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Luca Madonia, grazie alla musica “Il tempo è dalla mia parte”

Musica Esce il 21 aprile il nuovo disco dell'Ex Denovo, un concept dove il tempo che scorre inesorabile è sentito e vissuto con la serenità di chi ha trascorso 35 dei suoi 60 anni al fianco della migliore amica possibile: la musica. Previsti due showcase a Catania e Palermo e il live di presentazione il 22 aprile al Ma di Catania

Esce il 21 aprile “Il tempo è dalla mia parte” il nuovo album di Luca Madonia, edito da Viceversa records. Il tempo è una variabile molto affascinante. Per i fisici è materia di studio, per i poeti una fonte di ispirazione. Per tutti quanti è prezioso come l’oro, e come l’oro non ci basta mai. Luca Madonia, come ogni musicista, con il tempo ci lavora, e da buon poeta anche lui ne ha tratto ispirazione. Sul tempo si determina il metro di una canzone e di una rima, e a tempo camminiamo sullo spartito della vita. A volte, quando abbiamo i minuti contati, vorremmo strizzarlo, allungarlo e dilatarlo, altre invece cristallizzarlo, come quando scattiamo una foto.

Perché il tempo è dalla parte di Luca Madonia? La risposta è semplice: 60 anni di cui 35 di carriera vissuti con tutta la serenità di chi è in equilibrio con sé stesso. Il passato è in linea con il suo presente, e il tempo è un inno alla capacità di saper cogliere gli aspetti positivi della vita. Tutti questi concetti sono racchiusi nel suo nuovo album “Il tempo è dalla mia parte”. Per chi come lui ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Ottanta fondando i Denovo, scrivendo quindi una pagina fondamentale della musica italiana insieme al fratello Gabriele e ai musicisti Mario Venuti e Toni Carbone, il rapporto con il proprio passato non può che essere dei migliori. La sua carriera da solista dal 1990 è la conferma di un percorso prolifico che nel presente del nuovo disco conferma la voglia di giocare ancora una volta col tempo, a suon di musica.

Il tempo è dalla mia parte di Luca Madonia

Il tempo è dalla mia parte di Luca Madonia

Per capire la filosofia di vita alla base del disco prendiamo un negativo, un pensiero esattamente contrapposto. Nel secondo brano “La vita come viene” Luca Madonia esprime in un verso il sentimento che generalmente ognuno di noi vive in relazione al passare del tempo: «L’ansia di una vita che non si fa toccare, il tempo che si accorcia e ancora non si fa amare». Se questo è il comune sentire, il cantautore siciliano ha trovato il suo antidoto. Luca Madonia vive il suo rapporto con lo scorrere del tempo serenamente. Se nella vita è controproducente perdere tempo, d’altra parte non dobbiamo farci sopraffare dal tempo. Il disco è una sorta di concept album sul ticchettio delle lancette. Brani come “Mai cresciuti” è un esempio di cristallizzazione dell’infanzia in stile sindrome da Peter Pan; “Il giorno che sarà” è una proiezione al futuro agognato. Ogni declinazione temporale rivive nei singoli brani, e su tutti il singolo “Il nostro tempo”.

L’aspetto più affascinante del nuovo album di Luca Madonia è la sua genuinità. Spontaneo come un pensiero detto ad alta voce, classico come lo stile del cantautore catanese, eppure attuale con le sue sonorità elettroniche giocose e divertite. Complice fondamentale in questo progetto, Denis Marino (Carmen Consoli, Le Malmaritate, Gabriella Grasso…) che firma, assieme a Luca, la produzione artistica del disco e tutta l’orchestrazione dei brani.

“Il tempo è dalla mia parte” è una conferma e insieme un nuovo punto di riferimento, come l’artista che lo ha generato. Così come Catania, la sua città, che secondo una abusata quanto azzeccata figura retorica giornalistica è da anni la Seattle d’Italia. Madonia ha contribuito alla creazione di questo mito, e oggi con questo disco si rinnova punto di riferimento anche della nuova scuola di cantautori catanesi.

Il singolo: “Il nostro tempo”. Lo stesso Luca Madonia trova nel primo singolo il manifesto ideale che fa da preambolo a tutto il disco. Vivere fino in fondo il proprio tempo cogliendo tutti i vantaggi e le opportunità che si presentano. Il messaggio semplice e diretto è all’insegna della leggerezza, con tutta la positività necessaria a superare i momenti meno facili della vita. La stessa leggerezza con cui l’artista ha deciso di affidarsi all’elettronica. Uno stile schietto e accattivante, in cui la scrittura del cantautore si incontra con la freschezza del pop. L’idea stessa di poter riflettere con un sorriso sulle labbra, piuttosto che con le rughe sulla fronte. Il singolo fa da apripista all’album “Il tempo è dalla mia parte”. Un brano e un disco in cui il filosofeggiare sul tempo, è il miglior scorrere di lancette mai speso.

Luca Madonia presenterà dal vivo il suo nuovo album sabato 22 aprile al Ma Musica Arte di Catania. Due gli showcase di presentazione dell’album: giovedì 20 aprile, alle 18, alla Feltrinelli di Catania, moderatore Giuseppe Attardi; e giovedì 27 aprile alla Feltrinelli di Palermo.

Luca Madonia band: Enzo Velotto batteria, Ambra Camarda basso, Denis Marino chitarra

Luca Madonia band: Enzo Velotto batteria, Ambra Camarda basso, Denis Marino chitarra

Catanese dall’aplomb inglese, esile ed elegante nell’aspetto ma con una voce possente, intensa e vibrante, Luca Madonia inizia il suo percorso artistico negli anni Ottanta fondando i Denovo insieme al fratello Gabriele e ai musicisti Mario Venuti e Toni Carbone. In breve i Denovo diventano una delle realtà più interessanti e in vista in quegli anni densi di eventi e nuove prospettive e partecipano al Festival di Sanremo del 1988. La band pubblica cinque, fortunatissimi album fra il 1984 e il 1989: “Niente insetti su Wilma”, “Unicanisai”, “Persuasione”, “Così fan tutti” e “Venuti dalle Madonie a cercar Carbone”, prodotto da Franco Battiato.

Quando nel 1990 il gruppo si scioglie, Luca prosegue il suo percorso artistico approfondendo la vena cantautorale e intimista che gli è propria. Pubblica quindi “Passioni e manie” (1991), prodotto da Mauro Paoluzzi (produttore anche di Vecchioni), che ha prodotto anche i due album successivi: “Bambolina” (1993) e “Moto perpetuo” (1994), suonato insieme a Toni Carbone, bassista dei Denovo, in cui si respira tutta la complicità tra i due musicisti.

Segue quindi un periodo di riflessione e la pubblicazione del mini-cd “Solo”, registrato a Venezia con Francesco Fracassi, manager dei Denovo. Il disco prelude alla pubblicazione di “La consuetudine” (2002), prodotto artisticamente da Luca insieme a Toni Carbone. Qui arrangiamenti melodici, con aperture quasi beatlesiane nei ritornelli, poggiano su un tappeto ritmico essenziale. Un album raffinato, ricco di interessanti e prestigiose collaborazioni: nella title track, diventata sigla del programma “Hobo”, in diretta tutti i giorni su Rai-Radio1, Luca duetta con Franco Battiato, mentre è con la Consoli in “Meravigliandomi del mondo”; “Insantità” è un duetto con l’amico Mario Venuti, mentre i Voodoo Punk conferiscono alle ultime tre tracce dell’album una venatura black. Il disco è un esempio significativo della capacità di Luca di esprimere con pochi versi e con leggerezza parole incisive e graffianti.

Nel 2003 esce un nuovo mini CD dal titolo “5 minuti e poi” liberamente ispirato alla colonna sonora del film “Perduto amor” di Franco Battiato; il disco include l’inedito “La strada” ed un brano dei Denovo, “Buon umore”. Fa seguito nel 2004 la raccolta “L’essenziale”. Del 2006 il nuovo album di canzoni inedite, “Vulnerabile”, prodotto da Federighi, un disco nel quale Luca racconta senza reticenze la sua fragilità, il suo senso di estraneità rispetto a un mondo che ostenta sicurezza. Il disco include un nuovo duetto con Franco Battiato nel brano “Quello che non so di te”, pubblicato anche come singolo. Il sound complessivo è molto morbido, jazzato, un’atmosfera soft che viene riproposta nei tantissimi concerti del tour.

Luca pubblica poi, nel 2008, “Parole contro parole” un disco registrato in presa diretta, composto da 17 canzoni tra cui due inediti (la title-track e il singolo “Vento dell’età”, in duetto con Carmen Consoli), brani di repertorio riarrangiati e reinterpretati e cover (“Blackbird” e “Summer on a solitary beach”).

Il 16 febbraio 2011, in contemporanea alla nuova partecipazione al Festival di Sanremo, la Universal Music Italia pubblica l’album “L’alieno”. Il 31 marzo 2015 è uscito il nuovo lavoro di inediti dell’artista catanese, “La monotonia dei giorni”, pubblicato dalla Narciso Records e distribuito da Universal Music. Dieci tracce attraverso le quali Madonia cerca di analizzare gli aspetti più intimi dell’uomo, indagando sui sentimenti, soffermandosi, come diceva Gaber sui “piccoli spostamenti del cuore”. Il nuovo album che uscirà il 21 aprile è un passaggio importante per l’artista che compie sessanta anni e che in questo nuovo disco fa confluire tutta la sua creatività e uno sguardo divertito e sognante nei confronti del mondo e della musica stessa.

Luca Madonia fotografato da Giovanni Canitano

Luca Madonia fotografato da Giovanni Canitano

CREDITI

Testi e musiche: Luca Madonia. La produzione artistica e gli arrangiamenti di tutti i brani sono di Luca Madonia e Denis Marino tranne “E per un attimo”, prodotto da Brando Madonia e arrangiato da Brando Madonia, Luca Madonia e Denis Marino. Orchestre scritte e dirette da Denis Marino. Registrato da Denis Marino presso Phantasma Studio. Missato da Michele Musarra presso OpenGate Multimedia Studio e Phantasma Recording Studio. Masterizzato da Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering. Produzione esecutiva: Denis Marino & Viceversa Records. Edizioni musicali: Viceversa Records. Foto: Giovanni Canitano. Progetto grafico: Francesco Messina & Polystudio. Distribuzione: Believe Distribution Services.

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