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Pier Francesco Pinelli: «Al Teatro Greco sopratitoli in Inglese»

Teatro e opera Il commissario straordinario dell’Inda ha illustrato al World Travel Market di Londra le novità del 53° ciclo di spettacoli classici ponendo l'attenzione sul pubblico straniero. Con una nota del 14 novembre il Commissario specifica che «Non sarà applicata alcuna innovazione senza l’approvazione della Sovrintendenza ai Beni culturali»

La Fondazione Inda e il cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici, che quest’anno potrebbero avere i sopratitoli in inglese, ma anche le nuove strategie legate alla creazione di pacchetti turistici che possano unire le bellezze del territorio a un evento unico come le rappresentazioni al Teatro Greco di Siracusa. E’ stato il commissario straordinario dell’Inda, Pier Francesco Pinelli, a illustrare al World Travel Market di Londra, la stagione 2017 e le tappe del percorso di crescita a livello nazionale e internazionale dell’Istituto.
«La Fondazione Inda – ha spiegato Pinelli – è il principale attrattore turistico della Sicilia e a confermarlo sono prima di tutto i numeri che parlano di un incremento degli spettatori del 4% nel 2016 e del 34% negli ultimi 10 anni. Sono dati che raccontano quanto il legame indissolubile tra la bellezza di un posto unico come il Teatro Greco e le emozioni offerte dagli spettacoli allestiti dall’Inda siano un brand vincente sia per il teatro italiano sia per il territorio nazionale»

Pier Francesco Pinelli, Gabriele Lavia e altre maestranze al Teatro Greco

Pier Francesco Pinelli, Gabriele Lavia e altre maestranze al Teatro Greco

Al Wtm di Londra, all’interno dello spazio voluto dall’assessorato al Turismo della Regione Siciliana guidato da Anthony Barbagallo, il commissario straordinario dell’Inda ha ricordato alcune delle novità che segneranno la stagione 2017 al Teatro Greco. «Sarà un anno importante non solo per la Fondazione ma anche per Siracusa perché si celebrano i 2.750 anni della fondazione della città – ha detto Pinelli – e l’Inda anche per questo ha deciso di allestire una stagione più lunga, con ben 12 repliche in più e tre nuove produzioni, Sette contro Tebe, Fenicie e Rane, dal 6 maggio all’8 luglio»

C’è però un’altra novità, sempre nell’ottica di migliorare l’offerta rivolta alle migliaia di spettatori che da 102 anni continuano a scegliere l’Inda. «Vogliamo rendere gli spettacoli al Teatro Greco un’esperienza totalizzante – ha aggiunto il commissario straordinario della Fondazione – e dare la possibilità anche a chi non parla italiano di cogliere tutti gli aspetti delle messa in scena. Per questo motivo la nostra idea è quella di introdurre i sopratitoli in inglese. Insieme alla Sovrintendenza ai Beni culturali, che dovrà approvare il progetto, cercheremo di individuare le soluzioni più adatte e di delineare insieme il percorso da seguire».
L’appuntamento londinese è stato anche l’occasione per avviare un dialogo con i tour operator mondiali. «La stagione 2016 dell’Inda – ha concluso Pinelli – ha fatto registrare il record assoluto di presenze, con oltre 119 mila spettatori in 42 giorni di spettacoli. E’ l’ulteriore testimonianza dell’importanza della Fondazione per lo sviluppo di tutto il territorio e della necessità di lavorare sulla promozione di pacchetti turistici che uniscano la bellezza di Siracusa alla magia delle rappresentazioni classiche. Sotto questo profilo noi siamo aperti al dialogo con tutti».

Nota del 14 novembre, del commissario straordinario Pier Francesco Pinelli

«L’attenzione del mondo accademico e dello spettacolo mette bene in risalto la complessità tecnica, filologica ed archeologica della sfida che l’Inda ha deciso di assumersi cercando di fornire strumenti di comprensione al pubblico straniero.
Le soluzioni che stiamo valutando partono da un presupposto imprescindibile: il rispetto per il Teatro Greco. Sotto questo punto di vista è bene chiarire come non sarà applicata alcuna innovazione senza l’approvazione della Sovrintendenza ai Beni culturali con la quale da anni ormai portiamo avanti un percorso comune all’insegna del binomio tra un tesoro unico nel mondo come il Teatro Greco e le rappresentazioni classiche. Proprio nell’ottica di individuare la soluzione più adeguata al monumento e più funzionale per chi seguirà gli spettacoli, stiamo studiando, in alternativa all’utilizzo degli auricolari, la possibilità di posizionare due schermi laterali, di limitate dimensioni, attraverso i quali offrire la possibilità (non l’obbligo) a chi lo volesse, di poter leggere il testo. Si tratta di una soluzione già messa in atto, con successo, per la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma nel sito archeologico delle Terme di Caracalla.
Con questo progetto assolviamo al compito istituzionale dell’Inda di diffondere la cultura classica, obiettivo che non si può limitare a coloro che parlano la lingua italiana. Il ciclo di rappresentazioni classiche è con i suoi 120.000 spettatori, il massimo attrattore culturale della Sicilia ed uno dei primi d’Italia ed è proprio per questo che non può continuare ad essere frequentato da appena il 4-5% di pubblico non italiano.
Per questi motivi la Fondazione Inda si assume la responsabilità di cercare strade, anche innovative, per migliorare ed ampliare la fruizione delle proprie attività».

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