Eventi, rassegne e festival Si svolgerà dal 29 al 31 maggio alla Biblioteca comunale Bellini di Catania la terza edizione del Festival dell’autobiografia, ideato e diretto da Lucia Caruso e organizzato dall’associazione L'albero filosofico, con il patrocino del Comune di Catania. Tra esplorazione del sé e visioni oniriche l'edizione di quest'anno si intitola "Abitare il sogno". Lucia Caruso: «Sogni che si presentano densi di atmosfere, di colori e di chiaroscuri, pervadendo la nostra vita notturna alla scoperta della parte più autentica»
S’intitola Abitare il sogno la terza edizione del Festival dell’autobiografia tra esplorazione del sé e visioni oniriche, ideato e diretto da Lucia Caruso, organizzato dall’associazione L’albero filosofico di Catania, con il patrocino del Comune di Catania. Articolato in tre giornate, dal 29 al 31 maggio, il festival è accolto dalla Biblioteca comunale Vincenzo Bellini, in Via Antonino di Sangiuliano 307, Catania.
La vita come narrazione tra visioni oniriche e scritture
“Sogno come “poesia involontaria”, modello di ogni poesia, ma soprattutto della fiaba e del romanzo, e della creatività artistica in generale: in tutti i popoli ricchi di fantasia i sogni sono straordinariamente potenti e probabilmente essi furono anche le prime muse dell’arte poetica. I sogni ci aiutano a portare alla luce i segreti e le inclinazioni più recondite del cuore umano, ma anche le sue mancanze o negligenze, come vere e proprie “voci” della coscienza: il più grande poeta del Romanticismo, Novalis, dirà: «Noi sogniamo di viaggi attraverso il cosmo: ma non è il cosmo in noi? In noi o in nessun luogo è l’eternità, con i suoi mondi, il passato e il futuro». Il sogno è spesso significativo e profetico, è il perfetto drammaturgo che orchestra i ruoli delle immagini interiori. Freud lo aveva indicato come la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio e Jung aggiungerà che tanto altro può esserci nei sogni: essi possono contenere verità inesorabili, sentenze filosofiche, illusioni, fantasie selvagge, ricordi, progetti, anticipazioni, come anche visioni telepatiche, esperienze irrazionali e Dio sa cos’altro ancora! Il sogno è esperienza comune a tutta l’umanità fin dai suoi albori: abbiamo bisogno del cibo e dell’aria per sopravvivere, ma perché abbiamo bisogno di sognare?”.

Francesco Farinella e Lucia Caruso
La dichiarazione
«Sono i sogni, nella loro accezione più intima, il tema centrale della terza edizione del Festival dell’autobiografia: sogni che si presentano densi di atmosfere, di colori e di chiaroscuri, pervadendo la nostra vita notturna alla scoperta della parte più autentica – dichiara Lucia Caruso, presidente dell’associazione L’Albero Filosofico -. L’evento, si propone di immergerci in questo affascinante e misterioso mondo caratteristico dell’ora notturna, quella in cui, con il silenzio e l’oscurità che le è propria, i nostri fantasmi cominciano lentamente a fuoriuscire dall’inconscio, per illuminarci o inquietarci, rallegrarci o intristirci, aiutarci a trovare delle soluzioni per le difficoltà del mondo che ci aspetta al risveglio. In una parola: completarci. Siamo destinati a rincorrere all’infinito il significato del sogno e, con esso, delle nostre esistenze, a trovarvi nuove verità, perché in fondo è questa l’essenza dell’uomo».
«Numerosi laboratori accompagneranno queste tre giornate – prosegue Caruso -, per dar modo ai partecipanti di dar voce a quella parte più profonda di sé che la narrazione scritta e pittorica di un sogno può rappresentare. Partendo dalla visione di alcuni dipinti metafisici ogni partecipante individuerà l’opera più adatta alla propria espressione onirica, perché come sostiene Maria Zambrano, in “Dire luce. Scritti sulla pittura”, “Dal sogno la pittura ha la sua nascita. Perché essa è nata nelle caverne”. La pittura dunque come istante, come accadimento, con i suoi fantasmi, come quelli dei sogni, di cui rappresenta l’alveo più adeguato al proprio fluire. I sogni, infatti hanno bisogno di salvarsi. E un sogno salvato è un sogno visibile, sì, tanto più se ciò è conseguenza del suo essere entrato nel mondo della realtà. Che è quello del tempo; del suo essere stato salvato ad opera del tempo. Perché il tempo è salvatore. Ed ancora nei “Luoghi della pittura”, Zambrano ci dice che “saper guardare un’icona significa liberarne l’essenza, portarla alla nostra vita”. Ed è in questo rapporto di reciprocità e fusione che le nostre immagini oniriche riaffiorano dando voce alla nostra parte più autentica, in quella che Platone definisce come “il dialogo silenzioso dell’anima con se stessa».
L’anteprima del libro “L’inconscio e il sogno nella storia del pensiero occidentale” di Francesco Farinella
Un’opera di largo respiro su argomenti che hanno affascinato l’umanità da millenni. L’inconscio è l’“antro segreto” verso mondi sovrumani e divini a cui hanno accesso solo stregoni e sibille, mentre il sogno appare come un fenomeno misterioso dalle plurime interpretazioni: un messaggio degli dèi per gli antichi greci, una volontà divina o diabolica per gli uomini del medioevo, una “poesia” involontaria per i romantici, un fenomeno mentale per la prima psichiatria dinamica, collegato all’ipnosi e al sonnambulismo. Per Freud esso è “la via regia per l’accesso all’inconscio, un appagamento dei nostri desideri più nascosti”, mentre Jung aggiungerà: “Certo, vi sono anche sogni che rappresentano con chiarezza la realizzazione di un desiderio o un timore. Ma quante altre cose non ci possono essere nei sogni! Possono contenere verità inesorabili, sentenze filosofiche, illusioni, fantasie selvagge, ricordi, progetti, anticipazioni, come anche visioni telepatiche, esperienze irrazionali e Dio sa cos’altro ancora! Non dobbiamo mai dimenticare che quasi metà della nostra vita si svolge in uno stato di maggiore o minore incoscienza”. Con rigore storico e scientifico, Francesco Farinella ci accompagna attraverso le principali correnti filosofiche e psicologiche collegate al pensiero occidentale sull’inconscio e il sogno: dalle grandi costruzioni della psicoanalisi di Freud, della psicologia individuale di Adler e della psicologia analitica di Jung, alle fondamentali interpretazioni dei protagonisti post-freudiani e post-junghiani, fino ai fondatori della psichiatria fenomenologica. Il volume si configura come una considerevole mole di conoscenze, utile supporto per un’ampia categoria di lettori e soprattutto come un lungo viaggio in cui si percorre una parte fondamentale della storia del pensiero che riflette su sé stesso, aprendoci le porte della psiche e dei suoi misteri più enigmatici.
Francesco Farinella è medico psichiatra e dottore in Scienze Filosofiche, con esperienze di formazione in ambito Analitico-Transazionale, Psicoterapia Psicodinamica, Psicoterapia familiare. Docente dei corsi di Counseling filosofico, promossi dall’Associazione “L’albero filosofico” di Catania. Conduce seminari su “L’inconscio e il sogno nella storia della Filosofia e della Psicodinamica” presso il dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania.
Il programma del festival
Giovedì 29 maggio
Ore 10 Saluti e apertura dei lavori. “Silent reading party”, un’ora con un libro e senza telefono; ore 11 Leggere per leggersi dentro, le parole che ci possono salvare. La biblioterapia umanistica come strumento di introspezione per promuovere benessere e conoscenza di sé. Con Gianluca Bellia; ore 13 pausa pranzo; h 15 coro “Unica vuci” diretto da Simona Di Gregorio; h 16.30 Laboratorio interattivo di storie popolari a cura dell’Albero Filosofico.
Venerdì 30 maggio
Ore 10 Il sogno creatore, laboratorio di scrittura onirica e pittura intuitiva con Lucia Caruso; ore 12 Sogno e campane tibetane, con Lory Luce; ore 13 pausa pranzo; ore 15 Il sogno nell’arte, con Vincenzo Ligresti; ore 16,30 Francesco Farinella presenta “L’inconscio e il sogno nella storia del pensiero occidentale”, interverrà Giuseppe Raniolo.
Sabato 31 maggio
Ore 10 Fiabaterapia: “Ognuno di noi ha una storia che gli assomiglia. E tu che fiaba sei?”, laboratorio di scrittura, fiabazione e danza degli archetipi con Lucia Caruso; ore 13 pausa pranzo; ore 15 “Abelardo ed Eloisa, una moderna storia d’amore”, laboratorio di scrittura espressiva con Gianluca Bellia; ore 16.30 Maria Liberti presenta “Casa Liberti, uno sguardo sul teatro greco-romano”, interverrà Francesco Farinella.
Per info si può scrivere alla mail alberofilosoficoitalia@gmail.com o chiamare il numero 3403922676.
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