la sua fedeltà. Admeto, inizialmente, ha quasi orrore a toccarla, convinto che sia un’altra, e acconsente a guardarla solo per compiacere il suo ospite. Tolto il velo, si scopre che la donna è Alcesti, ora restituita all’affetto dei suoi cari. Eracle spiega ad Admeto, che alla donna non è consentito parlare per tre giorni, il tempo necessario per essere “sconsacrata” agli inferi.

Le repliche di Maggio ore 18.45

Sabato 14 maggio
Lunedì 16 maggio
Mercoledì 18 maggio
Venerdì 20 maggio
Domenica 22 maggio
Martedì 24 maggio
Giovedì 26 maggio
Sabato 28 maggio
Lunedì 30 maggio

Le repliche di Giugno ore 19

Mercoledì 1 giugno
Venerdì 3 giugno
Domenica 5 giugno
Martedì 7 giugno
Giovedì 9 giugno
Sabato 11 giugno
Lunedì 13 giugno
Mercoledì 15 giugno
Venerdì 17 giugno
Domenica 19 giugno

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